di Donatella Trivigno
Dopo lo staff di Cilento Incoming – che ad agosto di quest’anno ha fatto da apripista battendo a piedi il percorso Tre grotte Tre fiumi, esistente solo su carta fino a quel momento – arrivano i biker. Dal 29 al 31 ottobre un gruppo di turisti, selezionati da Ecobike di Perugia – Associazione di promozione sociale e turistica specializzata nella mobilità sostenibile – ha pedalato lungo il medesimo itinerario. Nel gruppo presenti anche una guida ambientale-escursionistica, una guida dei Parchi Nazionali dalla Corsica e il responsabile di un’agenzia di viaggi di Perugia, oltre che Francesco Consalvi e Donato Palancia – Presidente e socio di Ecobike.
Da esperti a turisti, fino a sentirsi ospiti, vivendo da vicino l’esperienza di un cammino in bici, un viaggio che ha prediletto l’incontro tra le persone, la natura e il cibo. Un itinerario costruito sulle persone che insieme costruiscono l’identità di un territorio e dunque non solo sui luoghi, intesi come punto su una mappa.
Arrivano nel tardo pomeriggio del 28 ottobre e si sistemano presso l’Agriturismo San Raphael, dove hanno un primo assaggio della cucina cilentana, dei ritmi lenti, del clima mite e della storia con una passeggiata serale ai Templi di Paestum. Il 29 avrebbero dovuto percorrere 23 km in ecobike da Paestum a Castelcivita per la visita della sue Grotte ma, sorpresi dal maltempo, optano per una sosta alla Tenuta Vannulo per l’imperdibile degustazione, poi attraversano Tempa San Paolo, Albanella e dritti fino alla Caverna Bertarelli delle Grotte di Castelcivita. 1200 m di gallerie, saloni, strettoie e pozzi che danno vita a forme uniche nel loro genere: la sala del castello, del coccodrillo, la Pagoda, la sala degli ortaggi. Poi in bici fino alla Regina degli Alburni, dove incontrano anche Luigi Scorzelli di Fontanavecchia per conoscere i fagioli di Controne e assaggiarli poi al ristorante delle Grotte in compagnia di Felice Iorio. La prima tappa si chiude tra i vicoli di Castelcivita.
Il 30 ripartano in bici per circa 13 km fino a Postiglione, passando per Controne e superando un dislivello di 500 m, dove la pioggia li costringe nuovamente ad usare la macchina per aggirare gli Alburni e arrivare a Pertosa e lasciarsi guidare da “Caronte”, così rinominata la guida che partendo dall’ingresso secondario (il principale chiuso per la caduta di un masso) li ha traghettati lungo il fiume Negro, oltre che nella Sala Extra- Paradiso, nella storia, nel buio e nel silenzio del braccio delle Meraviglie per circa 2000 km, quelli turistici. Poi, sempre in macchina a causa della pioggia, proseguono per il centro storico di Teggiano e poi San Pietro al Tanagro per il convegno su “La nuova legge sul turismo… Una vera opportunità?”. Le conversazioni vengono approfondite tra il buffet e la cena presso l’Hotel Magic di Atena Lucana. La seconda tappa si chiude con la sistemazione presso l’Hotel Ristorante Zi’ Marianna.
Il 31 pedalano per circa 37 km, passando per Polla e Sant’Arsenio, alla volta di Caselle in Pittari per la visita del Museo MU.VI, dove i produttori Michele Pellegrino, Antonio Fiscina e Angelo Risoli insieme al Sindaco, Maurizio Tancredi, aspettano il gruppo per un light lunch tutto cilentano. Di nuovo in sella per 6 km alla volta di Morigerati e delle Grotte del Bussento. Qui si avventurano nella natura incontaminata fino alla maestosa Stazione di Muschio, attraversando il sentiero dei Ponti prima di incontrare i Mulini e le stazioni di acqua potabile risalendo verso il Centro visite. Accolti poi dal Sindaco, Cono D’Elia, al Convegno organizzato nell’ambito della Festa dell’Olio per un approfondimento su agricoltura e territorio, parlando di turismo emozionale con Pasquale Persico, Docente dell’Università degli Studi di Salerno.
La terza tappa si chiude con la sistemazione in case-albergo in compagnia di Marianna e della cena presso l’Osteria dei Compari.
Un cammino in bici attraverso la storia, la cultura, le tradizioni e le emozioni suscitate dalla natura e dalle persone incontrate – albergatori, produttori, istituzioni e semplici cittadini – animate da un forte senso di ospitalità e da una profonda passione per il territorio, desiderose di raccontarsi e pronte a promuovere la mobilità sostenibile come volano di nuove forme di turismo. Chissà che non sia già in programma un nuovo percorso da tracciare con i nostri amici Umbri e Corsi.