Edito da L’ArgoLibro, “Quasi un gioco” è l’ultimo romanzo dello scrittore Gennaro Guida. Intenso, ironico e ricco di colpi di scena, “Quasi un gioco” fin dalle prime pagine rapisce il lettore, incuriosendolo, trasportandolo nella storia raccontata in prima persona dal professor De Rosa, da cui non ci si aspetterebbe un comportamento che cela …quasi un gioco: una denuncia innocua, fine, smaliziata, e che ruba un sorriso al lettore; attraverso…torte in faccia ai politici!
“La lettura dei quotidiani cartacei stava diventando un lusso, perché le notizie venivano offerte decine di volte in una giornata tramite app, telefonino, radio e internet, e ciò poteva togliere il gusto dell’approfondimento. Il tempo, poi, era sempre poco e così vinceva l’informazione veloce, ma non riuscivo a rinunciare al rito mattutino del giornale, anche a rischio di annoiarmi”. Sono le parole del professore, il primo dei tre personaggi che, in una misteriosa trama, emergono dalle pagine del libro.
Gennaro Guida, scrittore, regista, autore di testi teatrali per ragazzi, soggetti per fumetti e testi di canzoni, è l’autore di “Quasi un gioco”, romanzo a tratti ironico che apre una profonda riflessione sulla contemporaneità, sulla cultura e sulla classe politica italiana.
C’è un protagonista scomparso, un professore, che ritroveremo fra le pagine dei quotidiani, i cui titoli misteriosamente si rincorrono fin dai primi capitoli. C’è un funzionario con la passione per la pasticceria: l’unico dei tre ad avere una donna accanto. C’è un personaggio che ha una vigna…cosa lega questi personaggi come in un intricato puzzle?
Le passioni dei protagonisti, e così le loro vite, che si snodano fra la Toscana, Roma, Milano, con intensi momenti cilentani, sono racchiuse nell’opera dell’artista Mauro Trotta che fa da copertina al libro. Colpiscono subito la maschera, la torta cilentana col naspro, il vino, le olive…
Il professore universitario De Rosa, oramai in pensione, osserva il declino della classe politica e decide di agire, e di ribellarsi a suo modo, attraverso l’arma dell’ironia. I giornali di tutt’Italia parlano dell’ uomo che lancia torte in faccia ai politici: il lanciatore di torte, dolci alla crema che colpiscono sempre al momento giusto, al posto giusto, sulla faccia del politico prescelto. Il lettore, in questo dolce gioco dettato da una sana ribellione etica e morale, non potrà che accompagnare il professore belle sue tortuose e all’apparenza incomprensibili peripezie, e schiararsi con il lanciatore di torte: con il professore.
In questa narrazione, che è un pò favolosa, un pò misteriosa e decisamente ironica, attualissima e determinata a fare propria una forte esigenza di denuncia sociale contro il malgoverno della classe politica italiana, Gennaro Guida riesce con straordinaria maestria a trasportare il lettore in un’ atmosfera suggestiva che strizza l’occhio al mondo del teatro e della musica.
“Nel gioco il bambino impara la vita, è una palestra. Da adulti si contano e si sommano le delusioni, le perdite ed è in quel momento che si deve ritornare in palestra per ricordarsi di imparare la vita. La felicità non è l’assenza di intoppi, turbamenti e contrarietà, come non esiste una dieta senza zucchero, sale, olio, fritti che ti renda felice; sicuramente fa bene alla salute, ma non dà emozioni il riso scaldato. La felictà nel gioco è la scoperta, l’invenzione è il momento durante il quale si apprende, si conosce guardando le reazioni, provocando stupore. Superare le contrarietà risolvere un problema dona emozioni, superare gli ostacoli dona grande gioia. Ma riesce a dare la felicità semplice del gioco?”.
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