La prima volta che ho sentito parlare di Francesca Apricena è stato quando, con Saverio Zeni editore di OK Mugello, ho risalito verso Barbiana, il luogo dove Don Milani ha dato concretezza alla sua opera educativa in favore degli ultimi.
Risalendo al stradina sterrata che porta alla scuola “edificata” da Don Minali, Saverio mi ha fatto ascoltare un’intervista che Francesca aveva fatto ad un personaggio utilizzando la “tecnologia” che lui aveva adattato allo specifico scopo.
Devo confessarlo, ho veramente invidiato la capacità di Saverio di dare un senso compiuto alla professione giornalistica riuscendo ad abbinare il valore etico dell’impresa di accompagnare Francesca, passo dopo passo, nel mondo del giornalismo; e il dare peso specifico al risultato che aveva raggiunto già tre anni fa, a quando risale quella mia visita in terra di Mugello!
Il progetto editoriale di Francesca Apricena ha preso vita cinque anni fa e si distingue per un format innovativo che ha dato voce a numerosi volti noti dello spettacolo e della televisione, superando barriere fisiche attraverso un utilizzo sapiente di strumenti digitali, come email e WhatsApp. Dopo un grave incidente che le ha cambiato la vita, Francesca ha trovato nel giornalismo la via per una rinascita professionale e personale, portando alla luce storie intime e complesse con empatia e profondità.
Poi eccoci ai giorni nostri con Saverio Zeni che ha introdotto Francesca Apricena in un incontro pubblico al format innovativo. Si tratta di in un evento che affronta il tema delle “aree interne” dove, in entrata e uscita, l’informazione è “afona”.
Come programmato nel panel dal titolo il “Giornalismo locale tra deserti di informazione e storie di valore”, presso il Salone Estense di Varese, sono intervenuti l’antropologa Anna Rizzo, il sottoscritto Bartolo Scandizzo, Daniele Reali, Nathalie Grange e lo stesso Zeni. I relatori hanno esplorato il ruolo che il giornalismo svolge nelle aree prive di copertura mediatica continuativa. Diverse sono state le analisi, tante le situazioni prese in ad esempio, diversificate le ipotesi di lavoro per superare, almeno in parte, il problema …
Poi, SAverio Zeni ha introdotto la storia di Francesca è un esempio di come l’informazione possa colmare questi vuoti, varcare i confini del localismo, offrendo soluzioni, dove soluzioni appaiono impensabili, attivando connessioni tra le comunità locali e il mondo esterno, aprendo varchi redazionali a chi manca perfino la voce ma non la voglia di lottare!
Francesca racconta sé stessa e comunica di aver raggiunto la sua trentesima intervista fatta a Rita Pavone. Tutto grazie alle nuove tecnologie che Saverio Zeni ha voluto e saputo mettere a disposizione di chi ha tanto da dire ma non ha “voce” per farlo sentire …
Francesca Apricena, attraverso la sua rubrica, trasmette con ogni puntata il valore della sua determinazione ad andare avanti senza rinunciare ad essere come si è ma sapendo ispirare pubblico con storie di grande impatto umano.
Questo è tanto vero che la carriera in crescita umana e professionale di Francesca si è avviata e consolidata fino ad ottenere l’iscrizione all’albo regionale dei giornalisti pubblicisti della Toscana. Il successo della neo giornalista è la conferma che il giornalismo può ispirare e portare un messaggio di resilienza e autenticità che fa fare passi avanti..
La puntata speciale in cui Francesca si racconta, che si può ascoltare a questo link (https://www.youtube.com/watch?v=ZVbt2zuBs0g&list=PLpruEIieToNVBMle97f91nFAGuZwKWXPN&index=1)
Inoltre, la presentazione al Glocal-news 2024, Francesca guarda al futuro della rubrica fiducia, sia perché potrà continuare a contare sul suo mentore, SAverio, sia perché ha al suo fianco una famiglia che, instancabilmente, si prodiga per lei tenendola al centro del “cerchio” magico che solo chi si vuoke bene può creare.
Da parte nostra c’è l’augurio di raggiungere nuovi successi e partecipare ad altri incontri in cui possa continuare a raccontare storie uniche e coinvolgenti. Lei, facendo “strada” a tanti altri che vorrebbero emergere e non trovano il “coraggio” di affrontare il mondo perché trovano troppe “porte” chiuse e non hanno la forza di abbattere, ha saputo afferrare a volo lo “spiraglio” che le ha offerto Saverio Zeni tramite OK Mugello. Un fatto che parla più di molte parole …