di Massimiliano De Paola
La Strategia Nazionale per le Aree Interne ha l’obiettivo di invertire i trend demografici in atto, attraverso azioni di adeguamento della quantità e qualità dei servizi di cittadinanza (istruzione, sanità, mobilità) e progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio culturale e naturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali (mercato).
La comunità della “Città Vallo di Diano” (i 15 comuni afferenti alla Comunità Montana Vallo di Diano) è tra le quattro Aree Interne individuate dalla Regione Campania e l’Istruzione occupa un ruolo di primissimo piano per dare vita ad un concreto processo di sviluppo locale.
Ma quale potrebbe essere il ruolo della scuola nella costruzione ed attuazione di una strategia di sviluppo locale?
La prima vera operazione che può fare la scuola è avvicinare i giovani alla politica, al sociale, ai valori che normalmente sorreggono una società proiettata verso il futuro, ovvero porre in questione la banalità degli slogan, dei luoghi comuni dei quali la comunicazione politica presente si nutre.
Di fatto, alla scuola è sempre stato affidato un compito politico, dato che già la scelta tra la trasmissione del sapere e la formazione della coscienza critica della ragione, si configurano come opzioni politicamente non irrilevanti; ci si chiede soltanto cosa potrebbe succedere nel momento in cui una generazione sarà chiamata ad assumere delle responsabilità alle quali non è stata educata.
La collaborazione tra scuola, impresa ed istituzioni, deve diventare una collaborazione tra agenzie formative, che co-producono specifiche competenze attraverso percorsi differenziati, e ciò per corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni.
E le scuole del Vallo di Diano hanno raccolto l’invito: già da quest’anno, per dare anche seguito alle attività con il gruppo di ricerca “cultura” sulla “Buona Scuola” insediatosi nella Comunità Montana, hanno avviato un processo di collaborazione istituzionale attraverso la costituzione di “reti di scuole” con finalità comuni e diversificate al fine di coordinare iniziative di largo respiro finalizzate al rafforzamento del legame scuola-lavoro-territorio, al potenziamento dei curricoli, all’orientamento scolastico, al miglioramento della qualità della didattica, ai percorsi di aggiornamento, alla creazione di “spazi creativi” capaci di stimolare le giovani generazioni.
In linea con la “Strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione” e di fronte alle sfide che toccano le aree interne in rapporto alle transizioni economiche ed ambientali e ai cambiamenti sociologici, appare indispensabile il potenziamento di capacità di ricerca ed innovazione da applicarsi a tutte le specificità del Vallo di Diano.
L’idea è che si possa partire dalle Istituzioni Scolastiche per migliorare l’attrattività dei territori, potenziando e recuperando il valore aggiunto delle loro produzioni e delle loro sinergie, valorizzando le risorse locali mediante processi di cooperazione e dialogo territoriale.
Di quì la creazione di un network territoriale Scuola/Enti Locali/Territorio, che supporti iniziative rivolte alle giovani generazioni, che possano impattare sull’apertura della scuola al territorio, sull’orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale del Vallo di Diano e delle aree limitrofe.
La messa in rete delle scuole del Vallo di Diano, ha dato la possibilità, di recente, di partecipare ad un bando del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), sulla realizzazione di laboratori territoriali innovativi che condizionava, appunto, la partecipazione, alla presenza di una rete scolastica.
E’ l’ennesima dimostrazione che stando insieme si vince! E quando si vince insieme, è ancora più bello! Le scuole stanno facendo il passo giusto e questo passo, col tempo, farà crescere l’intero comprensorio valdianese.