Di Antonio Sarraino
Carnevale, samba, calcio, spiagge, tucani, migrazioni, religione, foreste. Sembrano dei semplici sostantivi, ma se inseriti come indizi in un unico identikit la risposta non può essere che una soltanto.
Certo quello di Venezia è di una maestosità incredibile, ma è qui che si tiene il Carnevale più grande e famoso al mondo … le sfilate che si protraggono per più di dieci giorni consecutivi.
Di spiagge meravigliose ce ne sono molte in giro per il pianeta, ma è qui che si trovano i litorali rappresentanti in film, citati in libri e canzoni e persino il più lungo dei cinque continenti, la Praia do Cassino con i suoi duecentoquaranta chilometri.
È noto che il calcio moderno sia nato in Inghilterra, ma è sicuramente qui che è diventato un’arte, uno stile di vita, molto di più che un semplice sport.
La religione cattolica è nata e si è sviluppata molto lontano da questo posto, ma è in questo Paese che si trovano alcune delle statue religiose più grandi al mondo.
Questa nazione, che deve il suo nome ad un albero della Mata Atlantica (la densa foresta nativa) è il Brasile. In questa serie di articoli cercherò di raccontarvi quello che è stato il mio viaggio in questa nazione tropicale, calderone di mille culture e terra di sogni e speranze per molti dei nostri avi, parlandovi di tre città: Santos, São Paulo e Rio de Janeiro.
Iniziamo dalla ridente cittadina costiera di Santos situata sul litorale dello stato di San Paolo. Essa è una località molto affascinante per chi vuole iniziare a conoscere questa immensa nazione sudamericana.
Facilmente raggiungibile in auto o in bus dalla città di São Paulo in poco più di due ore, la città è capace di unire storia, natura e folklore.
Ma quali sono le principali attrazioni da visitare? Sicuramente il luogo perfetto per chi vuole rilassarsi e godere delle bellezze naturali sono le lunghe spiagge di sabbia bianca. Costeggiati da piccolo ristoranti di giorno e da locali molto carini e con buona musica di sera, i litorali circondano il centro urbano e sono quindi facilmente raggiungibili. Osservando l’altro lato della strada che li costeggia, dopo aver indossato le havaianas (le più famose infradito al mondo) ed essersi puliti i piedi dalla calda sabbia, si potrà ammirare una curiosità architettonica molto singolare. La maggioranza dei palazzi che vi appariranno di fronte sono pendenti, si avete capito bene, tante piccole Torri di Pisa. Questo accade perché trovandosi molto vicino all’oceano, le fondamenta di questi condomini sono facilmente soggetti ad erosione ed il terreno sabbioso ne accentua lo spostamento.
Molto interessante dal punto di vista naturalistico sono anche l’acquario comunale e il Monte Serrat. Il primo è un edificio piccolo nelle dimensioni, facilmente accessibile, situato sul lungomare che racchiude in sé molte specie marine del Paese sudamericano ed anche una modesta colonia di pinguini. Il secondo è un belvedere con vista a 360⁰ sulla cittadina, sull’oceano e sulle isole vicine. La cima del monte si raggiunge con un pittoresco sistema funicolare e permette al turista di approfittare della pace dell’altezza per visitare la chiesa di Nossa Senhora do Monte Serrat, la terrazza panoramica, i piccoli stand di artigianato locale, di assistere a degli interessanti show serali o di accomodarsi in uno dei ristoranti ed assaporare qualche piatto tipico (anche se i prezzi sono più elevati che nel resto della città in quanto importante attrattivo turistico).
La città ha anche importanti siti storici e culturali che rappresentano in maniera perfetta lo spirito del Paese. Due importanti musei sono quello del caffè e quello dedicato ad Edson Arantes do Nascimento, che venne alla ribalta delle cronache mondiali per le sue imprese sportive con il soprannome di Pelè. Costruito in un edificio completamente ristrutturato, situato in fronte alla stazione di partenza del bondinho (un tram turistico che vi permette di effettuare un breve giro della città con audioguida), il museo dedicato al calciatore, che qui ha fatto la storia, è una lunga e completa mostra sulle imprese di “O Rei”, dai primi anni a Três Corações nello stato di Minas Gerais alle grandi vittorie mondiali del 1958, del 1962 (anche se infortunato) e del 1970 (la sua ultima grande impresa con la seleção verdeoro prima del ritiro).
Il museo del caffè è invece un percorso storico situato nell’edificio della Borsa del commercio, nel quale avvenivano le aste per le vendite di grandi lotti di questa prelibata bacca prodotta in ogni parte del Paese. Il visitatore si vedrà trasportato in un mondo di antiche macchine agricole e per la creazione della bevanda tanto amata nel nostro Paese, con una sezione dedicata proprio alle nostre conosciutissime e rinomate caffettiere.
Infine un’attività non proprio turistica, ma molto interessante dal punto di vista sociale, è un giro al mercato comunale del pesce. Qui si potranno ammirare numerosissime specie ittiche molto comuni nelle ricette culinarie brasiliane e si potrà comprendere meglio il funzionamento del commercio locale. In conclusione la città di Santos è sicuramente un centro urbano molto interessante e facilmente visitabile in un paio di giorni.