Di Alessandro Pecoraro
Paestum si proietta nel Mondo, il Mondo proiettato a Paestum
L’associazione culturale “Arin” di Capaccio-Paestum in collaborazione con l’associazione “Marocchini residenti nella Piana del Sele”, dall’idea dell’attore pestano Alberto Franco, presentano la seconda Convention del Cinema Civile Paestum. L’evento si terrà il 26 e 27 Settembre dalle 19:30 alle 22:00 presso il Grand Hotel Tenuta Lupò. L’obiettivo principale dell’evento è promuovere il cinema d’autore privilegiando le tematiche a sfondo sociale, dando la possibilità ai cineamatori del luogo di conoscere realtà lontane del proprio territorio. La nazione ospite della prima edizione, tenutasi l’anno scorso, è stata l’India, quest’anno toccherà al Marocco, l’affascinante patria di una nuova generazione di registi e autori. Durante la convention verrà allestita una mostra di dipinti e ceramiche decorate dagli artisti pestani Sergio e Marco Vecchio. La manifestazione aprirà il 26 Settembre con il cinema italiano, specialmente con filmati legati al nostro territorio. La prima proiezione sarà “Ma il cielo è sempre più blu” di Alessandra Ghimenti. Un progetto che ha visto protagoniste molte scuole elementari d’Italia, indagando sugli stereotipi visti dai bambini. La sua indagine ha toccato anche la scuola elementare di Capaccio Paese. Al termine della proiezione si terrà l’incontro con la regista. Successivamente ci sarà la proiezione del Teaser “Work in progress” (Titolo provvisorio) dell’artista visiva e regista Simonetta Gorga che parlerà del suo percorso artistico tra Spagna e Italia; un documentario non finito, che partendo da una strada, la SP 175, tocca le varie frontiere spazio-temporali e le frontiere dell’immaginario: da non perdere. Seguirà la proiezione di “Somewhere – Un treno per migrare” di Tonino Pecoraro e Antonello Novellino, un corto diviso in due parti: documentario e poesia visiva, riflettendo sulle vecchie e nuove migrazioni che girano attorno all’antica Stazione di Paestum, punto di partenza, negli anni ’50, di migranti Italiani; punto d’arrivo oggi di migranti economici da ogni parte del mediterraneo e dall’est Europa. Dopo l’incontro con gli autori del corto-doc. verrà visionato il documentario “La stazione del Dorico in ceramica” di Vincenzo Autuori e Sergio Vecchio e si terrà l’incontro con l’artista. Poi sarà presentato lo spot pubblicitario “Sos impresa, sportello antiusura Salerno” diretto dal regista agropolese Gianni Petrizzo, del quale saranno presentati spezzoni di corti e film. Seguirà il corto e l’incontro con gli autori di “Una passione non trascurabile” di Peppino Mazzotta e Antonio Vladimir Marino, la storia di due amici con la passione per la recitazione, la cui vita li ha portati in direzioni diverse. La giornata chiuderà con la presentazione del progetto per la realizzazione di un documentario girato tra Paestum e l’India dal titolo provvisorio “Le mie due madri” del produttore Antonio Vladimir Marino e della regista bengalese Mousumi Bilkish, ospite della scorsa edizione. Domenica 27 Settembre, invece, sarà una serata totalmente dedicata al Marocco. Alle ore 19:30 ci saranno i saluti alle autorità presenti. L’ospite della serata sarà Mohamed Zineddaine, regista marocchino che da molti anni lavora a Bologna come critico, giornalista e autore. Presenterà due lavori: “Lo sguardo altrove” e “Ti ricordi di Adil?”.
“Lo sguardo altrove” è un corto sul tema dell’emigrazione italiana all’estero dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Una voce narrante analizza lettere, documenti e fotografie per ricostruire la storia di quelle persone. “Ti ricordi di Adil?”, invece, è un film di finzione girato tra Casablanca e Bologna. Racconta la storia di due amici nati e cresciuti in Marocco, separati quando uno dei due, Adil, decide di partire per l’Italia e assistere il fratello infermo. Si ritrova a Bologna, cercando di comprendere e adattarsi a questa nuova cultura. Il film mette in risalto le differenze tra Occidente e Oriente, due mondi contrastanti destinati a convivere. Alla fine della proiezione il regista incontrerà il pubblico e ci sarà un Tea Break con prodotti tipici marocchini, prima della chiusura della manifestazione con uno spettacolo di musica tradizionale eseguito dai membri della comunità marocchina e danze con la ballerina Natalja Fatima Misina.