L’onicomicosi è l’infezione di una o più unghie per azione di funghi, lieviti e muffe. Non è in genere un disturbo pericoloso, ma si tratta di un problema antiestetico che può diventare difficile da curare se non trattato tempestivamente. Alcuni lieviti, come Candida albicans, e i dermatofiti, le muffe che abitano la zona ungueale per nutrirsi e sopravvivere, possono essere la causa di queste infezioni, anche se maggiormente diffuse sono le onicomicosi provocate da funghi, in particolare da Trichophyton e Microsporum, caratterizzati da una maggiore invasività. Questi microrganismi sopravvivono e proliferano in ambienti caldo-umidi, come piscine o palestre, dove contrarli diventa così facile, e colpisce maggiormente le unghie dei piedi perché sono più sensibili alla colonizzazione, data la maggiore esposizione ai continui traumi esterni e al generarsi all’interno delle calzature dell’ambiente umido che questi microrganismi prediligono. Ogni caso ha bisogno di una valutazione a sé, ma in genere la causa più diffusa dell’infezione sono i funghi, per cui il trattamento prevede l’utilizzo di antimicotici ad azione locale, con smalti da stendere sull’unghia infetta quando è superficiale, unguenti o pomate quando l’infezione si fa più importante e l’associazione di una terapia orale se la sola azione locale non è efficace. È importante tenere conto che l’onicomicosi non è una condizione a rapida risoluzione, per scomparire del tutto infatti, l’infezione può impiegare anche un anno. Una volta infettata, l’unghia resta tale senza la possibilità che la zona colpita risani. I trattamenti che si fanno hanno infatti il solo scopo di ridurre la proliferazione del fungo, circoscrivendolo ad una zona ristretta. Solo dopo che l’unghia sarà cresciuta e rigenerata, è possibile eliminare la porzione infetta tagliandola via. Il trattamento con antimicotico deve durare diversi mesi, avendo l’accortezza, dopo un ciclo di 3 mesi, di cambiare l’antimicotico per aggirare l’elevata capacità adattiva del fungo che gli impedisce ad un certo punto di rispondere al trattamento. Per scomparire del tutto, l’infezione può impiegare anche un anno.