“La Costituzione è sminuita perché insegnata da chi non ha le adeguate competenze”
L’Educazione civica, la Cenerentola
L'Educazione civica veste i panni di Cenerentola “La Costituzione è sminuita perché insegnata da chi non ha le adeguate competenze” E' un dato di fatto; è una verità incontestabile, la Classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche, è la classe di concorso MIM, dedicata all'insegnamento delle scienze giuridico-economiche che abilita all'insegnamento del diritto e, in alcuni casi, dell'economia. E' una classe di concorso ormai da tempo satura; è catastrofica la situazione di migliaia di docenti. A tanti docenti in possesso della A-46 non viene data possibilità di impiego per l'insegnamento della Educazione civica, pur essendo di fatto i più qualificati a impartire tale disciplina. Valditara è chiamato a un confronto con questa categoria di docenti. Attualmente, ne è convinto il Movimento Nazionale Docenti A046, “la Costituzione è sminuita perché insegnata da chi non ha le adeguate competenze”. Il gruppo docenti A46, di scienze giuridico-economiche, è fortemente preoccupato circa l'impostazione dell'insegnamento della Educazione civica. È un insegnamento che bisogna riguardare e dovrà essere assegnato a docenti competenti. Una lettera aperta di forte preoccupazione è stata destinata a Valditara. “La nostra gloriosa Carta costituzionale, sostengono i docenti in questione, sta venendo sminuita e svuotata dei suoi più alti significati giuridici, perché è insegnata da chi non ha le adeguate competenze. Vero è che si può serenamente collaborare con tutte le discipline, ma il nucleo fondante di valori umani può trasmetterlo con competenza solo chi si è prima laureato, e poi abilitato, su queste nozioni”. I docenti della A46 pongono la loro attenzione sulla “presenza di numerosissime competenze tecniche della sfera giuridica ed economica all’interno dell’Educazione Civica italiana. Così come è stato strutturato l’insegnamento dell’Educazione Civica in Italia, non è possibile prescindere dalla presenza di un docente abilitato su materia A046.” Bisogna urgentemente rivedere l'avvicinamento trasversale alla Educazione civica, fornendo ampio spazio alla interdisciplinarità che metta in luce le competenze specifiche. Si chiede quindi a Valditara una edificante azione dialogica e il riconoscimento dei titoli e delle specifiche competenze. Alla luce dei nuovi dettati legislativi intorno alla disciplina in questione bisognerà gestire trentatré ore. In assenza del docente disciplinare, sarà il collegio docenti a distribuirla. "Ritengo, afferma Valditara, che proprio in omaggio alla trasversalità che viene affermata, l’educazione civica dovrà poi innervare tutta la didattica”. si vuole centralizzare nell'azione didattica la persona, la solidarietà, il lavoro, la libertà, la responsabilità individuale, il valore della patria. Questo il peculiare disegno della rivisitata disciplina, a firma Valditara. “Il concetto di patria si è perso per strada, sostituito da una visione distorta ritiene il Ministro di Viale Trastevere; la Patria non è nazionalismo, che implica superiorità e conflitto; Patria è un mondo di valori, di radici, fondamentale per costruire un’identità solida, soprattutto per l’integrazione degli studenti stranieri. Chi non condivide questi principi, non conosce il senso della nostra Costituzione. Dobbiamo tornare a considerarli ‘professionisti della conoscenza’, esaltandone la professionalità e riconoscendone l’autorità, un concetto profondamente democratico che significa ‘far crescere’ gli studenti. Stiamo lavorando per restituire ai docenti il rispetto che meritano”, conclude Valditara, ribadendo l’impegno del governo per una scuola che metta al centro la persona, i suoi valori e la sua crescita, con insegnanti autorevoli e rispettati". Tornando ai proff. della A46, si tratta di docenti immobili da decenni, impossibilitati a trasferirsi, a fare rientro nei luoghi d'origine. "Questi alcuni dati allarmanti: " La Campania registra solo un trasferimento interprovinciale senza precedenza (Avellino n.1) e 13 con la precedenza (Avellino n.1; Benevento n.0; Caserta n.4; Napoli n.4; Salerno n.4); mentre in Calabria risultano un trasferimento interprovinciale senza precedenza a Crotone e quattro con precedenza (Catanzaro n.1; Crotone n.1; Vibo Valentia n.1; Reggio Calabria n.1). I dati della Sicilia sono allarmanti in quanto abbiamo due trasferimenti interprovinciali senza precedenza (Trapani n.2) e quattro con precedenza (Agrigento n.2; Palermo n.1; Messina n.1). Nelle rimanenti regioni (Abruzzo; Basilicata; Molise; Puglia; Sardegna) la tendenza rimane invariato n. 9 trasferimenti senza precedenza complessivi e n 16 trasferimenti con precedenza complessivi. Così il CNDDU: “Secondo il nostro studio dal 2018 fino al 2024 sono tornati a casa solo n. 147 docenti senza precedenza; un numero veramente irrisorio. Rimangono aperte tutte le problematiche connesse all’immissione in ruolo della legge 107/2015”. Nulla è cambiato da un anno all’altro circa la mobilità per la classe di concorso A046 perché sostanzialmente non sono stati messi in atto né strategie né provvedimenti funzionali a modificare lo status quo che da più di dieci anni a questa parte riproduce una realtà stagnante e obsoleta. l CNDDU chiede urgentemente al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, di prendere atto di tale inaccettabile anomalia e intervenire tempestivamente per alleviare gli effetti abnormi di uno stato di cose nel panorama scolastico veramente incomprensibile e mortificante”. Intanto la politica potrebbe prendere in considerazione la valorizzazione degli abilitati nella classe A46, di tanti docenti di scienze giuridico-economiche e offrire loro la possibilità di impartire, con indiscutibile competenza, l'Educazione civica nella scuola media inferiore e superiore. Anche questa volta, come accennato, le Linee guida faticano a centrare l’obiettivo. Tante cose per tanti docenti. Lo stesso Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), in adunanza plenaria, ha espresso, all'unanimità, il suo parere negativo sullo schema di decreto ministeriale. La disciplina, purtroppo, veste ancora i panni di Cenerentola. elgr