Inizio anno scolastico, l’augurio di Valditara
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, malgrado il crucciar degli animi, s’adopera per una scuola dinamica, in mutamento: “La scuola sta cambiando, indietro non si torna” ha dichiarato Valditara. Fra le novità per l’anno scolastico 2024-2025, si registrano diverse innovazioni: la nuova filiera formativa tecnologico-professionale, i docenti tutor e orientatori, l’assicurazione Inail per gli studenti e i docenti, i corsi di potenziamento di italiano per gli studenti immigrati.
Tornano, nel rinfrescato settembre, le note della canzone “L’estate sta finendo”, l’ormai remoto singolo del duo musicale italiano Righeira. A noi la fine dell’estate la ricorda la scuola. Dopo il Ferragosto che ha registrato tredici milioni di vacanzieri e la spesa di sette miliardi, come riferisce l’Osservatorio Turismo Confcommercio, si torna a scuola. Per molti, dopo tre mesi di vacanza estiva, i Proff. fanno ritorno nelle rispettive scuole. L’anno scolastico è iniziato ufficialmente il 1° settembre “Oggi, affermava Valditara, ufficialmente si apre l’anno scolastico. Sarà un anno di importanti novità. Il mio augurio ed un forte ringraziamento vanno innanzitutto al personale della scuola il cui ruolo è fondamentale per il futuro dei nostri giovani. Un pensiero particolare per gli studenti che nella scuola costruiscono le basi della loro vita. E infine l’auspicio che nelle aule si affermi la cultura del rispetto, dell’impegno e della solidarietà, per una scuola faro e motore dello sviluppo della società”. Dopo l’inizio uguale per il personale docente, torneranno in classe, in tempi diversi, milioni di alunni. La campanella, infatti, suonerà per la prima volta in Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta l’11 settembre 2023, dando il via ufficiale alle lezioni. Il 12 settembre toccherà ai giovani della Campania e della Lombardia. Il 13 settembre si tornerà tra i banchi in diverse regioni: Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto. Nelle regioni Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna il rientro è fissato al 14 settembre. In Emilia-Romagna, in Toscana e nel Lazio, si tornerà a scuola il 15 settembre. La fase iniziale dell’anno scolastico, comunque, è già in tilt per i precari. Grava il peso della carenza di dirigenti, insegnanti precari e del personale ATA. Si prevede di superare il record di 250mila supplenti, a fronte di soli 45.924 posti assegnati tramite concorso. Alla criticità organizzativa e funzionale si aggiunge, per milioni di famiglie, il “caro scuola”, si inizia la corsa agli acquisti tra offerte e rincari. Nella diffusa agitazione e fra i mille problemi arriva l’augurio del Ministro del MIM. “Cari studenti e caro personale della scuola, innanzitutto un augurio di buon anno scolastico che inizierà nei prossimi giorni e un ringraziamento a voi che negli anni passati avete contribuito al successo formativo dei nostri giovani. L’anno scolastico si apre con tante novità: la riforma in via sperimentale dei tecnici professionali, per offrire una formazione più moderna e mettere più in collegamento la scuola con il mondo del lavoro. Entra a pieno regime il docente tutor e il docente orientatore che ha già iniziato a operare lo scorso anno scolastico. Partirà a settembre anche un grande piano di orientamento che coinvolgerà le famiglie in tutte le scuole per poter fare scelte adeguate. Poi ancora le nuove linee guida sull’educazione civica, per far conoscere la nostra Costituzione a 360 gradi: insegna valori meravigliosi. Dobbiamo rispettare la proprietà pubblica e privata, l’educazione al rispetto passa dalla centralità della responsabilità individuale, non deve esserci solo il primato della responsabilità collettiva come si è detto in passato. Proprio perché vogliamo includere e non fare differenze, abbiamo pensato ai corsi potenziati di italiano per gli studenti stranieri, per realizzare veramente una scuola efficace. I genitori potranno scegliere la continuità didattica per il sostegno ed oltre 85 mila docenti sul sostegno avranno formazione specialistica”. Riferendosi poi a Agenda sud ha detto: “ha iniziato a dare primi importanti risultati, abbiamo registrato un recupero nel Mezzogiorno”. In relazione al voto di condotta ha poi aggiunto: “Le norme che stanno per essere approvate saranno in vigore dal prossimo anno scolastico, per trasformare le sospensioni, finora occasioni per l’abbandono scolastico, in momenti di solidarietà autentica e in più scuola”. Nel suo augurio, pubblicato sui social, Valditara, ha fatto riferimento al divieto del cellulare fino alla terza media, al ritorno al diario cartaceo e alla rivalutazione di “carta e penna”. Sono stati considerati i nuovi giudizi alle scuole elementari a garanzia di una maggiore chiarezza. Non secondario il riferimento alle nuove regole per porre fine al dilagante fenomeno dei diplomifici. Questo e altro ancora nella nota augurale del Ministro. Si è poi detto orientato a chiudere il nuovo contratto: “Mi auguro che il nuovo contratto possa essere chiuso già quest’anno, per dare in media 160 euro di aumento ai docenti italiani”.
