Valditara cambia la scuola
Tante le novità a firma Valditara a partire da questo nuovo anno scolastico: Voti in condotta e sospensioni; Agenda sud; Riforma degli Istituti tecnici e professionali; Le nuove assunzioni e il personale supplente; Tutor e docenti orientatori; Educazione stradale dispersione scolastica, unità scolastica, incremento dell’autorevolezza dei docenti, più fondi destinati al personale e tutele dalle aggressioni, assicurazione automatica per proff, ata e alunni in caso di incidenti a scuola, in itinere, durante gli stage o le visite didattiche esterne.
Nella fase iniziale di questo nuovo anno scolastico, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, annuncia la sua intenzione volta a presentare un disegno di legge che si costituisce di diversi punti. Valditara focalizza la sua attenzione intorno a queste novità: Voti in condotta e sospensioni; Agenda sud; Riforma degli Istituti tecnici e professionali; Le nuove assunzioni e il personale supplente; Tutor e docenti orientatori; Educazione stradale. Tanto interessa la nostra scuola, sempre più nuova in termini di presenze; quest’anno, infatti, i nuovi assunti sarebbero 40.619, 2.813 in più dello scorso anno, malgrado la dolente veritiera nota ANIEF che riferisce la perdita di oltre il 20% delle immissioni in ruolo. Sembra che ben diecimila insegnanti siano stati costretti a rifiutare l’assunzione a tempo indeterminato a causa della distante destinazione da casa scelta dall’algoritmo. Di certo si può parlare oggi, secondo Gianna Fracassi (Flc – Cgil) solo di 200.000 supplenze annuali che si uniscono a quelle temporanee. Il Ministro Valditara, intanto, asserisce che: “I dati di quest’anno sono certamente migliori rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le immissioni in ruolo noi abbiamo realizzato una copertura dei posti pari al 79,9% relativamente ai posti autorizzati, l’anno scorso fu solo del 47, 4%, le nomine in ruolo effettuate sono state 2.813 in più rispetto allo scorso anno, così come abbiamo avuto 15.900 posti vacanti in meno “. Si vuole, fra l’altro, alimentare il processo di semplificazione: “Il ricorso ai supplenti per coprire l’organico di diritto, dichiara Valditara, è pari al 10,9%, l’anno scorso fu del 15%, con un abbattimento di un terzo. Per quanto riguarda le immissioni in ruolo il tempo passato da un docente on line è diminuito di circa il 35%, per quanto riguarda le istanze fatte da un supplente il tempo è stato abbattuto del 50%, gli studenti hanno potuto presentare la domanda da remoto e non recandosi personalmente a scuola: tante novità, tra cui anche un istituto nuovo, la Call veloce, che ha consentito di recuperare, per quanto riguarda il sostegno, una serie di posizioni in più rispetto allo scorso anno”. Il Ministro annuncia, inoltre, che al Sud quest’anno migliorerà l’offerta formativa, verrà garantito più tempo scuola: “Più tempo scuola quindi, i ragazzi che al pomeriggio non saranno più abbandonati a se stessi, i docenti verranno pagati per attività extracurriculari, sarà garantita l’estensione del tempo pieno, la formazione specialistica per questi docenti impegnati e la collaborazione di due nostre istituzioni specializzate nella formazione per far sì che questi percorsi formativi siano sempre più efficaci. Anche lo sport le palestre, svolgono una funzione importante, ma ci sarà un fondo specifico per quelle realtà più difficili per svolgere azioni di recupero sociale e psicologico. La scuola avrà delle risorse proprio per andare a prendere questi ragazzi, usare lo psicologo, intervenire per portare a scuola questi ragazzi e far sì che possano inserirsi in un contesto scolastico”. Cambiamenti a cominciare dal voto in condotta. Attualmente, il voto in condotta si traduce espressione di giudizio comportamentale assunto nel corso dell’intero anno scolastico. La valutazione finale, espressa in decimi, è determinata dal consiglio di classe e solo un voto “5” può provocare una bocciatura automatica. In merito all’aspetto normativo della sospensione occorre richiamare il D.P.R. 294/98 (“Statuto delle studentesse e degli