di Massimiliano De Paola
Il Marchio d’Area Territoriale “Vallo di Diano” entra nella sua fase operativa. Il progetto del Marchio d’Area Territoriale, già promosso dalla Comunità Montana Vallo di Diano nel 2008, è passato nelle mani di un consorzio di imprese, il “Consid – Consorzio Imprese Diano”, che gestirà il Marchio d’Area Vallo di Diano ed il relativo disciplinare per i prossimi dieci anni, grazie alla manifestazione di interesse presentata all’ente montano ed approvata con delibera di Giunta del 25 giugno 2014. “Ora quella felice intuizione della Comunità Montana ha soltanto bisogno di essere sviluppata, attuata e ampliata – spiega il presidente del Consid, Peppino Cirigliano – è necessario fare sistema, promuovere e sostenere iniziative che superano i confini del proprio campanile. L’intero comprensorio del Vallo di Diano confluirà in un simbolo, che sarà rappresentativo di un’identità, di un’idea di territorio che possa rendere riconoscibile agli occhi del visitatore tutta un’area geografica, legandola ai suoi prodotti, alle aziende di riferimento, alle sue tradizioni ed alla sua cultura”. “La vicenda del petrolio che, qualche anno fa, ci ha chiamati tutti a riflettere sul futuro del nostro territorio e sul futuro delle giovani generazioni ha rafforzato la necessità di costruire un modello di sviluppo territoriale competitivo e unitario, fondato sull’equilibrata integrazione fra produzione, buone pratiche e qualità ambientale, e che trovi il suo punto di forza nella cooperazione tra i diversi attori imprenditoriali, sociali ed istituzionali presenti – dichiara Raffaele Accetta, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano – È la risposta al no al petrolio: promuovere un Marchio d’Area che investa l’intero territorio”. È questa la sfida che il Consorzio Imprese Diano ha avviato, proponendosi di gestire il brand turistico territoriale Vallo di Diano al fine di evitare che le sirene delle proposte di sfruttamento delle georisorse (idrocarburi), facessero breccia sui sindaci, allettati dalle vantaggiose royalties. “L’esperienza della confinante Val d’Agri ha fatto riflettere – ricorda Raffaele Accetta, presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, partner del progetto – poiché i soldi promessi non hanno avuto alcuna ricaduta sul territorio”. Il Vallo di Diano punta sul valore e l’attrattività del territorio, partendo dalle attività agricole che si svolgono ancora con metodologie tradizionali e non intensive, dando vita a prodotti di genuina qualità che stanno alla base della “DIETA MEDITERRANEA”, sperimentata da ANCEL KEYS (1904-2004), biologo e fisiologo statunitense a PIOPPI, sulla costa cilentana. Il vasto comprensorio del Vallo di Diano si ritrova oggi sul blog www.unastoriadaraccontare.it dove propone le vie antiche dei sapori, dell’artigianato, del commercio e delle tradizioni popolari che meglio possano far emergere l’identità locale. Il marchio d’area rappresenta una premessa fondamentale per confezionare un’efficace immagine di appeal turistico. L’home page del blog www.unastoriadaraccontare.it, interfacciata automaticamente con quella del sito istituzionale www.consid.it , rappresenta un’autentica vetrina del territorio e presenta in modo efficace e completo le risorse locali. Il modello organizzativo che si dovrà utilizzare, passa anche attraverso una proposta di consultazione territoriale. In collaborazione con la Comunità Montana sarà, infatti, promossa un’Agenzia Consultiva di Sviluppo Territoriale con il compito di individuare le linee guida per l’adozione del marchio. Un pre-test che dovrà prevedere un’attenta e approfondita fase di valutazione finalizzata al coinvolgimento di tutte le componenti: dal sociale, al culturale, passando per i settori economico, professionale e imprenditoriale. Al fine di ottenere il marchio, i soggetti che operano sul territorio devono saper dimostrare che i servizi offerti sono capaci di raggiungere precisi standard qualitativamente soddisfacenti. L’agenzia dovrà rappresentare il motore propulsivo del territorio. Le premesse ci sono tutte, purché il marchio d’Area Vallo di Diano si confronti continuamente con quelle che sono le aspettative dei clienti, primi fra tutti i turisti. Il Vallo di Diano, all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, secondo parco in Italia per dimensioni, che si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’appennino campano-lucano, comprendendo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, rappresenta il luogo dove insediamenti umani e naturalità, struttura urbana e matrice rurale dialogano e si integrano aggiungendo “valore” e attrattività al territorio, declinandone l’identità nelle sue varie e diversificate componenti: quella agricola, ambientale, culturale, urbana e industriale.