Grande manifestazione al Palazzo della Cultura di Vallo della Lucania con tanti eventi in programma. Molte le presenze: dai ragazzi alle varie scuole alberghiere, ai curiosi; dagli esperti nel campo della ristorazione … ai medici, scrittori, espositori… È stato un continuo viavai di gente che da un posto all’altro si spostava per poter soddisfare le proprie curiosità, ampliare le conoscenze o semplicemente per assaggiare ciò che veniva preparato. Il tutto è cominciato con l’inaugurazione, in piazza Vittorio Emanuele con il taglio del nastro tricolore in presenza delle autorità e dei ragazzi degli istituti alberghieri ospiti partecipanti al progetto di Expo e Territori presso lo stand emozionale realizzato dall’arch. Cherubino Gambardella. Quindi al via il primo convegno sulle aree protette e a seguire il primo showcooking con i prodotti di eccellenza sulla Dieta Mediterranea: grano, pizza, pasta, olio. Protagonisti gli alunni dell’ISIS di Casoria i ragazzi dell’ISIS di Pozzuoli. Al pomeriggio la presentazione di un libro sul Parco archeologico di Velia di Bartolomeo Ruggiero con dibattito e, a seguire, l’inaugurazione della mostra di Simone Notari: “ Quello che sognano i lupi”. Un percorso comunicativo, attraverso disegni e pensieri dell’autore, con il mondo dei lupi. Simone, un ragazzo autistico che ha trovato il modo di comunicare attraverso i suoi sogni, le sue sensazioni, le sue esperienze a contatto con la natura. Intanto tra un presentazione e un’esperienza c’era la possibilità di conoscere il fantastico mondo del “Museo delle erbe spontanee del Cilento” di Pasquale La Palomenta senza tralasciare la mostra sulla Biodiversità di Cilento.Mondo a palazzo Mainenti. A concludere la prima serata uno showcooking sulla pizza cilentana fritta curata dai gestori della pizzeria “Da Zero” e delle olive ammaccate di Salella. Il convegno su Federico II di Svevia, nella seconda giornata, ha stuzzicato l’interesse dei presenti e coinvolto i giovani studenti dell’ISIS di Castelvolturno. La semplicità di linguaggio usata dai relatori, tra cui il prof. Gaetano Ricco, raccontano dell’importanza della cultura che da sempre è stata al Sud e che per problemi demografici adesso siamo in un momento di stallo. Inoltre, preoccupa la problematica dell’obesità in netto aumento nelle regioni del Sud perché molto “americanizzati”. I relatori, pertanto, evidenziano la necessità di conoscere e valorizzare la Dieta Mediterranea che affonda le sue radici nella notte dei tempi. A pranzo un ricco showcooking, sempre curato dai giovani studenti di Castelvolturno e nel pomeriggio la presentazione di un libro “Da Gerico al Cilento viaggi alla riscoperta del fico”. Un libro che racconta il percorso che il fico ha fatto nel tempo e nello spazio del Mediterraneo. Sara Lisi, una delle autrici e relatrici del libro, con particolare enfasi racconta il piacere che ha provato nel riscoprire, ricercare e recuperare notizie andate e immagini del passato che parlassero del fico. Si è parlato anche della produzione del fico, della sua lavorazione e trasformazione e di un eventuale Consorzio che ne tuteli la commercializzazione. La sera una degustazione del fico bianco del Cilento, dall’antipasto al dolce, ha chiuso in “dolcezza” la giornata. D’Angiolillo Raffaele, imprenditore e cultore soprattutto del fico, ha coinvolto i con presenti la sua passione per la terra, il piacere di conoscere la cultura degli altri popoli, la competenza nel lavorare il prodotto. “La Terra ha una coscienza – ha affermato – e ci restituisce ciò che le diamo”. Gli piace pensare che “La terra è la lentezza dei tempi in un mondo che corre”. E poi che noi “Bruciamo tanto perché consumiamo tutto più in fretta e non assaporiamo più niente”. Intanto, in contemporanea, cominciavano i lavori della “Seconda Conferenza Internazionale sulla Dieta Mediterranea” per personale medico e paramedico. Nella giornata conclusiva sono stati portati a compimento i lavori sia degustativi che formativi e tra una degustazione e una conferenza sul tema predominante della Dieta Mediterranea, Simone ha ricevuto il suo meritato riconoscimento; i partecipanti al congresso scientifico il loro attestato; gli organizzatori e i promotori la loro soddisfazione. Per finire … un assaggio delle rinomate “Alici di Menaica”.