studenti”) integrato dal successivo D.P.R. 235/07 si limita a definire, in un certo qual modo, una cornice di principi cardine. Con la circolare 3602 del 2008, emanata a seguito dell’esplosione del fenomeno del bullismo il MIUR fissava invece aspetti metodologico-educativi e aspetti sanzionatori. L’attuale normativa riferisce in merito a una differente classificazione delle sanzioni disciplinari secondo un crescendo di gravità. «La sospensione si attuerà stando a scuola, secondo il Ministro Valditara. Oltre i due giorni lo studente dovrà partecipare ad attività di ‘cittadinanza solidale’. Saranno gli uffici scolastici regionali a fare convenzioni con i soggetti preposti, dalla Caritas alle case di riposo, dove gli studenti potranno prestare la loro opera di volontariato. Le scuole poi sceglieranno dove far svolgere queste attività. L’obiettivo è far capire al giovane il valore di far parte di una comunità, il rispetto verso gli altri e la solidarietà che questa appartenenza comporta, così l’errore diventa occasione di maturazione e crescita». Al comportamento conseguirà ovviamente il voto di condotta. Quest’ultimo, alla luce del convincimento di Valditara, avrà un altro peso: «Il voto di condotta farà media anche nelle scuole secondarie di primo grado e conterà per i crediti dell’esame di maturità. Chi avrà sei in condotta sarà rimandato in condotta e dovrà preparare un elaborato sui temi della cittadinanza solidale». Segue poi, con l’intento di una sempre più garantita unificazione delle scuole del territorio, Agenda sud. Si vuole limitare la differenza fra le istituzioni scolastiche del Nord e quelle del Sud. A tal fine il governo ha approvato il decreto Agenda Sud. Un intervento che riguarda nella sostanza più di duemila scuole del Sud. Il progetto sarà sostenuto con 265,5 milioni di euro. Farà seguito la Riforma degli Istituti tecnici e professionali. Assume la nomenclatura di filiera formativa tecnologico-professionale. Partirà il prossimo anno. “I punti cardine saranno percorsi quadriennali (ovvero la sperimentazione delle superiori in quattro anni, anziché cinque), apprendistato formativo e alternanza scuola-lavoro già dal secondo anno con 400 ore complessive di stage. Sono state annunciate novità anche in merito al personale docente, che si comporrà di una quota proveniente dal mondo produttivo e professionale, così da potenziare la didattica e incentivare scambi internazionali, visite e soggiorni di studio e stage all’estero”. Agenda del Sud è un progetto imponente e coraggioso. Per la prima volta il MIM lancia una sfida così rilevante contro la dispersione e per unire solidamente la scuola. “Abbiamo lanciato una grande sfida, dichiarò Valditara, proprio per combattere la dispersione scolastica ma soprattutto per consentire a tutti i ragazzi italiani, a prescindere da dove vivono, di potere raggiungere gli obiettivi formativi per essere cittadini attivi e trovare un posto di lavoro che li soddisfi. L’Italia, purtroppo lo sappiamo, è spaccata in due da questo punto di vista: noi vogliamo mettere la parola fine a questa spaccatura, da qui la sperimentazione in dieci punti. Abbiamo presentato il progetto in Calabria ma ovviamente riguarda tutte le regioni del Mezzogiorno: d’intesa con l’invalsi abbiamo individuato 210 scuole e probabilmente riusciremo a trovare nei prossimi giorni ulteriori risorse per estenderlo ad altre scuole”. Non secondarie si rappresenta la novità delle nuove assunzioni e il personale supplente. Valditara assicura che i nuovi immessi in ruolo interesseranno 52 unità di personale educativo; 50.807 posti di personale docente (di cui 32.784 su posto comune e 18.023 su sostegno); 419 insegnanti di religione cattolica; 10.913 di assistenti tecnico ausiliari – ATA e 280 unità di dirigenti scolastici. Dall’inizio dell’anno scolastico, ci saranno 30.000 cattedre ricoperte da personale supplente. In merito poi alle figure dei tutor e dei docenti orientatori, Valditara ha sottolineato l’importanza di procedere verso la logica della personalizzazione dell’apprendimento. Dovrà mutare il rapporto docente discenti