Il diabete rappresenta una condizione molto comune e con una percentuale in continua crescita. A carattere cronico, questa patologia è contrassegnata da elevate concentrazioni di glucosio nel sangue dovuto ad una carenza, relativa o assoluta, di insulina. In condizioni regolari, i valori normali di glicemia rientrano in media tra i 60-99 mg/dl a digiuno, quando si supera questo range insorge lo stato definito di iperglicemia, che se non risolto porta all’istaurarsi nel tempo di complicanze anche molto gravi soprattutto a carico della retina, dei reni, ai nervi periferici ed al sistema cardiocircolatorio. L’insorgere o meno del diabete è strettamente legata al corretto funzionamento dell’insulina, poiché questo ormone è l’elemento indispensabile per il metabolismo degli zuccheri assunti con l’alimentazione. Grazie all’insulina prodotta dal pancreas gli zuccheri vengono infatti trasformati in glucosio e impiegati come principale fonte di energia per i muscoli e gli organi, una volta entrati nelle cellule. Se l’insulina, per via di un processo di auto-immunità, distrugge le cellule pancreatiche che la producono venendo prodotte in quantità insufficienti, la condizione è classificata come diabete di tipo I, e insorge generalmente in giovane età. La seconda forma è quella di tipo II, in cui la produzione di insulina da parte delle cellule beta è presente ma è inadeguata al fabbisogno delle cellule, e si accompagna spesso ad una condizione di insulina-resistenza nel fegato e nei muscoli. Il diabete di tipo II rappresenta la forma più comune, perché la sua natura multifattoriale fa sì che intervengano nell’insorgere non solo la predisposizione genetica ma più cause. Tra i fattori di rischio c’è l’età, con l’avanzare degli anni c’è infatti la tendenza all’aumento di peso ed una riduzione nella pratica di attività fisica, accompagnata spesso dal comparire di ipertensione arteriosa o dislipidemie. A concorrere sono anche alcuni fattori ambientali, in particolare l’alimentazione sbilanciata, ricca di grassi saturi, zuccheri semplici ed alcool, nonché uno stile di vita sedentario che induce modifiche importanti nel metabolismo dell’organismo.
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