La medicina omeopatica nelle cefalee e nell’emicrania può sicuramente essere di grande aiuto perché presenta una vasta gamma di rimedi validi che possono essere utilizzati sia per la cura nella fase acuta della patologia cefalica sia come terapia preventiva degli attacchi dolorosi nelle fasi croniche della patologia.
La terapia omeopatica presenta il vantaggio di andare a personalizzare le cure da somministrare ai pazienti affetti da cefalea, in base a numerosi parametri tipo di dolore, intensità e durata delle crisi dolorose, eventuali sintomi associati ma soprattutto andrà a scegliere il rimedio omeopatico tenendo conto della “costituzione del paziente”, per trovare il farmaco che più rispecchia le caratteristiche del soggetto.
Vari sono i tipi di cefalee che affliggono milioni di persone nel mondo e fra questi sono soprattutto le donne ad essere chiamate in causa, più degli uomini.
Con il termine di cefalea muscolo-tensiva viene definito una particolare tipo di cefalea in cui il dolore, non intenso, gravativo, è percepito come un peso o come una fascia stretta attorno alla testa. È il tipo di cefalea più comune e si manifesta per contrattura della muscolatura del collo e del viso con un dolore che si irradia alla nuca e alla regione cervicale.
Il rimedio tipico di questo tipo di forme è Actea racemosa o Cimicifuga recemosa che trova indicazione per la cefalea occipitale irradiata agli occhi. Il dolore è rappresentato da un senso di contusione, di pesantezza alla testa, migliorata all’aria aperta. Tale tipo di cefalea è spesso legato agli spasmi muscolari derivanti da errori posturali, in presenza di dolore al costato o “falso angor”, oppure nelle donne con disfunzioni ipofiso-ovariche o iperestrogenemie.
Gelsemium è il rimedio delle emicranie che si manifestano con la sensazione di cerchio intorno alla testa preceduto da turbe visive con pupille dilatate e dolore ai globi oculari. Il sintomo doloroso parte dalla nuca e si estende al collo e alle spalle raggiungendo anche la fronte e gli occhi ed è talmente forte che il paziente, esausto, è costretto a sdraiarsi. Il soggetto è depresso, apatico, spaventato, ipersensibile. Il dolore compare spesso dopo eventi spiacevoli o momenti di paura. I sintomi peggiorano al mattino e con il caldo.
Se le crisi cefaliche sono legate a sforzi o traumatismi delle parti muscolari penseremo ad Arnica o a Rhus tox, tutte le volte, in questo secondo caso, in cui il dolore migliora con il movimento continuato della parte.