con precipua attenzione e valorizzazione della individualizzazione dello studente. In tal modo si è rivelato a fine agosto al Meeting di Rimini, una manifestazione nata da alcuni aderenti al movimento ecclesiale cattolico di Comunione e Liberazione, organizzata dalla fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli” che propone una riflessione e un confronto aperto su temi culturali, religiosi, politici, artistici, attraverso una serie di incontri, dibattiti, mostre, eventi musicali, letterari, sportivi. «La figura del docente tutor va verso la personalizzazione dell’apprendimento ma non ci sarà un tutor che coordina la personalizzazione della formazione, ma gli insegnanti disciplinari saranno pagati per attività extra curricolari. Ecco, tutti svolgeranno quel rapporto individualizzato con lo studente». Il MIM riferisce che “su 2.734 istituzioni scolastiche interessate dalla riforma che istituisce in via sperimentale il docente tutor e il docente orientatore, figure che da settembre accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro percorso in campo scolastico e professionale, ben 2.728 (pari al 99,8% del totale) hanno inoltrato la richiesta di partecipazione ai moduli formativi: si tratta complessivamente di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori”. Potenziamento delle eccellenze e difficoltà e riluttanza degli alunni troveranno, dunque, risposta e soluzione nel tutor, secondo Valditara a Tecnica della scuola: “..Il tutor è una figura che io ritengo molto importante per personalizzare la formazione e, in accordo con altri colleghi, per costruire un percorso per far sì che il ragazzo con problemi possa recuperare anche con la didattica extracurricolare. Abbiamo trovato per la prima volta le risorse non solo per pagare il docente tutor, ma anche per gli insegnanti disciplinari che di pomeriggio piuttosto che durante le vacanze estive, potranno costruire quel percorso di personalizzazione per far sì che il ragazzo che ha un ritardo nell’apprendimento in determinate materie possa mettersi alla pari. Ma anche per valorizzare i talenti di ciascuno, per fare sì che quei ragazzi che in classe si annoiano perché sono più avanti, possano accelerare il loro percorso. Questa è la risposta, insieme col docente orientatore: consentire alle famiglie e agli studenti di fare delle scelte opportune”. I corsi di preparazione per docenti tutor e orientatori stanno per scadere. Data ultima è il 16 settembre. Queste nuove figure entreranno in scena dall’anno scolastico 2023-24. Ancora per poco sono fruibili i moduli di formazione. Successivamente i dirigenti scolastici effettueranno le nomine, considerate le prerogative degli Organi Collegiali. Intanto il percorso formativo si costituisce di venti ore erogate in modalità asincrona tramite MOOC e si compone di 6 moduli. Ciascun modulo è articolato in diverse lezioni. Per ogni lezione contenuta nei moduli si trovano: una videolezione della durata variabile tra i 15 e i 30 minuti; eventuali slide di accompagnamento; una o più attività autonome che concorrono a completare l’apprendimento (es. letture di approfondimento, questionari di auto-valutazione, domande stimolo per riflessione guidata, ecc.); una o più attività facoltative; una bibliografia e sitografia di riferimento. Queste nuove figure saranno così retribuite: ai docenti orientatori verrà elargito un compenso che si caratterizza con un valore minimo della pari a 1.500 euro lordo Stato e massimo pari a 2.000 euro lordo Stato. Per i docenti tutor si va da un valore minimo pari a 2.850 euro lordo Stato a un valore massimo pari a 4.750 euro lordo Stato. Altra novità, a firma Valditara, è l’Educazione stradale. Sarà oggetto di peculiare considerazione nella scuola superiore, in risposta al disegno di legge di questa estate in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada. Inoltre, a tale riguardo, nelle diverse scuole di secondo grado verranno istituiti corsi di educazione stradale; corsi che permetteranno, fra l’altro, di assumere due punti aggiuntivi al momento del conseguimento della patente di guida.
elgr