Concorso PNRR scuola, si torna daccapo
A breve l’ordine di entrata ai canapi per la partenza del nuovo concorso scuola. Vecchioni: “Quando si vince un concorso si dà il posto, non si può stare lì a tergiversare”. Marcello Pacifico, Presidente ANIEF: “Gli idonei al concorso e il diritto al ruolo, si ricorre al TAR Lazio per ottenere la giusta graduatoria di merito e a seguire l’indeterminato.
Il 29 Novembre dello scorso anno furono pubblicati dal Ministero dell’istruzione e del merito i due decreti (con allegati i programmi e le tabelle di valutazione), registrati dalla Corte dei Conti, che regolavano i concorsi previsti dal PNRR e sulla base del quale fu emanato il relativo bando riguardante: il concorso ordinario su posti di docente di scuola secondaria di primo e secondo grado, sia posto comune che sostegno (DM 205 del 26.10.2023); il concorso ordinario su posti di docente di scuola dell’infanzia e primaria, sia posto comune che sostegno (DM 206 del 26.10.2023). Sono previste quindi, nel perimetro PNRR, per la scuola, due concorsi. A mezzo la doppia procedura bisognerà raggiungere l’obiettivo assunzioni di cui al medesimo piano nazionale di ripresa e resilienza entro il 31/12/2024. I concorsi in questione interessano tutti gli ordini e gradi di scuola, per complessivi 30.216 posti, di cui 21.101 comuni e 9.115 di sostegno. nello specifico, i posti messi a concorso erano 1.315 nella scuola dell’infanzia (di cui 608 di sostegno), 8.326 nella scuola primaria (di cui 5.463 di sostegno), 7.646 nella secondaria di I grado (di cui 2.480 di sostegno) e 12.929 nella secondaria di II grado (di cui 564 su sostegno). Il MIM, nella fase informativa, annunciò di avere formulato richiesta al MEF per una integrazione di posti, l’autorizzazione a bandire per 14.438 posti. Al precedente concorso presero parte gli abilitati, i docenti in possesso dei 24 CFU, conseguiti entro il 31 ottobre 2022 e i docenti che avevano prestato servizio per almeno un triennio nelle scuole statali nell’ultimo lustro con un anno di servizio specifico. Le prove furono articolate in uno scritto computer based (50 quesiti a risposta multipla) e in un orale comprensivo di un test specifico, sottoforma di una lezione simulata. Si prevede un numero elevato di concorrenti abilitati. Nel mentre si pensa al secondo concorso scuola il primo non si è ancora concluso ovunque. Le relative GM pubblicate entro il 31 agosto sono state utilizzate per le immissioni in ruolo avvenute quest’anno scolastico, effettuate entro il 31/08. Le prossime, invece, saranno pubblicate dopo la già menzionata data ed entro il 10 dicembre e potranno essere utilizzate entro il 31 dicembre 2024. Al fine dell’assunzione la normativa prevede che le assunzioni in ruolo di quest’anno in corso si possano concludere entro la fine di dicembre 2024. Il secondo concorso PNRR dovrà essere bandito entro il prossimo Natale. Il secondo è disciplinato come il prima. Il DM 205/2023 ne disciplina medesime caratteristiche. Queste le fasi e le relative corrispondenze in termini di punteggio: prova scritta: superata con un punteggio minimo di 70/100; prova orale: superata con un punteggio minimo di 70/100 [nel caso di svolgimento anche della prova pratica, il voto è scaturito dalla media aritmetica tra i voti conseguiti nel colloquio (max 100 punti) e nella prova pratica (max 100 punti); anche in tal caso, la prova è stata superata con un punteggio minimo di 70/100] valutazione titoli: massimo 50 punti. Al secondo concorso si aggiunge un ulteriore prerequisito: la laurea + almeno 30 dei 60 CFU del previsto percorso universitario abilitante (possono partecipare non solo gli aspiranti che abbiano già conseguito i 30 CFU, ma anche coloro i quali sono iscritti al relativo percorso). Col nuovo anno 2025 si potrà prendere parte alle prove concorsuali esclusivamente se in possesso di abilitazione oppure laurea + 3 anni di servizio. Con riferimento ai concorsi scuola PNRR e al mancato riconoscimento della idoneità e del ruolo. Il prof-cantante, si è giustamente detto assai contrariato rispetto alla modalità assunzione nella scuola; lo ha riferito su La7, nella trasmissione di Massimo Gramellini, “In altre parole”. Vecchioni riferisce una condizione vergognosa, quando si vince un concorso le persone vanno assunte, senza rimandarle ad altre prove analoghe, riservate esclusivamente ai soli posti apparentemente, in quel momento possibili. “Quando si vince un concorso si dà il posto, non si può stare lì a tergiversare”. I quiz propinati sono delle vere puttanate ha dichiarato il cantante prof. Il sapere del prof può apparire secondario rispetto alle abilità comunicativo contenutistiche. “Non è importante quanto un insegnante sa, ma come lo trasmette. E questo è l’importanza della scuola, lo dicevano dall’antichità”. E ancora a proposito della rilevanza della istruzione: “Ospedali e scuole sono fondamentali, ma la scuola è al fondamento del primo piano. Se non abbiamo gente che capisce il fondamento, non avremo la gente da dare alla sanità, al commercio”. Al pensiero e alle parole di Vecchioni si associano tanti concorrenti idonei e rimasti ancora fuori dalla scuola, si accosta Marcello Pacifico, Presidente ANIEF: “Chi è risultato idoneo al concorso Pnrr non entra nella graduatoria di merito per l’immissione in ruolo e neanche è considerato abile all’insegnamento: secondo noi tutto questo è illogico e siamo convinti che anche il giudice avrà almeno dei dubbi quando esaminerà i nostri ricorsi. Ogni giorno appena vengono pubblicate nuove graduatorie di merito con centinaia di idonei che hanno superato tutte le prove, centinaia di candidati si rendono conto dell’esclusione e decidono di aderire al nostro ricorso. Noi, come sindacato, stiamo raccogliendo il malessere di tantissimi partecipanti alle prove, che si ritrovano ad essere stati considerati idonei avendo fatto registrare un punteggio di almeno 70/100, ma senza però ritrovarsi nulla in mano. Secondo noi si tratta di un regolamento ingiusto, che va anche a determinare un pericoloso precedente”.