Le elezioni amministrative in Italia del 2025 si terranno a livello comunale il 25 e il 26 maggio, mentre il turno di ballottaggio si terrà l’8 e il 9 giugno dello stesso anno, in contemporanea ai cinque referendum abrogativi.
Nell’area del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni sono tre i comuni al voto: Capaccio Paestum, Sant’Angelo a Fasanella e Ispani.

Capaccio Paestum torna alle urne ad un anno di distanza dalla riconferma di Franco Alfieri, dopo le note vicende giudiziarie che hanno portato alle dimissioni del sindaco prima e dei consiglieri comunali poi, determinando di fatto lo scioglimento del consiglio comunale.
Nel centro del Golfo di Policastro, invece il ritorno al voto è conseguente alla sfiducia del primo cittadino Francesco Giudice. Stesso discorso per Sant’Angelo a Fasanella dove è stato sfiduciato il sindaco Gaspare Salamone.

Non erano pochi a “sperare” in un rinvio alla prossima “occasione” delle elezioni comunali a Capaccio Paestum affidando al commissario, dott. Davide Lo Castro, la responsabilità di avviarela “pratica” relativa al “riequilibrio del bilancio” approvato dall’amministrazione uscente.
Invece, saranno il nuovo sindaco e il consiglio che uscirà dalle urne che si apriranno tra la fine di maggio e l’inizio di giugno del 2025 che dovranno assumersi la responsabilità delle scelte da fare.

I due candidati già in campo, Gaetano Paolino e Pasquale Quaglia, e quelli che si accingono a mettersi in gioco, Antonio Fasolino, Carmine Garamante, Emanuele Sica, che hanno dato la disponibilità ma hanno preferito attendere l’ufficialità della convocazione dei comizi elettorali; e quelli che sono ancora candidati in pectore; dovranno accelerare per non trovarsi impantanati nella ricerca di sodali mentre i primi due sono già impegnati a reclutare probabili compagni di viaggio.
Il colpo messo a segno dalla coalizione di “interessi” che fa riferimento all’esperienza di Franco Alfieri Sindaco è stato forte e chiaro! Con l’investitura dell’Avv. Gaetano Paolino a candidato sindaco, l’amministrazione uscente ha dimostrato che la compagine è ancora determinata e motivata ad essere protagonista. Infatti, come dimostra la lettera che Paolino ha scritto accettando di candidarsi, egli punta a completare il programma con il quale si erano proposti nella passata tornata amministrativa. Dopotutto, eletti e candidati non hanno avuto nemmeno il tempo di orientarsi nel mondo complesso dell’amministrazione pubblica.

Ma anche Pasquale Quaglia, sceso in campo a stretto giro, ha il vantaggio di poter mettersi a “caccia” di candidati che dovrebbero andare a riempire le tre liste già annunciate con tanto di motti e simboli.
È evidente che se l’Avv. Antonio Fasolino vorrà tenere il passo giusto, dovrà stringere i tempi chiedendo al gruppo di sostenitori che lo ha chiamato in campo di rompere gli indugi e dargli campo libero. Infatti, è evidente che le incertezze dei partiti di Centro Destra che hanno tenuto a “freno” la sua discesa in campo, dovrebbero essere superate di slancio se non si vorrà far scadere in un ritiro la già non “ferrea” disponibilità condizionata datata a poco meno di un mese addietro.
Anche i due “gemelli” oppositori di lungo corso dell’amministrazione Alfieri, Carmine Caramante ed Emanuele Sica, non possono più indugiare nel convocare le promesse “primarie” per far indicare alla “base” il candidato da sostenere. Il rischio di arrivare tardi è evidentemente dietro gli “angoli” dove già hanno svoltato già troppi pretendenti al “soglio” del palazzo di città.

Non è detto che, facendo tesoro della debacle del recente passato, non si vada “immediatamente” verso un “rassemblement” di tutti i, vecchi e nuovi, oppositori delle esperienze dei “sindaci” arrivati da fuori.
È evidente che una decisione del genere arriverà solo in “Zona Cesarini” in quanto potrebbe scaturire da una presa di coscienza del fatto che la candidatura di Gaetano Fasolino prenda talmente quota da far “tremare” le gambe a quanti hanno “ambizioni” di vittoria.
Molto dipenderà da quante liste e quanti ex candidati con alfieri riuscirà a mettere insieme G. Paolino … se saranno lo stesso numero e, soprattutto, con una percentuale alta di candidati della passata tornata elettorale, allora potrebbe ripetersi un film già visto … la vittoria al primo turno di Paolino e gli altri dovrebbero dividersi i posti di minoranza in consiglio.
Ma queste sono solo ipotesi, la realtà è quella che conta! E se l’opposizione saprà essere all’altezza dei tempi, potrebbe essere protagonista attiva del cambiamento di rotta per Capaccio Paestum.
Altrimenti, la direzione è già tracciata: continuità nell’idea di città immaginata da Franco Alfieri e gestione oculata delle risorse per avviare il “riequilibrio di bilancio” economico e sociale.
Intanto, sarà cura del dott. Davide Lo Castro predisporre tutti gli “atti” per assicurare che la stagione turistica possa partire con regolarità e con tutti i servizi che gli ospiti e gli operatori turistici di Capaccio Paestum si aspettano e ai quali hanno fatto l’abitudine …