Verso la fine dell’anno scolastico, attività e iniziative della scuola di merito
Dall’incontro congiunto di alcuni Ministri sull’educazione e sulla sicurezza stradale, alla“Giornata per la sicurezza stradale”, al “Festival dello Sviluppo Sostenibile”e alla “Festa della Musica”
Tra i prossimi momenti di significativo spessore didattico, prima della conclusione dell’anno scolastico in corso, è il caso di segnalare la “Giornata per la sicurezza stradale”, il Settimo Festival dello Sviluppo Sostenibile, la ventinovesima Festa della Musica; rispettivamente questi eventi si terranno nei mesi di aprile, maggio e giugno. Proprio ieri, 19 aprile, comunque, a proposito di sicurezza stradale, si è tenuto un incontro congiunto con il Ministero dell’istruzione e del merito, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Interno sull’educazione e sulla sicurezza stradale. Il MIM ha formulato alcune proposte. Questi i progetti al vaglio del Ministero dell’istruzione e del merito: “corsi di educazione stradale, tenuti da esperti e docenti appositamente formati, da attivare presso le Scuole secondarie di II grado, la cui frequenza prevederà l’acquisizione di crediti ai fini del conseguimento della patente; verifica, tramite un apposito questionario, della conoscenza dell’educazione e sicurezza stradale e della legge sull’omicidio stradale, presso tutte le Scuole secondarie di II grado (classi terze, quarte e quinte); realizzazione di “laboratori” di incontro e confronto tra i ragazzi, anche tramite social o video, e tra studenti di un ciclo inferiore e superiore per esperienze di peer tutoring, nonché tra docenti del ciclo superiore e studenti del ciclo inferiore, per sperimentare attività relative alla sicurezza stradale; dedicare, tramite apposito provvedimento del MIM, un numero minimo di ore di lezione di educazione civica all’educazione stradale, in modo da potenziare l’attenzione su questo tema, prevedendo inoltre un’apposita formazione dei docenti. Si sta valutando anche l’opportunità di organizzare attività dedicate alla “guida sicura”. Il 21 aprile, presso la Sala Sinopoli, dell’Auditorium Parco della Musica, si svolgerà una “Giornata per la sicurezza stradale. E’ un incontro dedicato agli studenti di Roma. Saranno, in questa circostanza, premiati i vincitori del Progetto Icaro. La giornata registrerà la presenza degli alunni delle scuole romane che parteciperanno ad attività formative con i tutor della Polizia stradale. “La campagna Icaro dedicata alla sicurezza stradale è promossa, nell’ambito del progetto Edustrada, dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, la Fondazione ANIA, il MOIGE, la Federazione Ciclistica Italiana, l’A22 Autostrada del Brennero S.p.A., l’ENEL, il gruppo ASTM e Anas (Gruppo FS Italiane). La XXII edizione del progetto Icaro ha avuto come target gli studenti degli Istituti secondari di I e II grado e il tema del concorso ha avuto come oggetto la realizzazione di un video che rappresenti “Cosa mi è mancato della strada e della possibilità di circolare. Ripartire con il piede giusto: l’impegno che prendo nel ricominciare a circolare liberamente e cosa posso fare per sentirmi più sicuro sulla strada”. Durante la Giornata formativa è prevista la presenza di autorità, aziende partner del progetto e ulteriori personalità, tra cui il cantante Alex Britti, il giornalista/ciclista Vittorio Brumotti, il giornalista Luca Valdiserri del Corriere della Sera”. Seguirà poi il Settimo Festival dello Sviluppo Sostenibile; è stato programmato dall’8 al 24 maggio. Ogni anno ASviS organizza questa manifestazione per sensibilizzare la popolazione sui temi della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) e l’Agenda 2030. A seguito del successo registrato dalle edizioni precedenti, anche quest’anno verrà riproposto il Festival dello Sviluppo sostenibile. Si svolgerà nella stagione primaverile. “L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 320 organizzazioni del mondo economico e sociale, organizza il Festival insieme ai suoi Aderenti e con il supporto dei Partner e dei Tutor, su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Il Festival sensibilizza ogni anno fasce molto ampie della popolazione sui temi della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) e l’Agenda 2030. Con il coinvolgimento di centinaia di organizzazioni in tutta Italia, della rete di ambasciate e di istituti di cultura italiani all’estero, il ruolo attivo giocato dalle Università e la collaborazione dei territori, la manifestazione raggiunge milioni di persone, confermandosi un’esperienza unica nel panorama internazionale. Il prossimo Festival dello Sviluppo Sostenibile rappresenterà una tappa importante nel percorso verso la realizzazione dell’Agenda 2030 a soli 7 anni dalla sua scadenza. Il 2022 è stato dominato dalla guerra in Ucraina, dalle sue conseguenze sociali ed economiche, e dall’impatto che esse hanno avuto sulle società e le economie, soprattutto nell’Unione europea. Le ricadute della pandemia e della guerra sullo sviluppo sostenibile sono evidenti, soprattutto per quanto riguarda la transizione ecologica e la cooperazione internazionale, oltre che il multilateralismo, prerequisito necessario per l’implementazione dell’Agenda 2030. Questo è stato evidente anche in occasione della COP27, che ha visto