3 Novembre 2024 – XXXI Domenica del Tempo Ordinario
Da alunna nel corso degli anni scolastici tante volte ho dovuto coniugare per iscritto i verbi. Lo facevo controvoglia. Occorreva parecchio tempo e non era certo piacevole. “Li ricorderete meglio” ripeteva l’insegnante di italiano.
Uno dei verbi che ho dovuto coniugare più di una volta in tutti i tempi e modi della forma attiva, passiva, anche in latino e greco è stato il verbo amare, verbo che oggi nel passo del Vangelo si ripete per ben 4 volte.
A Gesù viene chiesto da uno scriba, uomo di cultura, esperto della Sacra Scrittura, quale sia il più grande dei comandamenti.
La domanda permette a Gesù di mettere insieme l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo. Unisce i due comandamenti come se ne costituissero uno solo.
Amare Dio “con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”, estendendo l’amore verso il prossimo, anche verso chi ci è ostile, anche verso il nemico, superando divergenze e pregiudizi sociali.
Amare poi non a parole ma dimostrarlo con i fatti. Amare i fratelli come noi stessi.
L’uomo è fatto ad immagine di Dio che è amore e, amando, l’uomo diventa immagine di Dio.
Amare è verbo che comprende la pazienza, la disponibilità, la costanza, la speranza, qualità che possono rendere felice sia chi si sforza di praticarle, sia chi le riceve.
Nel dialogo con lo scriba, un dialogo straordinario, in cui Gesù gli rivolge parole di fiducia e di incoraggiamento in quanto nota il desiderio del conoscere il vero e di ricercare il bene, ci colpiscono le parole pronunciate dal Signore: “Non sei lontano dal Regno di Dio”. Chi ama Dio e i fratelli è sulla via della salvezza, della vera redenzione.
Oggi tante sono le leggi esistenti per una convivenza umana e civile. Spesso però si corre il rischio di perdere l’essenziale: il senso della vita, la relazione con Dio, la relazione con i nostri fratelli. Fra tutte le leggi l’unica vera è la legge dell’amore.
Viviamo allora l’amore nella famiglia, nel lavoro, nelle relazioni con gli altri, soprattutto con i poveri e le persone in difficoltà!
Ricordiamo sempre che vivere da cristiani non è obbedire ai tanti comandamenti, agli atti di culto, ai riti religiosi, ma semplicemente amare, diffondere amore e fare in modo che tutti siano capaci di amare e sperimentare essi stessi di essere amati!
Troviamo, e ce ne sono, occasioni per mettere in pratica il più grande comandamento indicato da Gesù!
Coniughiamo, e non stanchiamoci di farlo, il verbo AMARE al presente, al futuro e all’infinito! Santa domenica in famiglia.