Il MIM annuncia la riattivazione della carta del docente
I docenti di ruolo, da lunedì 14 ottobre, potranno accedere nuovamente ai borsellini elettronici e alla generazione dei voucher
I docenti aventi diritto, a seguito dell’allineamento dei sistemi del portale della “Carta del Docente”, a partire da lunedì 14 ottobre, alle ore 14:00, potranno accedere nuovamente ai borsellini elettronici e alla generazione dei voucher. La carta del docente per il 2024/25 resta invariata nell’importo di 500 euro. L’erogazione sarà riservata esclusivamente ai docenti di ruolo. Il Ministro Valditara, per non lasciare gli altri docenti a bocca asciutta, ha chiesto al MEF un incremento di fondi previsti dalla 107/2005. Esclusivamente, in presenta di eventuali ulteriori risorse, la carta del docente potrà essere fruibile anche per i Proff. con contratto a tempo determinato fino al 31 agosto. Il “Corriere salentino”, intanto, annuncia una buona novella a favore dei precari, si tratta di una importante sentenza del Tribunale di Lecce: “..professoressa salentina vince la causa contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito. La carta dei docenti spetta anche agli insegnanti assunti a tempo determinato. Ad emettere la sentenza il Tribunale del Lavoro di Lecce, al quale l’insegnante salentina si era rivolta per contestare il mancato riconoscimento del beneficio di 500 euro annui della Carta del Docente, che la normativa riconosce ai docenti per l’acquisto di beni e servizi finalizzati al loro aggiornamento ed alla loro formazione professionale. (..) Disparità di trattamento censurata non solo dalla giurisprudenza nazionale, amministrativa e ordinaria, ma anche dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in virtù dell’evidente contrasto della normativa interna rispetto alla normativa europea”. Manifeste incertezze, in merito all’importo della carta docente, sono state già rese all’inizio di questo mese. La segretaria generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci, rispetto alla decurtazione che inizialmente si prevedeva, una riduzione da 500 euro a 425 euro, ritenne opportuno dichiarare: “Non è accettabile il taglio che si prospetta per la card docenti, di cui va confermato l’importo; nel frattempo è necessario renderla disponibile anche per i docenti precari, a partire da quelli che attendono di vedere applicate le sentenze in base a principi confermati dalla Cassazione”. Una vera assurdità, ricalcò la Barbacci, quando ci sarebbe bisogno di rafforzare gli incentivi ad aggiornarsi, per avere una scuola che tiene il passo con la rapidità e la profondità dei cambiamenti. Oggi, per fortuna, l’importo carta docente resta invariato a 500 euro, ma esclusivamente per i docenti di ruolo. Se da un lato ognuno manifesta il bisogno e l’urgenza di incrementare le retribuzioni del personale scolastico, accostandole a quelle degli altri Paesi europei, dall’altro si è provato a diminuire l’ammontare della carta docenti di ruolo e, di fatto, si escludono ancora i precari dai necessari incentivi. L’apertura dei borsellini elettronici e la generazione dei voucher della Carta docente, annunciata dal Ministro Valditara, è un’ottima notizia, seppur parziale, dal momento che non tutti ne possono usufruire. “La Carta docente, sostiene il sindacato Gilda, è un diritto riconosciuto anche a chi non è di ruolo, grazie ad una causa impugnata dalla Gilda e riconosciuta sia dalla Corte di Giustizia Europea, con l’ordinanza del 18 maggio 2022, sia dalla Corte di Cassazione. Nonostante questo, ad oggi, molti insegnanti con contratti a tempo determinato, si ritrovano bloccati nella ricezione del beneficio economico”. Anche quest’anno, dunque, torna la carta per l’acquisto di libri, biglietti per musei, cinema e spettacoli, materiale hardware e software ecc., almeno con queste finalità dovrebbero essere utilizzate le risorse; purtroppo, così spesso non è stato per tutti. Tant’è che FLC CGIL ha espressamente richiesto al MIM un monitoraggio circa l’utilizzo della “carta docente”. Tanto per accertarsi in merito alla modalità di spesa delle risorse accessibili; tanto per sincerarsi circa le eventuali economie. Allo stato, occorre rilevare, si contano diversi contenziosi. Molte sentenze, ad oggi, hanno riconosciuto e riconoscono il diritto dei Proff. alla “carta”. Lo stesso Consiglio di Stato, due anni or sono, con sentenza datata 16 marzo 2022, si era espresso a favore del riconoscimento della Carta elettronica con lo scopo di garantire le necessarie azioni di aggiornamento e formazione ai docenti supplenti. Purtroppo, diversi insegnanti che vantano ricorsi vinti, ancora non hanno ottenuto l’accredito. Al MIM scarseggiano i fondi, oggi il dicastero è rimasto senza il becco di un quattrino, ma prima o poi, di certo, le sentenze otterranno dovuta esecuzione.
Secondo il Presidente ANIEF, Marcello Pacifico, “ancora una volta prevalgono sul tema della card del docente da 500 euro la posizione del Consiglio di Stato, della Corte di Giustizia europea e della Corte di Cassazione, secondo cui le spese per la formazione in servizio, resa obbligatoria dalla Legge 107/15, la stessa che ha introdotto la Carta del docente, vanno allargate anche ai supplenti. Per precari o ex precari ecco quindi profilarsi una succulenta possibilità: quella di presentare ricorso gratuito attraverso i nostri legali, così da chiedere spiegazioni al giudice di competenza e recuperare fino a 3.500 euro più interessi”. Molteplici, dunque, le sentenze a favore del personale precario.
Il sito “ricorsogratis.it” carta docenti annuncia la possibilità del procedimento legale gratuito. I docenti precari che ancora non hanno ottenuto la carta docenti, per ogni anno di precariato, potranno ottenere 500 euro. Grazie alla sentenza del 16 marzo 2022 n. 1842 del consiglio di Stato, e successivamente a quella della Corte di Cassazione del 27.10.2023, è stato riconosciuto il diritto all’ottenimento della Carta elettronica del docente al personale docente non di ruolo. Il team di legali prenderà in carico la pratica e seguirà il ricorrente fino alla sentenza. SENZA NESSUN COMPENSO DA ANTICIPARE perchè il ministero pagherà le spese legali. Pensa ai precari restati senza carta docente anche Giustizia scuola.com. Il personale con contratto a tempo determinato non può essere escluso dai beneficiari della “carta del docente”. Secondo il giudice amministrativo “l’esigenza del sistema scolastico è quella di far sì che sia tutto il personale docente – e non certo esclusivamente quello di ruolo – a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione.” Anche il giudice della Suprema Corte ha enunciato il seguente principio di diritto “La Carta del Docente di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dell’art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche ai sensi dell’art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999, senza che rilevi l’omessa presentazione, a suo tempo, di una domanda in tal senso diretta al Ministero“. Tutti gli insegnanti a cui non è stata corrisposta la Carta Docente possono agire dinanzi al Giudice del Lavoro al fine di ottenere il pagamento dei 500 euro non corrisposti, per ciascun anno. Tutti i precari potranno partecipare all’azione, purchè abbiano svolto almeno 180 giorni di servizio per ciascun anno.