l’accordo storico per la creazione di un fondo per finanziare i danni subiti dai Paesi vulnerabili, ma non ha fatto segnare passi decisivi per la riduzione dei gas serra e l’accelerazione del processo di abbandono dei combustibili fossili. Non a caso, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha ammonito che occorre fare di più per ridurre drasticamente le emissioni e non portare il nostro pianeta oltre un aumento di 1,5 gradi della temperatura. Alla luce di questo scenario, il 2023 sarà un anno cruciale per il nostro Paese e il mondo intero. In Italia bisognerà dare concretezza alla riforma costituzionale degli Articoli 9 e 41, con l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i diritti costituzionali, in un’ottica di giustizia intergenerazionale. Inoltre, nel corso dell’anno continuerà l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dovrà essere completata la programmazione da parte delle Regioni e dei Comuni dei fondi comunitari e nazionali 2021-27 (quasi 130 miliardi). A livello internazionale, numerosi grandi appuntamenti, come il G7, il G20 e la COP28, saranno cruciali per riattivare il dialogo multilaterale. Per l’Unione europea sarà un anno importante: l’ultimo prima delle prossime elezioni del Parlamento, l’anno dedicato alle competenze e l’anno in cui l’Ue presenterà in sede Onu la propria Voluntary review sull’Agenda 2030. Nel 2023 l’Alleanza organizzerà il Festival in un format innovativo rispetto alle ultime edizioni, che hanno visto i principali eventi concentrati a Roma per le restrizioni legate alla pandemia. Quest’anno, invece, gli eventi principali organizzati dall’ASviS e dai suoi Gruppi di Lavoro si svolgeranno in diverse città in tutta Italia, ognuna delle quali ospiterà una tappa del Festival, con eventi sulle diverse tematiche, grazie ad una partnership con le amministrazioni comunali e gli atenei. Con questo nuovo format, il Festival assegna ai territori un ruolo da protagonista, mettendo in evidenza anche i nuovi centri di ricerca creati dal PNRR su discipline legate all’Agenda 2030 (biodiversità, agricoltura sostenibile, mobilità sostenibile, ecc.). Il calendario dettagliato è in via di definizione, grazie alle interlocuzioni avviate con i Comuni di Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino. A queste iniziative principali si aggiungono, come ogni anno, centinaia di eventi che animeranno il cartellone con un ricco palinsesto di iniziative tra conferenze, workshop, presentazioni di libri, spettacoli e molto altro, oltre a nuovi percorsi di contaminazione di diversi mondi, dalla cultura alla tecnologia, dall’informazione all’istruzione. Tutti questi eventi tratteranno tematiche legate agli Obiettivi dell’Agenda 2030, legandole ai grandi temi dell’innovazione, dello scenario economico, sociale e ambientale, nonché alle questioni geopolitiche, alle disuguaglianze tra Paesi e nei Paesi, con l’obiettivo di renderle vicine e interessanti per il grande pubblico, grazie al coinvolgimento di esperti da tutti i settori e collaborazioni con stakeholder chiave. Sono poi previsti corsi di formazione online, illuminazioni artistiche di monumenti, concerti, presentazioni di documenti e molto altro, con l’obiettivo di diffondere i messaggi dell’Agenda 2030 anche attraverso le contaminazioni con i linguaggi dell’arte, della cultura e della multimedialità”. La Festa della Musica, si terrà il 21 giugno, è una celebrazione della musica dal vivo destinata a valorizzare la molteplicità e la diversità delle pratiche musicali per tutti i generi di musica, coordinata dall’AIPFM – Associazione Italiana perla Promozione della Festa della Musica e dal Ministero della Cultura. La manifestazione è aperta alla partecipazione di musicisti professionisti e amatori, solisti e gruppi, scuole, Enti Locali, istituzioni, associazioni. “Il 21 giugno del 1982, con l’iniziativa ideata dal Ministero della Cultura francese, in tutta la Francia, musicisti dilettanti e professionisti invadono strade, cortili, piazze, giardini, stazioni, musei. Non contenta solamente di rendere la pratica musicale visibile, la Festa della Musica è diventata un autentico fenomeno sociale. Dal 1985, Anno Europeo della Musica, la Festa della Musica si svolge in Europa e nel mondo. Dal 1995, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Budapest, Napoli, Parigi, Praga, Roma, Senigallia sono le città fondatrici dell’Associazione Europea Festa della musica. Nel 2016 in Italia la svolta, grazie al lavoro fatto dalla AIPFM (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica) e dalla presenza istituzionale del Ministero dei Beni Culturali e turistici, hanno aderito più di 700 città, dando vita a una rete distribuita su tutto il territorio nazionale. Tantissimi concerti di musica dal vivo si svolgono ogni anno, il 21 giugno, in tutte le città, principalmente all’aria aperta, con la partecipazione di musicisti di ogni livello e di ogni genere. Concerti gratuiti, valore del gesto musicale, spontaneità, disponibilità, curiosità, tutte le musiche appartengono alla Festa. Dilettante o professionista, ognuno si può esprimere liberamente, la Festa della Musica appartiene, prima di tutto, a coloro che la fanno. Nel 2018 e nel 2019 le città partecipanti all’evento sono state circa 700. Nel 2020 nonostante la pandemia sono state circa 400”.
elgr