All”indirizzo augurale di Valditara, sui social, sono seguiti innumerevoli commenti, una diffusa manifestazione di malcontento. Proponiamo le primissime insoddisfazioni: “Ma lei si rende conto dei danni morali e psicologici che ha procurato ai precari storici della scuola? I precari che da 20 anni e più hanno retto le scuole italiane, e hanno superato un concorso selettivo in piena pandemia (DD510/2020) Amo il mio lavoro ma il sistema italiano di reclutamento ha creato in me e nei miei colleghi che quest’ estate hanno dovuto assistere al mancato scorrimento delle loro GM21, a un rifiuto. Non ho alcun entusiasmo e nessuna euforia di iniziare un nuovo anno scolastico. Mi viene da vomitare per tutto quello che sto vivendo. Qui si tratta di persone, che hanno dato la loro vita, i loro sacrifici per la scuola italiana e non meritano tutto questo” (M Ciotola); “Ma quale buon anno, migliaia di precari ad attendere nomine e ad elemosinare un posto di lavoro. Da precisare che alcuni di loro hanno studiato per un concorso, lo hanno vinto ed in cambio hanno i punti delle figurine panini”. (L C Acciotoli); “Gent.mo Ministro Giuseppe Valditara “Auguri” a quei colleghi che si trovano in GPS e sono stati scavalcati a causa della nuova legge che riserva il posto a chi non ha mai insegnato ma ha svolto il servizio civile universale. “Grazie” a questa legge i precari storici, e non più ventenni e con figli e famiglia, si ritrovano senza lavoro. Ennesimo schiaffo ai precari!” (L Paccagnella); “Ma quale buon anno scolastico ancora mi dovete pagare maggio e giugno!!!! GAE infanzia chiede RUOLO” (D Bertolo); “Grazie ministro, anch’io le faccio tanti auguri e la ringrazio per avermi permesso di comprare l’abilitazione all’ insegnamento…senza il suo provvedimento non ce l’avrei mai fatta. Il prossimo anno sarò in prima fascia e scavalcherò anche tanti insegnanti che l’abilitazione l’hanno guadagnato con le proprie capacità professionali. Sono d’ accordo che bisogna tenere bassa la meritocrazia…il popolo deve rimanere ignorante, si governa meglio! (parodia) (C Savonese); “Sta andando tutto a rotoli. È inutile bandire corsi TFA ADSS se le graduatorie sono sature … Basta incassare soldi a spese di poveri precari con famiglie… Non se ne può più” (T Iuliano); “Amalia Fusco la Scuola è iniziata, tutti gli insegnanti hanno preso servizio e hanno partecipato al primo collegio. Alle incaricate annuali da GAE sostegno infanzia anche questo diritto viene negato. A Napoli ci convocheranno quando inizieranno le attività didattiche, catapultate in sezione senza conoscere DS, referente sostegno, colleghi di sezione, di intersezione, degli alunni, ma soprattutto, UDITE…UDITE… senza conoscere l’alunno con disabilità. Il primo giorno di scuola per noi docenti di sostegno è un’incognita. Licenziati a giugno ci riassumono a metà settembre per ottenere il massimo del profitto. Per noi i mesi estivi con i cambiamenti amministrativi della Pubblica Istruzione diventano i più angosciosi dell’anno. Ma quando ci darete dignità? NOI SIAMO DEI PROFESSIONISTI MICA APPRENDISTI (N Beato); “Caro Ministro, ogni anno per noi precari delle Gae è un incubo, i nostri diritti vengono calpestati da chi acquista titoli senza merito. In Italia la meritocrazia non esiste sono 24 anni che siamo inserite nelle Gae e ad oggi ancora precarie, mi chiedo perché bandire concorsi dove le graduatorie sono stracolme, i concorsi vanno banditi nelle province dove vi è necessità. Concludo dicendole con amarezza che sono delusa dal sistema di reclutamento utilizzato, la scuola non è una roulette russa ma un luogo dove si formano le menti umane… (L Adorno); “Non deve augurare buon anno scolastico perché non sarà un anno scolastico buono…in moltissime province le nomine sono falsate dal fatto che improvvisamente avete deciso di non riconoscere titoli che fino a ieri sono stati validati. Senza contare la disparità che avete creato con i corsi abilitanti, una vergogna. Lei si deve dimettere, senza se e senza ma”. (C Sileci); “Gentile Ministro, le porto all’attenzione la disparità che si é creata nelle graduatorie degli specializzati su sostegno. Praticamente chi aveva la propria cdc accreditata presso un ateneo online si è riuscito ad abilitare, guadagnando 36 punti nella graduatoria ADSS. Mentre chi come me aveva una classe di concorso accreditata presso un’università statale sta ancora facendo l’abilitazione. Intanto nelle gps mi vedo scavalcata da chi ha meno anni di servizio di me ma che ha avuto la fortuna di avere una cdc diversa dalla mia e riuscito ad abilitarsi presso un’università che è stata più veloce del centro interuniversitario campano”. (C Tulumello); “Gentilissimo ministro, grazie ma La preghiamo di prestare maggior attenzione alle voci dei precari, concedere una graduatoria per gli idonei (perché comunque il concorso l’abbiamo passato) all’ ultimo concorso e le abilitazione online o meglio ancora i concorsi già abilitanti perché non abbiamo soldi da sprecare, visto che nemmeno gli stipendi vengono percepiti di mese in mese(come giustamente avviene per chi è di ruolo), giusto per indicare “qualcosina che non va” (R Zucaro).
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, malgrado il crucciar degli animi, s’adopera per una scuola dinamica, in mutamento: “La scuola sta cambiando, indietro non si torna” ha dichiarato Valditara. Fra le novità per l’anno scolastico 2024-2025 si registrano diverse innovazioni: la nuova filiera formativa tecnologico-professionale, i docenti tutor e orientatori, l’assicurazione Inail per gli studenti e i docenti, i corsi di potenziamento di italiano per gli studenti immigrati. elgr