L’Italia resta senza nido. È, purtroppo, un incontestabile dato di fatto. Soltanto il 30% riesce a trovare posto all’asilo, a differenza del 45% richiesto dall’Europa, a differenza dei livelli raggiunti da Francia e Spagna. Il “Corriere della sera” in “Asili nido: Italia tra sfide e soluzioni innovative”, prima della scorsa estate, riferiva che entro sei anni, il nostro Paese dovrebbe offrire posti negli asili nido per almeno 45 bambini su 100, come definito dall’Europa. Intanto raggiungere questo traguardo è complesso, se consideriamo che l’Italia non ha ancora raggiunto il precedente target del 33% fissato nel 2002 a Lisbona. Secondo i dati Openpolis dal 2023 ad oggi, nel nostro territorio nazionale , ci sono solo 28 posti ogni cento bambini, un lieve aumento rispetto ai 27,2 del 2020, ma ancora ben lontano dall’obiettivo del 33%. E ancor di più dal nuovo 45%.. Va ricordato che la scorsa primavera furono potenziati i servizi educativi per l’infanzia negli Asili nido; fu adottato il decreto di riparto del contributo 2024 per 230 milioni di euro.“Investiamo, ha dichiarato il Ministro Valditara, per migliorare l’offerta educativa per la prima infanzia e dare sostegno concreto a famiglie e donne lavoratrici”. Il Capo del dicastero di viale Trastevere, proprio nella giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ha firmato un nuovo decreto per finanziare ulteriori 64 asili nido, nell’ambito del PNRR, per un importo pari a 40,8 milioni di euro, di cui il 55% è destinato ai comuni delle regioni del Mezzogiorno. I Comuni otterranno il necessario supporto nella realizzazione delle misure. Intanto valgono le norme di semplificazioni previste per gli interventi PNRR relativi all’edilizia scolastica. Si tratta di una vera e propria strategia, l’investimento nei “nidi” vuole offrire opportunità occupazionale nella prima fascia esistenziale e insieme il miglioramento qualitativo della offerta educativa. Verrà offerta tutela qualitativa ai bambini tutti, senza alcuna distinzione territoriale; tutte le mamme lavoratrici otterranno un sostegno. Tali obiettivi si rappresentano, ha affermato il Ministro Valditara, da parte del Governo in carica, riconoscimento pieno del valore della persona. Così Valditara: “Investire negli asili nido è una scelta strategica per il futuro del nostro Paese. Ogni risorsa residua viene immediatamente reinvestita per creare nuovi posti nella fascia 0-2 anni, affinché si migliori l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e si garantiscano a tutti i bambini, al di là dei territori di appartenenza, le stesse opportunità. Rafforzare i servizi per l’infanzia significa anche dare un sostegno alle famiglie italiane e in particolare alle mamme lavoratrici. Questa è la direzione di un Governo e di un Ministero che credono nel valore della persona”. Scuola futura annota che “Con il Decreto n. 79 del 30 aprile 2024, il Ministero dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, ha autorizzato un nuovo Piano per asili nido. È un Piano per migliorare l’offerta educativa fin dalla prima infanzia, offrire un aiuto concreto alle famiglie, incoraggiare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la conciliazione tra vita familiare e professionale. Il Piano si colloca nell’ambito del PNRR, Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.1. Il Decreto n. 79 del 30 aprile 2024 lancia un nuovo Piano asili nido. In particolare: individua 734, 9 milioni di euro; fissa i criteri per definire gli elenchi dei Comuni individuati negli allegati 3 e 4; definisce i criteri di distribuzione delle risorse tra i Comuni in base alla popolazione residente e alla popolazione residente nella fascia di età 0-2 anni (secondo il dato ISTAT del 2021), e in base alla copertura del servizio nella fascia di età 0-2 anni, tenuto conto anche dei nuovi posti già autorizzati e in fase di realizzazione nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.1 del PNRR; adotta un costo parametrico per la costruzione di nuovi asili e la riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili. Con il nuovo Piano si garantisce la realizzazione di nuovi posti di asili nido di età 0-2 anni, utili per il raggiungimento del target finale dei 150.480 nuovi posti…”
40,8 milioni di euro agli Asili nido
“Investire negli asili nido è una scelta strategica per il futuro del nostro Paese. Ogni risorsa residua viene immediatamente reinvestita per creare nuovi posti nella fascia 0-2 anni, affinché si migliori l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e si garantiscano a tutti i bambini, al di là dei territori di appartenenza, le stesse opportunità…"