Tutor e orientatore, i “ricercatori d’oro” nella scuola di merito
Spetterà al docente tutor, supportato dal prof d’orientamento, scovare i presunti talenti nascosti degli alunni. Varato il Piano d’orientamento che dovrà garantire un percorso personalizzato e inclusivo e una nuova alleanza tra scuola e famiglia. I prossimi mesi saranno dedicati alla formazione dei docenti. Tutor e orientatori saranno attivi in ciascuna scuola a partire da settembre, dopo il superamento del corso formativo di venti ore su sei distinti moduli.
In California, circa due secoli fa, giunsero da ogni dove tanti cercatori d’oro. Fra questi qualcuno fece la sua fortuna, altri affogarono nell’alcol della delusione. Talvolta le devastazioni ambientali si rappresentano vera opportunità per qualcuno. A seguito, infatti, di furiosi incendi boschivi e inondazioni e cascate di fango, ancora oggi, si registra un ritorno alla corsa all’oro. Fertile terra d’oro, con somma sorpresa, si rappresenta anche la nostra penisola. La terra più fertile è il Piemonte. Nelle valli che scendono dalle Alpi, si trovano numerosi giacimenti primari del metallo prezioso. Seguono poi le regioni Liguria, Lombardia e Veneto. Diversi cercatori d’oro italiani si tramandano ancora segretamente il mestiere.. Risulterà bizzarro, ma il ricercatore di pepite si accosta, con un po’ d’estro fantastico, all’insegnante tutor chiamato a scovare, per altri più accessibili filoni auriferi, i talenti ascosi di una svariata moltitudine di studenti nelle nostre scuole italiane. Valditara, fino ad oggi, di cercatori d’oro, nella scuola italiana ne ha trovati in abbondanza. Oggidì l’attuale Ministro dell’Istruzione e del Merito s’adopera fattivamente e scova la nuova funzione del tutor nella istituzione scolastica ove si ravvisa l’urgenza di una pratica didattica integrativa, una istruzione personalizzata ed inclusiva. Alla luce, infatti, delle riforme del Pnrr è stato varato un Piano per l’orientamento; si è convenuti, con volontà politica, all’investimento per una rilevante innovazione nel mondo scuola. Col fine di garantire un percorso personalizzato e inclusivo e una nuova alleanza tra scuola e famiglia, sono venute alla luce ben due nuove figure, il tutor e il docente orientatore che accompagneranno gli studenti nella costruzione del loro futuro nell’ambito degli studi e in campo professionale. Si ritiene che il rapporto scuola, studenti e famiglie debba intensificare l’azione dialogica col fine di offrire una didattica declinata in senso orientativo. Col fine di orientare nella scelta del percorso formativo e professionale occorre che vengano personalizzati i percorsi di apprendimento e favorito lo sviluppo delle competenze. Con l’inizio del prossimo anno scolastico, a tal fine, si potrà contare su queste due nuove figure nella scuola secondaria. Famiglie e studenti potranno disporre di “una piattaforma digitale unica per l’orientamento che conterrà: nel passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, elementi relativi all’offerta formativa e i dati necessari per poter procedere a scelte consapevoli; nel passaggio dal secondo ciclo all’istruzione post-secondaria, dati e informazioni riguardanti la distribuzione degli ITS Academy, dei corsi di laurea delle Università e delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, dati sulla preparazione all’ingresso nei corsi di studio, dati statistici utili (ad esempio quelli prodotti da Almalaurea, Istat, Cisia); nel passaggio formazione-lavoro, dati relativi sia alle professionalità più richieste nei diversi territori, sia alle prospettive occupazionali e retributive correlate ai diversi titoli di studio secondari e terziari (Università e ITS Academy) trasmesse a ciascuna scuola dal Ministero. Un E-Portfolio personale, uno strumento digitale innovativo attraverso il quale ciascuno studente potrà, con l’aiuto della scuola e dei docenti tutor, documentare il proprio percorso di studi e soprattutto le esperienze formative che gli hanno consentito di sviluppare e mettere a frutto le proprie competenze e i propri talenti”. Col supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si vuole praticare una vera e propria rivoluzione nella scuola. La rivoluzione buona che propone una importante riforma dell’orientamento scolastico; è la rivoluzione finalizzata a scovare talenti nei giovani; Valditara ha a cuore l’obiettivo della valorizzazione della ricchezza individuale e la promozione del ruolo nel successo formativo; il Ministro del MIM vuole fornire sostegno a famiglie e studenti affinché la nuova generazione possa effettuare scelte in piena consapevolezza, vede