È da tempo che segnalo, anche su sollecitazione di alcuni lettori, della situazione in cui versa la SP 316 B che collega via Sandro Pertini, in Capaccio Paestum, e la frazione di Matinella, nel comune di Albanella …
Si tratta di una strada molto trafficata e bene aveva fatto la Provincia di Salerno a darle una sistemazione asfaltandola e “allargandola” lungo il guardrail, che costeggia il canale del Consorzio di bonifica di Paestum, a rifacendo il manto di asfalto.
Purtroppo dopo poco tempo dalla consegna dei lavori, lo strato di asfalto, steso per ricoprire il settore in eccesso a ridosso del canale, era diventato impraticabile perché non supportato da una base abbastanza solida in grado di sostenere il traffico.
La prima soluzione immaginata da chi si è reso conto del problema è stata quella di tracciare una striscia bianca che restringeva di nuovo la carreggiata alla larghezza originaria.
Intanto, però, il disastro era stato fatto e chiunque si è trovato a percorrere la strada se ne è reso conto!
Questa premessa era d’obbligo, non tanto per richiamare le responsabilità, ma per dare un senso a questo scritto che, altrimenti potrebbe apparire incomprensibile …
Infatti, trovandomi a Matinella ho deciso di rientrare a casa di corsa; pertanto mi sono avviato sulla SP 316 B. conoscendo la situazione ho scelto di correre a ridosso del lato opposto al quale si trova il canale del consorzio ma, ad un certo punto, alzando lo sguardo verso la collina che lo sovrasta mi sono reso conto che sul lato opposto non c’era più la situazione di “dissesto” denunciato in altre occasioni. Pensando che fosse solo un’illusione ottica, ho attraversato la strada e ho continuato nella stessa direzione. Solo a quel punto ho potuto rendermi conto che chi di dovere aveva messo una “toppa” alla situazione indecente che si era venuta a creare: il pezzo di carreggiata “incriminata” era stata ridotta ad uno sterrato che, per chi cammina e chi corre, è un’ottima alternativa all’andare ad occupare una parte della strada riservata ai veicoli che, per la verità, non tengono molto in conto del limite di velocità previsto: 50 Km orari.
Per cui, la “toppa” immaginata per “coprire” il danno fatto con un lavoro indecente, ha almeno la dignità di essere migliore delle “buche” nelle quali più di un automobilista ha lasciato imprecazioni irripetibili indirizzate a chi ha fatto i lavori e a chi non ha controllato che fossero fatti a regola d’arte.
Per cui, anche se l’occhio giustamente ha avuto la sua parte, dare la possibilità a chi si sposta a piedi lungo la provinciale di farlo con una certa sicurezza è un segno di civiltà che fa ben sperare per un futuro migliore che potrebbe essere dietro l’angolo…
P.S.: mi dispiace ritornare, ancora una volta, sulla fontana di via Valle Centanni, che è ritornata ad essere “afone” d’acqua … incredibilmente, anche a San Nicola, nei pressi della scuola elementare; e a Santa Sofia, nei giardini di fronte alla chiesa, non sgorga acqua, almeno fino a poco tempo fa!
Confidiamo nella “bontà” del sindaco Renato Iosca affinché anche in questi casi si possa tornare alla normale erogazione di un elemento essenziale per chi si sposta a piedi o a “cavallo” fin dalla notte dei tempi!