Ogni singolo prodotto finale è presentato e fatto “provare” sul corpo di ogni ospite dove viene centellinato e accolto con sorpresa da grandi e bambini. Le creme spalmate sui visi degli astanti e i profumi centellinati goccia dopo goccia sulle braccia sprigionano si liberano nell’aria circostante rendendola quasi elettrica.
Lavanda, natura e tanta fantasia in contrada Vignali di Felitto dove Doriana e Armando (DOAR)accolgono gruppi e singoli ospiti che vengono richiamati nella loro azienda dalla voglia di profumi e sapori a base di lavanda, senza trascurare il grande contributo che la distesa di lavanda procura agli altri sensi allertati da una presentazione minuziosa, appassionata e convincente.
Arriviamo con Rosy Di Stasi, che ci ha letteralmente, trascinati nella campagna felittese per farci conoscere l’azienda agricola Apollo e Dafne a Felitto
Il gruppo che troviamo già in ascolto nello spazio davanti all’ingresso della casa laboratorio è già concentrato sugli argomenti che la speaker (Doriana) infila uno dietro l’altro per spiegare, raccontare, rappresentare con il “cipiglio” della professoressa, qual è.
La sua passione per l’azienda traspare dagli occhi e dai gesti tesi a catturare l’attenzione dei presenti. È lei che ha fatto rinascere a nuova vita la proprietà ereditata dal padre che ha lasciato a lei il compito di mantenere viva l’azienda di famiglia.
Non è una presentazione “commerciale” ma una vera e propria rappresentazione di come la passione, l’amore per la terra dei padri hanno reso possibile la trasformazione in impresa agricola capace di creare reddito anche lontano dal grande circuito produttivo della pianura del Sele.
Doriana racconta l’intero processo produttivo che si snoda dal momento della raccolta, alla lavorazione, per finire al confezionamento e alla commercializzazione.
Dal “laboratorio” al campo il passo è veramente breve … a 100 metri dall’abitazione Doriana apre il cancello che ci immette nella distesa di lavanda recintata da reti messe a difesa dai cinghiali. Gli ospiti si incamminano liberamente nei filari con uno stelo di fiore tra i capelli dal quale esala il gradevole profumo di lavanda. Alla fine della passeggiata si entra nello spazio benessere allestito sotto il querceto dove ci sono sedute ricavate da tronchi di querce. Un divano con cuscini rivestiti da teli intonati con il viola della lavanda e varie postazioni dove i visitatori possono concedersi varie tipologie di massaggi.
Al rientro nello spazio davanti al laboratorio ricompare Armando, un falegname prestato alla lavanda che fa da assistente, con il vassoio di bicchieri pieni di una refrigerante bevanda … Doriana apre una bottiglia che contiene il liquore a base di lavanda e riempie di bicchierini invitando tutti a sorseggiarne l’infuso.
Il tramonto accompagna la fase finale dell’incontro … il banchetto allestito con confezioni di ogni prodotto presentato è a disposizione di chi vuole portare a casa un segno tangibile a memoria dell’esperienza fatta.
Si tratta di momenti che rimarranno impressi dei partecipanti perché ognuno dei cinque sensi è stato sollecitato da parole seguite da esperienze fatte in prima persona …
Provare per credere chiamando Doriana a questo numero prima di recarsi a Felitto, il comune dove c’è anche la possibilità di camminare sul sentiero delle Gole del fiume Calore!
Per me e Ginetta, trascinati da Rosy, la serata si concluderà al “Rustico”, un ristorante storico situato sul punto più alto dello “Scaravello” un tratto della SS 488 caduta in “disgrazia” dopo l’apertura del ponte sotto Villa Littorio che ha deviato il traffico diretto in Alta Valle del Calore.
Rosy fa il “miracolo” di riunire attorno al tavolo anche Donato Di Stasi, Donato Stabile, Roberto Vito Gerardo, Guido Albanese, Modesto Alessandro. Abbiamo sì mangiato pizze e bevuto birra e vino, ma il fiume di parole che si sono levate dalla tavola hanno reso unica una giornata cominciata con una bella passeggiata sull’anello che racchiude in sé i miei paesi dell’anima: Piaggine e Valle Dell’Angelo.