il compimento del futuro dei giovani alla luce di scelte opportune , garanzie di successo nel lavoro e nello studio. Poco prima dello scorso Santo Natale, il Ministro firmò il decreto con le apposite Linee guida che hanno dato il via a importanti novità in tema di orientamento, inteso come strumento essenziale per il superamento delle diseguaglianze e della dispersione scolastica. In sostanza cosa prevede la riforma? La riforma ha a cuore, come è chiaro, l’orientamento. Dovrà essere incorporato nella attività formative e nei curricoli che la scuola offre; la stessa didattica dovrà essere praticata nel solco dell’orientamento, in chiave orientativa. In pratica bisognerà partire dal vissuto degli studenti e dalla specifica personalizzazione dei percorsi. Assume in questo quadro rilievo centrale lo sviluppo delle competenze di base e trasversali. Viene vista, sotto la luce nuova, non soddisfacente la trasmissione delle conoscenze, sembra essere superato questo modello in quanto limitante. Cosa si farà in pratica nella scuola nella pratica attuativa del Piano? “Sono previsti moduli di orientamento formativo da almeno 30 ore che saranno curricolari nelle classi terze, quarte e quinte della scuola secondaria di secondo grado ed anche extracurricolari per il biennio iniziale e la scuola secondaria di primo grado. Nella scuola secondaria di secondo grado, il Piano del Ministero parte da subito con l’istituzione di due nuove figure: il docente tutor e il docente orientatore. A partire dall’anno scolastico 2023/2024, saranno circa 40.000 i docenti, tutor e orientatori, che supporteranno gli studenti di circa 70.000 classi dell’ultimo triennio. I primi 150 milioni di euro sono già stati stanziati per finanziare questa misura che consentirà agli studenti di avere percorsi personalizzati e inclusivi e di avviare una nuova alleanza fra scuola e famiglie. I tutor, in particolare: aiuteranno ogni studente ad acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità; supporteranno le famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o professionali degli studenti. Gli orientatori, in particolare, informa il MIM, favoriranno, anche grazie alla piattaforma digitale unica per l’orientamento messa a punto dal Ministero, l’incontro tra le competenze degli studenti, l’offerta formativa e la domanda di lavoro per consentire una scelta informata e consapevole del percorso di studio o professionale da intraprendere. I prossimi mesi saranno dedicati alla formazione dei docenti. Tutor e orientatori saranno attivi in ciascuna scuola a partire da settembre”. I proff aspiranti alle funzioni di tutor ed esperti di orientamento (o orientatori) dovranno intraprendere uno specifico percorso formativo, dopo le candidature rese manifeste alle rispettive istituzioni scolastiche. I requisiti per la candidatura alle due mansioni sono le seguenti: essere in servizio con contratto a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità maturata con contratto a tempo indeterminato o determinato; avere svolto compiti rientranti in quelli attribuiti al tutor scolastico e al docente orientatore (funzione strumentale per l’orientamento, per il contrasto alla dispersione scolastica, aver maturato esperienze nell’ambito dei PCTO come docente referente); manifestare la disponibilità ad assumere la funzione di tutor e di docente orientatore per almeno un triennio scolastico. Ai nastri di partenza, dunque, i docenti interessati al corso della durata di venti ore complessive. Il percorso formativo che si terrà nella prossima estate si costituirà dei sei moduli seguenti: Modulo 1: Esplicita il senso e il significato dell’orientamento, nell’ambito dell’Agenda 2030 e i requisiti per l’elaborazione di un progetto professionale e di vita anche in condizioni di incertezza; Modulo 2: Esplora scenari futuri possibili e li collega alle professionalità attuali ed emergenti, riconducendo queste ultime alle competenze necessarie per esercitarle; Modulo 3: Scelta del sistema terziario di istruzione tecnologica dopo il diploma (Its); Modulo 4: Figura del tutor come soggetto che guida il processo e le fasi del processo utili per la costruzione del progetto di orientamento e le azioni previste in ciascuna fase; Modulo 5: Approcci concreti e consigli operativi sia per la didattica sia di sinergia con gli approcci orientativi già in uso nella scuola. Modello esplicativo di modulo di orientamento di 30 ore curricolari per gli studenti delle superiori. Modulo 6: Elementi conoscitivi e indicazioni operative sulla piattaforma unica digitale per l’orientamento.
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