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Marc Chagall è un pittore russo, nato a Vitebsk nel 1887 e morto a Saint-Paul-de-Vence nel 1985. Figlio di umile famiglia ebraica. Conobbe l’arte di Cézanne, Gauiguin e Van Gogh. Nel 1910, divenuto noto come artista, lasciò San Pietroburgo per Parigi e si accostò alla comunità artistica di Montparnasse. Qui entrò in contatto con intellettuali e artisti d’avanguardia come Apollinaire, Robert Delaunay e Fernand Léger. A Parigi subì il condizionamento cubista, ma fu attratto dal linguaggio di Modigliani. Anticipò il movimento surrealista con l’espressione artistica della realtà psichica. Pochi anni dopo tornò in Russia ove iniziò a esporre le sue opere. Fu nominato commissario di belle arti di Vitebsk. Nel 1919 si trasferì a Mosca. Nel 1922 tornò a Parigi ove si sentì ispirato nella realizzazione della illustrazione di opere letterarie. Il regime nazista non comprese la sua arte. Negli anni ’40 si recò in America. A seguito della morte di sua moglie attraversò un periodo difficile. Nel 1944, nella varietà dei paesaggi provenzali, scoprì nuovamente la gioia di vivere. Cromie fulgenti e toni favolosi caratterizzarono i suoi quadri, le sue ceramiche e le sue sculture. Emilio La Greca Romano, coi suoi poemetti e le sue poesie, in maniera assolutamente originale, racconta Chagall, l’inscindibile legame del pittore con la terra d’origine. Percorre il mondo rurale e scopre usanze e costumanze russe, la ritualità ebraica, la ricca e nostalgica memoria di Marc Chagall, il suo vissuto, i ricordi della sua età infantile. Il libro si presta nella pratica di una peculiare lettura volta a considerare lo stile del pittore, condizionato dal cubismo e dal fauvismo di “Ville Lumière”. Con poesie e poemetti, La Greca Romano, scorge la dimensione sognante e fiabesca; approccia alle soffici forme, all’andamento caratterizzato da frequenti curve, alternativamente convesse e concave rispetto a una stessa direttrice; in questa corposità ritratta, tocca la rimembranza infantile, fatta di dimensioni fantastiche e favoleggianti. Scova la bellezza di un uomo e di un artista che si adopera intensamente, con tutta la sua abilità creativa, nella esplorazione onirica e reale, per scoprire la vera bellezza. “L’arte, scriveva Chagall, è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori – e non riuscirci mai.” Chagall resta ai margini dei suoi condizionamenti e sceglie, grado a grado, la semplicità formale che lo colloca nel neo-primitivismo a carattere russo. Emilio La Greca Romano, focalizza un uomo che vive di cuore, pensa e muove nella sola sfera della dimensione amorosa. Sopra ogni colore, oltre ogni bellezza, assurge l’amore: “Nelle nostre vite, scriveva l’artista, c’è un solo colore che dona senso all’arte e alla vita stessa, il colore dell’amore.” EMILIO LA GRECA ROMANO, Professore, Giornalista, Pedagogista. Cilentano d’origine. È originario di Acciaroli. Plurilaureato. Docente di ruolo di DISCIPLINE LETTERARIE nella scuola secondaria di II grado. Iscritto agli ORDINI NAZIONALI dei GIORNALISTI e dei PEDAGOGISTI. Abilitato in Materie letterarie, in Filosofia e Scienze Umane e in Filosofia e Storia. Ha collaborato e collabora con diverse testate. Ha pubblicato vari volumi sulla politica e sulla cronaca scolastica, sulla storia della tradizione popolare cilentana, monografie e libri di prosa e poesia.