Non si tratta ma di invasioni barbariche, nemmeno avvistiamo i “saraceni” dalle torri a mare … si tratta solo di “pirati” della strada, per cui non ci vuole molto per respingerli, basta toccarli nel portafogli!
Sotto tiro bisogna mettere i prepotenti che se n fregano della vita degli altri (parenti, amici, compagni/e e, soprattutto, degli sconosciuti) e, probabilmente, anche della loro. Si disinteressano così allegramente dei rischi che si corrono conducendo veicoli ad alta velocità che mettono in gioco la loro stessa vita. Corrono dove bisognerebbe andare piano; sorpassano dove sarebbe opportuno incolonnarsi; svoltano a sinistra senza segnalare con i lampeggianti; usurpano la precedenza quando dovrebbero cederla, si ubriacano, quando si dovrebbe essere sobri …
È difficile avere comprensione per chi mette a rischio la propria vita, quella di chi siede sul sedile a fianco o dietro, di chi viaggia su moto e automobili sulla corsia opposta, di chi si sposta su biciclette e motorini, di chi attraversa la strada a piedi sulle strisce bianche, di chi non può fare a meno di camminare su strade senza marciapiedi …
Nemmeno la modifica al codice penale con l’inclusione dell’omicidio stradale, che eleva le pene e prevede condanne a lunghi periodi di detenzione per chi provoca incidenti a causa di guida imprudente, fa ragionare gli irragionevoli e induce i genitori a controllare i loro figli.
È insopportabile la predica che ad ogni funerale richiama alla bellezza della vita e, soprattutto, l’omelia “laica” che sottolinea come sia inconcepibile perdere vite umane “innocenti”, giovani e meno giovani, a causa di incidenti stradali …
Il 2023 è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità rispetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte dell’incidentalità stradale, nel 2023 si registra un lieve miglioramento per il numero delle vittime rispetto all’anno precedente; in controtendenza aumentano incidenti e feriti, seppur in maniera contenuta.
- Nel 2023 sono 3.039 i morti in incidenti stradali in Italia (-3,8% rispetto all’anno precedente), 224.634 i feriti (+0,5%) e 166.525 gli incidenti stradali (+0,4%). I valori sono in lieve aumento rispetto al 2022 per incidenti e feriti, ma in diminuzione per le vittime. Si registra ancora, invece, una diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti, vittime e feriti (rispettivamente -3,3, -4,2% e -6,9%).
- Le vittime aumentano nel 2023 per i conducenti di monopattini e di biciclette e biciclette elettriche, stabili i pedoni e in diminuzione gli altri utenti. Si contano 1.332 vittime tra gli occupanti di autovetture (-3,1%), 734 tra i motociclisti (-6,0%), 68 tra i ciclomotoristi (-2,9%), 485 tra i pedoni (0,0%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 112 deceduti (-32,5%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 212, in aumento rispetto al 2022 quando erano 205 (+3,4%). Aumentano anche gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici (conteggiati dal 2020): gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.929 nel 2022 a 3.365 nel 2023, i feriti da 2.787 a 3.195, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 21 (nel 2022 erano 16).
- Su strade urbane, autostrade e strade extraurbane gli incidenti stradali e i feriti risultano in lieve aumento o stabili rispetto al 2022, con valori ancora tutti in diminuzione rispetto all’anno di riferimento 2019. Le vittime diminuiscono in confronto al 2022 in tutti gli ambiti stradali, con un calo consistente, in particolare, per le autostrade (-19,0%); sulle strade urbane il calo è dello 0,3%, sulle strade extraurbane del 3,9%.
- Nel complesso della UE 27 il numero delle vittime diminuisce in maniera contenuta nel 2023 (-1,5% rispetto all’anno precedente), dopo l’aumento dell’anno precedente che era seguito a una drastica riduzione nei due anni di pandemia (-10% sul 2019). Complessivamente, nel 2023 le vittime sono 20.385, contro 20.685 del 2022 e 22.761 del 2019. Ogni milione di abitanti si contano 45 morti per incidente stradale nella UE27 e 52 nel nostro Paese, che resta al 19° posto della graduatoria europea, a pari merito con la Polonia.
- Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 36,5% dei casi (80.057), valore stabile nel tempo.
- La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato dopo la sosta vietata e rappresenta il 37% del totale delle violazioni del codice della strada. In lieve calo le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, a fronte di un forte incremento di quelle per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto e aumentano le sanzioni per guida in stato di ebbrezza, soprattutto la quota elevata dalle Polizie Locali.
- Il mercato dell’auto presenta una crescita nel 2023: le prime iscrizioni di autovetture sono aumentate del 18,4% rispetto al 2022. Sulla rete autostradale le percorrenze medie annue dei veicoli registrano una crescita del 3,8% rispetto al 2022 e un aumento anche rispetto al 2019, registrando un massimo, in termini assoluti, per le percorrenze totali, che superano la quota di 86,7 miliardi di veicoli per km.
Questa è la fotografia che ha fatto l’ISTAT nel 2023. Ma sarebbe utile anche soffermare l’attenzione su tutti gli “incidenti” mancati! Quelli evitati per puro caso, per fortuna, per un anticipo o un posticipo di pochi secondi, per l’avvertimento arrivato in tempo da un clacson, per una frenata provvidenziale … insomma per tutte le volte che qualcuno dice “mi (o) gli è andata bene!”
Purtroppo, c’è poco da sperare nella buona volontà di chi è al volante … sono in troppi a guidare in modo criminoso, per cui diventa sempre più stringente la necessità di rendere certi i controlli sui limiti di velocità soprattutto sulle stradi statali e provinciali.
La tecnologia viene in aiuto ai comuni e alle province che sono responsabili delle strade e, contestualmente, dell’imporre il rispetto dei limiti indicati dai cartelli che riflettono le potenzialità di ogni singola strada. Si tratta di istallare impianti di controlli fissi che controllano la velocità media e, automaticamente, segnalano a chi di dovere il superamento dei limiti di velocità imposti.
Le pene pecuniarie e la sottrazione dei punti sulla patente sono l’unico deterrente per abbattere in modo sistematico la velocità media e, con essa, anche il numero dei feriti e dei morti per incidenti stradali.
Oggi per problemi di sicurezza non possiamo nemmeno andare a fare i bisogni fisiologici senza essere “spiati” dai milioni di telecamere situate in ogni dove, non è comprensibile la ritrosia dei comuni e delle province a collocare sulle strade le telecamere che rilevano, controllano e sanzionano …
Così facendo avremo meno vittime, meno feriti, meno emissioni nocive (soprattutto nei centri abitati), più vite da spendere per la gioia propria e di nostri congiunti e, anche, più risorse nelle casse dei comuni e delle province per costruire marciapiedi e percorsi ciclabili in funzione della salvaguardia delle vite di tutti, anche quella dei pirati della strada.