Il poeta è deceduto presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania il il 26 marzo del 2025
Ci ha lasciati senza un abbraccio …
Se ne è andato senza un saluto …

È partito per raggiungere i suoi “campi elisi” lasciandosi dietro un’immagine di sé che passerà davanti agli occhi di chi lo ha conosciuto per molto tempo senza sbiadirsi …
Chi è vissuto a Piaggine negli anni sessanta e settanta del secolo scorso sa bene che Carmelo ha sempre voluto superare sé stesso per andare oltre i limiti che, come tutti, si portava dietro per sentirsi protagonista della vita condivisa dalla sua generazione.
Negli anni settanta, la sua generazione fu protagonista sia del salto in avanti perché dedita allo studio per affrancarsi da ciò a cui si era destinati, ma anche per diventare protagonista nello sport che andava per la maggiore, il calcio.
Io ero più piccolo della generazione di Carmelo, ma osservavo sempre con attenzione il modo in cui sapeva essere protagonista tra i due pali della porta che difendeva in campo.
Poi l’ho perso di vista perché io andai in seminario e lui, con tanti altri, restò in paese a fare e disfare la sua vita di adolescente.
L’ho ritrovato molto tempo dopo quando è venuto a vivere dalla “fontana” nella via dove anch’io ero arrivato dal “ponte”.
Dopo essersi laureato, si impiegò nelle poste e, risalita la scala gerarchica, diventò direttore di filiale: un giorno mi invitò ad andarlo a trovare dell’ufficio di Sala Consilina …
Intanto Ersilia aveva accettato la sua “corte” e si era decisa a sposarlo per farne il compagno di una vita vissuta intensamente.

Ogni volta che tornavo a Piaggine per recarmi da mia madre Giuseppina, Carmelo, ormai in pensione, mi accoglieva davanti al bar “Al Cavallino” aggiornandomi sullo stato di salute di mia madre e di ogni fatto, rilevante o meno, della vita politica, sociale e culturale del paese.
Teneva molto al fatto di farmi leggere le poesie in vernacolo che, senza soluzione di continuità, “sfornava” dalla sua mente “iperbolica”. Sapeva rintracciare le “storie” di vite vissute in un borgo che, per tanti aspetti, si è evoluto; per tanti altri, invece, mantiene stretto i codici di un approccio alle questioni pubbliche e private che solo chi è un grande osservatore può cogliere e rappresentare senza mai “sforare” i canoni del buon senso.
Il patrimonio di scritti che Carmelo ci ha lasciato saprà farsi apprezzare ancora a lungo anche dopo che egli non potrà ampliarlo come aveva più volte confessato di voler fare non appena si fosse rimesso in sesto.
Amava la vita Carmelo Arcaro! L’ultima volta che abbiamo percorso insieme la Via Gaetano Ricci per rientrare a casa, l’ho percepito più sofferente del solito … gli ho chiesto come andava e lui mi ha confessato che aveva deciso ad affrontare un ricovero per capire come limitare i danni alla vita sociale e familiare che gli procuravano i suoi problemi di salute. in fondo lo aveva già fatto altre volte …
A quel punto è cominciato il “calvario” dei trasferimenti da un ospedale, a casa; da casa ad un altro ospedale …
Ersilia, per evitargli infezioni teneva lontano quanti bussavano alla sua porta per incontrarlo.
La recente morte di “Annina”, la suocera, non ha contribuito a rasserenare sul suo stato d’animo …
Infine, eccoci oggi a piangere per la sua dipartita.
Questo è un dato di fatto che, certamente:
non potrà impedire a me di continuare ad alzare lo sguardo verso l’alto mentre mi avvicinerò al portone della mia casa al numero 22 di via Gaetano Ricci;
non potrà impedire a tutti i suoi amici di pensare a lui quando si avvicineranno al bar Al Cavallino dove stazionava scrutando la piazza che era la sua seconda “casa”;
non potrà impedire ai tanti destinatari dei suoi “ritratti” in versi di tenerseli stretti e di essere orgogliosi di aver ispirato il “poeta” a “dipingerli” per renderli immortali!
Alla moglie Ersilia, al figlio Marco, alla nuora Desiree, al fratello Felice, alla sorella Zelfa, alle nipotine Annabel, Agathea e Maria Vittoria, ai parenti tutti e a quanti hanno avuto modo di conoscerlo … si sentano accomunati nell’abbraccio che Piaggine saprà rendergli nel giorno del suo estremo saluto che avverrà alle ore 15:00 di giovedì 27 marzo 2025.