di Ermanno Corsi
Se i trasporti sono un servizio fondamentale anche per la grande area del Cilento e Vallo di Diano, bene: occorre fare un bilancio, sia pure rapido, di quanto si è realizzato negli ultimi anni e di quanto si è in deficit rispetto alle aspettative. L’immobilismo e l’isolamento di una volta si sono certamente spezzati,ma la distanza con altre parti della Campania,e della stessa città di Salerno, non è certo diminuita.
Gli esperti ragionano giustamente in termini di sistema integrato: cielo, terra, mare. In ognuno dei tre settori le novità non sono mancate, ma occorre contare anche le occasioni che si sono perdute e che sarebbe bene non continuare a perdere.
Il treno: da Salerno in giù la rete ferroviaria è vecchia e del tutto insufficiente. L’alta velocità è un miracolo che sia arrivata fino a Salerno. Almeno Cristo si spinse un po’ più giù anche se poi si fermò a Eboli.Che ci voglia sempre un uomo di Chiesa per migliorare un po’ le cose? Ricordiamo il famoso passaggio del cardinale Martino. Fu davvero provvidenziale l’ingorgo che lo tenne bloccato per diverso tempo sull’autostrada Salerno-Reggio. La sua irritazione sbloccò rapidamente un tratto di quello che dovrà diventare il “corridoio d’Europa”, da Bruxelles a Palermo. E ora? Se per accelerare i lavori di raddoppio non dovessero bastare altri cardinali o vescovi (che tra il Cilento, il Vallo e gli Alburni certamente non mancano) dobbiamo sperare nel passaggio di qualche Santo?
Volgiamo gli occhi al cielo. Siamo in ansia di vederlo pieno di aerei che da Pontecagnano arrivino fin dove consente la moderna aeronautica civile. Ma fin qui solo delusione. L’aeroporto c’è e con un nome molto ambizioso e seduttivo: Costa d’Amalfi. Mancano però i voli. Possiamo considerarla una mancanza da niente? Difficile avere tanto coraggio!
E il mare? Vuoi vedere che è più facile varcare le dantesche Colonne d’Ercole che scendere in aliscafo lungo la Costa Cilentana? Eppure con il metrò del mare molti napoletani e romani avevano “riscoperto” luoghi di straordinaria bellezza che prima si presentavano di difficile accesso. È il caso di Sapri. Non erano pochi i visitatori e i turisti convinti che qui trovavano un golfo e un lungomare fra i più catturanti.
Perché tutto questo? Vuoi vedere che è anche colpa di molti sindaci, del Cilento e del Vallo, non sempre all’altezza dei loro compiti?.Se dovesse essere così,allora varrebbe la pena di riflettere su una proposta davvero provocatoria: affidare tutta l’area a un Alto Commissario sciogliendo i Consigli comunali che si rivelassero inconcludenti. Potrebbe aver ragione chi sostiene che “tanti sindaci a cantar non fa mai giorno!”