Valentina è ospite del festival dei felittesi. … Perché ti trovi qua?
La ragione più importante è che la famiglia della mia migliore amica, Caroline, ha radici a Felitto. Quindi, ogni anno la sua famiglia aiuta a preparare il cibo e ad accogliere gli ospiti. Caroline è mia amica da 20 anni. E sono diventata, parte della sua famiglia.
Sei felittese d’adozione …
Sì, certo. Esatto, esatto!
Tu vivi a Old Forge?
No! Sono di una città situata a 15 minuti da qui e si chiama Scranton. Forse ha sentito il nome perché è la città più conosciuta in questa area. Mentre, Old Forge, è una città più piccola appena fuori da Scranton, ma sono più o meno legate … Old Forge è quasi una parte di Scranton.
In che cosa ti sei diplomata o laureata?
Ho studiato a Philadelphia alla Temple University, una delle molte università a Philadelphia. Ho studiato italiano e la scienza del linguaggio e dell’udito. È un po’ simile alla logopedia, la terapia del linguaggio. Quindi mi sono laureata con due “majors”, due aree di studio: italiano e la scienza del linguaggio.
Tu ti appresti a venire in Italia. Cosa vieni a fare?
La ragione più importante è che farò un tirocinio, o uno stage, in una scuola a Brescia.
Lì aiuterò a insegnare l’inglese ai liceali. Ma, forse una risposta più completa è perché sono stata in Italia due o tre volte fino ad ora. Sì, sono un po’ innamorata del Paese e vorrei visitare e vorrei rimanere in Italia per un soggiorno più lungo questa volta. Questo soggiorno sarà il più lungo di sempre per me: 8 mesi. Quindi, sono un po’ nervosa ma adoro l’Italia, la cultura, le persone, il cibo, ovviamente.
Ma dietro questa passione c’è anche il fatto che il tuo papà, i tuoi genitori, vengono dall’Italia. Di dove sono originari?
Sì, mio padre. Mia nonna era di Bologna. Quindi, mio padre è stato a Bologna tantissime volte. Però mio padre e mia mamma, i miei genitori, hanno vissuto a Vicenza, molto vicino a Verona e Venezia, perché mio padre era un membro dell’esercito, quindi è stato mandato a Vicenza. La mia famiglia ha molti legami, non solo per mia nonna, ma anche altre conoscenze fatte in seguito.
Tuo nonna è venuta in America dall’Italia. Che lavoro ha svolto? È ancora viva?
Mia nonna. È morta!
È arrivata negli Stati Uniti quando aveva 30 anni. Incontrò mio nonno, che era americano in Italia. A quel al tempo giocava a pallacanestro a Bologna.
Ah, come si chiama o si chiamava?
Frank Germain. Il cognome è un po’ più francese. Si chiamava Frances, in realtà, Frank è il suo soprannome. Si sono incontrati, si sono sposati e lei è venuta negli Stati Uniti.
Lei lo ha seguito quando è tornato in America …
Sì, esatto.
Tu ti appresti a venire in Italia, a ottobre mi pare.
Sì, a ottobre.
Starai per tanto tempo e magari, se lo vorrai, potrai venirci a trovare a Felitto, così conosci anche questo paese che finora hai conosciuto per la festa. Più a sud di Roma sei stata da qualche parte?
Sono già stata a Positano.
Quindi sei stata quasi vicino a Felitto.
Sì, abbastanza vicino. Però vorrei visitare un po’ il sud. Secondo me questa è una delle parti migliori dell’Italia.
Cosa ti piace dell’Italia?
La possibilità di viaggiare per il Paese. Di andare da un posto all’altro grazie ai treni. È incredibile non solo la possibilità di viaggiare, ma anche la velocità con la quale ci si può muovere. Negli Stati Uniti non è così.
Le distanze sono diverse.
Sì, la distanza e, in più, c’è una mancanza dell’uso dei treni. Esistono i treni, ovviamente, però non sono così frequenti e convenienti.
Come in Australia, la stessa cosa. In Australia ti sposti solo con l’areo. Ok, allora, io penso che possiamo concludere così questa intervista.
Spero di aver parlato abbastanza bene…
Tu fra un anno, vedrai questa intervista su internet e quindi potrai valutare tu stessa come sei andata. Per me sei stata bravissima …
No, sei gentile. Sono sicura che ho fatto tantissimi errori e voi avete molta pazienza con me, vi ringrazio.
A presto allora.
È stato un piacere, grazie.