di Antonella Citro
“La storia è fatta di donne e uomini che hanno compiuto scelte apparentemente incomprensibili in tempi complicati e difficili e semmai in un lasso di tempo brevissimo. Il Tempo trascorso offre la distanza giusta per valutare l’opportunità, l’efficacia e la buonafede delle scelte fatte e dei percorsi seguiti dai protagonisti e così giudici e avvocati veri che compongono un vero tribunale culturale, completo di testi di accusa e difesa, intervengono per offrire il loro punto di vista storico e per stabilire se all’accusato si possono ascrivere colpe o giustificazioni”. Queste sono le parole del Presidente della Pro Loco di Padula, Tina D’Urso, pronunciate nel corso della Presentazione degli atti del processo alla storia di Eleonora De Fonseca Pimentel, un evento che ha avuto luogo domenica scorsa nel cortile del Centro servizi turistici di Padula. “Il processo alla storia di Eleonora De Fonseca Pimentel si accresce di ulteriore significato perché lega le sue vicende alla condizione femminile del tempo, inserendosi nella grande tematica della violenza di genere e chiudendo il ciclo delle manifestazioni collegate a La Giornata Internazionale della Violenza contro le Donne indetta dall’Unesco e programmate dall’Associazione Turistica Pro Loco di Padula”, continua D’Urso. Insomma l’esperienza del Processo alla De Fonseca Pimentel, così come presentato l’anno scorso nella magnifica sala del refettorio della Certosa di San Lorenzo a Padula, trova la sua ragion d’essere nella sensibilità di donne e uomini di cultura convinti che la conoscenza non sia un lusso ma piuttosto una necessità primaria e che donano il loro tempo e il loro sapere con dovizia, generosità e disponibilità a mettersi in gioco. Momenti di autentica e profonda riflessione che hanno inteso ripercorrere autentiche tracce storiche sono pervenuti dai partecipanti alla serata e cioè dagli avvocati Angelo Paladino e Renivaldo Lagreca, che hanno vestito i panni di difesa e pubblica accusa nella rivisitazione storica. Per dovere di cronaca va citato anche il contributo del Giudice Rosario Priore, di Geppino D’Amico, Orsola Santoro e Giovanna Marrone. All’inizio e al termine, i presenti, sono stati deliziati da alcuni brani emozionanti eseguiti dalla voce Marina Buono e dal Maestro al pianoforte Giuseppe Di Capua. A Padula dunque è stato presentato un agile volume con all’interno tutti gli atti del Processo alla Storia di Eleonora De Fonseca Pimentel, una condanna ingiusta giunta in un momento storico assai delicato, una donna, una patriota e politica italiana esponente della Repubblica Napoletana del 1799 impiccata appunto ingiustamente a soli 47 anni, il 20 agosto 1799, nella storica Piazza Mercato a Napoli. Uno spunto per ripercorrere quelle vicende assai controverse che si intrecciano però profondamente con la storia contemporanea. E tuonano più che mai le sue ultime parole, da donna coraggiosa, pronunciate gli ultimi istanti prima di morire: Forsan et haec olim meminisse iuvabit, un monito per chiunque voglia leggere e rivedere la storia di una donna, Eleonora De Fonseca Pimentel, per quello che realmente è.