L’ambiente scolastico presenta una innumerevole quantità di rischi. La scuola non è affatto un’isola felice; non è esente da pericoli. Quanti la frequentano, docenti, personale A.T.A., allievi, devono necessariamente conoscere i rischi che corrono affinché possano evitarli e ridurli. Tecnicamente il rischio è la “probabilità di raggiungimento del livello di potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure dalla loro combinazione”. Il D.lgs. 81/08 usa questi termini per definire la valutazione dei rischi:” valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza”. Insomma, valutare i rischi nelle istituzioni scolastiche necessita di una operazione complessa. In generale i rischi presenti nelle istituzioni scolastiche, come in ogni altro ambiente lavorativo, possono suddividersi in tre categorie: Rischi per la Sicurezza o rischi di natura infortunistica; Rischi per la Salute o rischi di natura igienico – ambientale; Rischi Trasversali (per la Salute e Sicurezza) o organizzativi. La sicurezza nelle scuole prevede diverse figure responsabili. Lo dispone il DL 81/08. Questi i soggetti il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro; il Servizio di Prevenzione e Protezione, con il suo Responsabile (RSPP) e gli Addetti (ASPP); il Servizio di Prevenzione Incendi e Lotta Antincendio (SPILA) – Addetti Antincendio; il Servizio di Primo Soccorso (SPS) – Addetti al Primo Soccorso; Addetti emergenza; Medico competente e sorveglianza sanitaria; il Preposto; il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; i Lavoratori; gli Studenti. La questione sicurezza nelle scuole è cogente. Oltre venti crolli sono stati registrati nell’ultimo bimestre. Da quando si è insediato il Governo Meloni, purtroppo, non è stato mai convocato l’Osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica. Quest’anno, in occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, “Cittadinanzattiva” ha coinvolto oltre sedicimila istituti. Da ben ventidue anni Cittadinanzattiva sensibilizza intorno alla sicurezza nella scuola. Quest’anno ha distribuito diversi materiali informativi sul tema della sicurezza, dei rischi, del cambiamento climatico. Oltre sedicimila le scuole destinatarie della informativa attuata da Cittadinanzattiva. Alcune scuole hanno poi narrato a mezzo la pittura, la grafica, il collage, messaggi e slogan, la loro esperienza sui temi della Giornata. Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, ha dichiarato: “Una partecipazione attiva che ci colpisce e denota quanto le scuole siano sensibili a questo tema a cui vorremmo corrispondesse un pari impegno da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali per non abbassare la guardia sulla prevenzione dei rischi naturali e sulla sicurezza delle nostre scuole. Ci spiace constatare che ancora una volta l’attuale Governo ha mancato di convocare l’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica. Questa mancanza è particolarmente grave perché tale organismo dovrebbe programmare i prossimi investimenti triennali oltre che vigilare sull’andamento di quelli previsti, nonché promuovere e coordinare le attività di diffusione della cultura della sicurezza, in particolar modo in occasione della Giornata. Il nostro è dunque un appello al Ministero affinché riunisca al più presto l’Osservatorio nazionale, ma anche agli Enti territoriali perché convochino tavoli con tutti gli stakeholder a diverso titolo coinvolti, per fare il punto sull’andamento degli investimenti previsti dal PNRR, sul loro effettivo impatto, cominciando fin da ora a lavorare sulla programmazione ordinaria al fine di ridefinire le priorità degli interventi. Quanto sta avvenendo nel nostro paese, come in tante altre parti del mondo, fa comprendere l’urgenza di far fronte ai cambiamenti climatici ed ambientali in atto, che richiedono accordi internazionali e programmi nazionali di interventi preventivi importanti e di lunga durata ma anche la necessità di attrezzare le popolazioni locali e le scuole affinché adottino, a loro volta, procedure e comportamenti per mitigare e prevenire eventuali danni e salvare vite umane. La Giornata della sicurezza, che da ventidue anni promuoviamo insieme al Dipartimento della Protezione civile, vuole essere un prezioso veicolo in questa direzione”. I numeri intorno alla sicurezza a scuola devono allarmare. Dall’inizio di quest’anno scolastico ad oggi sono stati registrati 23 episodi di crolli o distacchi di intonaco. Si riconferma un elevato numero di edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità, né quello di prevenzione incendi, di altre scuole senza collaudo statico. Con riferimento ai dati del 2022, resi dalla fonte sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica, drammatica si rivelava già la condizione due anni or sono: il numero degli edifici scolastici che non possedeva il certificato di agibilità (59,16%) né quello di prevenzione incendi (57,68%); senza collaudo statico il 41,50%. Alcuni miglioramenti, assolutamente lievi, sono stati registrati. Lo conferma “Cittadinanzattiva”: “Piccoli passi in avanti – ma ancora insufficienti se si considera che, su 40.133 edifici scolastici, 2.876 sono collocati in zona a rischio 1 e 14.467 in zona a rischio 2 – si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: poco più del 3% ha avuto interventi di questo tipo, e l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica. In merito allo stato manutentivo degli edifici, circa il 64% dei 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva rileva la presenza di fenomeni dovuti alla inadeguata o assente manutenzione, prime fra tutte infiltrazioni di acqua (40,1%), distacchi di intonaco (38,7%), tracce di umidità (38,2%). La metà degli intervistati (50,8%) ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza e ha riscontrato un intervento a seguito della propria segnalazione. Riguardo alle prove di emergenza ben il 92% dichiara di aver partecipato mentre l’8% sostiene che non siano state effettuate. In prevalenza le prove hanno riguardato l’incendio (79%) e il rischio sismico (70%), mentre l’alluvione ed il rischio vulcanico restano fanalino di coda (rispettivamente 5% e 1%), nonostante la frequenza crescente dei fenomeni disastrosi provocati dalle alluvioni e dal cambiamento climatico”. Quest’anno, in occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, celebrata il 21 novembre u.s., gli studenti da protagonisti hanno curato tre eventi a Roma, a Campobasso e a Catania. Gli studenti di alcune scuole medie e superiori hanno svolto un ruolo da protagonisti con la pratica di una didattica attiva, mostrando quindi responsabilizzazione e capacità di agire e interagire all’interno della dinamica sicurezza. Hanno realizzato attraverso strumenti come la pittura, la grafica, il collage, un percorso di immagini, messaggi e slogan, per raccontare la loro esperienza sui temi della Giornata. “Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, ha dichiarato il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, il mio pensiero commosso va alle vittime di incidenti negli edifici scolastici. Oggi rinnoviamo il nostro impegno a garantire ambienti scolastici sicuri e accoglienti, dove studentesse e studenti possano crescere e apprendere in serenità. La sicurezza è una priorità assoluta e richiede un’azione corale: investire in strutture adeguate, sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e promuovere una cultura della responsabilità sono passi fondamentali. Con fondi PNRR e fondi ministeriali stiamo ristrutturando e mettendo in sicurezza quasi il 20% del patrimonio scolastico italiano. Una scuola sicura è una scuola che guarda al futuro”.
La Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole
Valditara: "Il mio pensiero commosso va alle vittime di incidenti negli edifici scolastici. Oggi rinnoviamo il nostro impegno a garantire ambienti scolastici sicuri e accoglienti, dove studentesse e studenti possano crescere e apprendere in serenità. La sicurezza è una priorità assoluta e richiede un’azione corale: investire in strutture adeguate, sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e promuovere una cultura della responsabilità sono passi fondamentali".