Le turbolenze continuano e mi sembra di essere sulle montagne russe, le orecchie continuano a fischiare il cielo è sempre più scuro … intanto è iniziata la discesa per prepararsi all’atterraggio
Più volte, durante il trasferimento da casa all’aeroporto Salerno – Costa D’Amalfi a Pontecagnano, Bartolo mi ha invitata a scrivere l’esperienza del primo volo dal nuovo aeroporto a Torino … ho sempre risposto in negativo alle sue insistenze perché volevo godermi questa esperienza in completa rilassatezza.
Infatti, eccomi all’aeroporto di Pontecagnano infila per imbarcarmi diretta a Torino da sola il primo volo della compagnia Ryanair. È venerdì 2 agosto, la partenza è prevista alle 17:05, con arrivo a Torino alle 18:40.
Sbrigate tutte le formalità per l’imbarco, entro nella sala d’attesa per l’imbarco … lo spazio è piccolo, angusto, fa caldo appena l’aereo Ryanair proveniente da Torino è atterrato si è svuotato dei passeggeri , sono state avviate le operazioni di imbarco; a piedi, raggiungiamo l’aereo e prendiamo il posto al numero che c’è sulla nostra carta d’imbarco: il mio numero 17 H.
Sono a mezz’ora da casa e sono pronta a partire, in volo, per Torino.
Anche se ho già esperienze di voli intercontinentali (Australia e Argentina) l’emozione è forte. Poi, questo viaggio lo faccio da sola e, soprattutto perché è desiderio che viene da lontano quello di avere una comodità poter viaggiare a portata di mano.
Un po’ mi dispiace di aver dovuto lasciare mio marito per quattro giorni da “solo”, ma sarò in vacanza a Torino con Carmela e poi scenderemo a Paestum in macchina insieme. Intanto, si vola senza problemi … come al solito, scruto i volti dei passeggeri che si muovono, sento le voci che si rincorrono da un posto all’altro, socchiudo gli occhi per ascoltare le voci di dentro che ripassano altre esperienze …
Siamo partiti con il sole ma il cielo, con l’avvicinarsi a Torino si tinge di grigio.
Piccole turbolenze preannunciano che dobbiamo allacciare le cinture. Ci avviciniamo a Torino e il cielo è sempre più grigio, a tratti, scuro.
Le turbolenze continuano e mi sembra di essere sulle montagne russe, le orecchie continuano a fischiare il cielo è sempre più scuro … intanto è iniziata la discesa per prepararsi all’atterraggio.
All’improvviso, l’aereo vira bruscamente e tende a riprendere quota; non avere nessuno al mio fianco con cui scambiare due parole, condividere le sensazioni a raccontare il mio stato d’animo mi rende ancora più tesa …
Dopo mezz’ora stiamo ancora sorvolando Genova, facendo ampi cerchi, in attesa di avere l’ok dalla Torre di controllo di Torino ad atterrare.
Il comandante, che ha altro a cui pensare, non parla e non comunica la situazione ai passeggeri: a volte siamo in mezzo alle nuvole, a tratti sorvoliamo le montagne, non sappiamo che cosa sta succedendo … una cosa è certa! siamo interessati da una perturbazione che sta rendendo memorabile il primo volo Pontecagnano – Torino!
Doveva succedere quello che sta succedendo, poteva accadere a qualsiasi altro aereo che in quel momento si trovava in quel vortice … è stato un caso.
La decisione di puntare su Malpensa ha trasformato il viaggio di andata a Torino in aereo si è concluso in provincia di Varese. Per quasi venti anni abbiamo vissuto nella Val Ceresio, vicino Varese, dove ho messo al mondo Francesca e Giuseppe.
Io, come tutti gli altri viaggiatori, sono scesa serena come la gente che era con me.
Con il bagaglio a mano, siamo saliti sul bus sostitutivo e avviati verso Torino via autostrada.
C’è gran fermento la gente sta scaricando l’ansia, l’attenzione, la paura, il disagio accumulati stando in aereo per due ore non sapendo che cosa stava succedendo, sul pullman passano già all’evento di cronaca che si può raccontare ad amici e parenti. Non è stato solo il nostro aereo ad essere stato dirottato a Malpensa … anche altri passeggeri provenienti da altri aeroporti sono saliti sul bus …
Arrivati all’aeroporto di Caselle, passando per Milano e provenienti da Salerno, si conclude un’esperienza più unica che rara e salire in auto con Carmela diretti a casa ad Alpignano abbassa di molto l’adrenalina ancora in circolo. Una puntata alla “Fermata” in via Duca degli Abruzzi, una pizzeria specializzata nella Farinata genovese, ci rimette di buon umore e aiuta a concludere, come previsto, questa giornata che sarebbe dovuta essere storica ma che è diventata unica …