Scuola di merito: Valditara presenta le linee programmatiche per il prossimo triennio
Queste, in buona sintesi, le linee programmatiche: garantire a tutti il diritto allo studio; promuovere il miglioramento del sistema scolastico attraverso la valorizzazione del personale della scuola; potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in chiave orientativa; favorire l’accesso precoce al sistema di istruzione e formazione per assicurare il successo scolastico; promuovere processi di innovazione didattica e digitale e valorizzare i processi di insegnamento e apprendimento; sostenere le autonomie scolastiche; supportare il processo di rinnovamento del patrimonio edilizio scolastica; rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del ministero e delle istituzioni scolastiche; semplificare la scuola; valorizzare il sistema nazionale di istruzione e i suoi attori; attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del piano nazionale di ripresa e resilienza.
Valditara ha reso noto, a fine marzo, il suo Atto d’indirizzo, ovvero il Programma che stabilisce le priorità politico-scolastiche che segneranno l’operato del MIM nell’anno in corso e nel prossimo triennio. I punti più salienti delle linee programmatiche si rappresentano flessione della progettualità governativa, con specifico riferimento agli ambiti propri del dicastero di viale Trastevere Questi indirizzi sono fedeli ai documenti di programmazione economico-finanziaria, con speciale riguardo al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2022 e relativi allegati, con le azioni definite dal PNRR, con il quadro normativo applicabile al Sistema nazionale di istruzione e formazione; sono, inoltre, coerenti alla vigente legge in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione nelle Amministrazioni pubbliche. Queste, di seguito, in buona sintesi, le linee programmatiche presentate dal Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara: vuole garantire a tutti il diritto allo studio; promuovere il miglioramento del sistema scolastico attraverso la valorizzazione del personale della scuola; potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado, anche in chiave orientativa; favorire l’accesso precoce al sistema di istruzione e formazione per assicurare il successo scolastico; promuovere processi di innovazione didattica e digitale e valorizzare i processi di insegnamento e apprendimento; sostenere le autonomie scolastiche; supportare il processo di rinnovamento del patrimonio edilizio scolastica; rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del ministero e delle istituzioni scolastiche; semplificare la scuola; valorizzare il sistema nazionale di istruzione e i suoi attori; attuare tempestivamente e in prospettiva sistematica le misure del piano nazionale di ripresa e resilienza. Le priorità politiche declinate nel documento guideranno l’intero processo di pianificazione del Ministero, contribuendo alla definizione del quadro di riferimento comune: – al ciclo di bilancio; – al ciclo della performance; – al ciclo della programmazione strategica dell’Amministrazione. Nell’arco di tempo compreso fra il 2023 e il 2025, il MIM praticherà dinamiche con scelte innovative che possano innestare un processo virtuoso volto a: restituire dignità alla scuola, autorevolezza ai docenti e alla intera comunità professionale; valorizzare il merito, facendo emergere il talento di ciascuno affinché ciascun studente possa inserirsi da protagonista nella vita; assicurare una scuola sicura per tutti e di tutti, potenziando i processi di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica e creando ambienti fisici sicuri e stimolanti l’apprendimento; sburocratizzare i processi e gli adempimenti a carico delle scuole per orientare più energie alla sfida educativa “In particolare, il Ministero intende promuovere, anche in coerenza con il cambio di denominazione, iniziative volte a valorizzare le attitudini e capacità di ogni singolo studente, nella convinzione che il sistema scolastico debba coltivare tutti i talenti e le eccellenze e sostenerli nell’arco della carriera scolastica: in questa ottica va ripensata la Scuola, sia ponendo al centro i bisogni degli studenti, dei docenti e del personale ATA, sia potenziando in prospettiva il capitale umano del nostro Paese. Nel ridare dignità alla Scuola e per affrontare con successo le sfide connesse anche all’attuazione del PNRR, è opportuno puntare sul reclutamento, sulla formazione e sulla valorizzazione professionale, che rappresentano le leve strategiche fondamentali per riposizionare il sistema scolastico nazionale al centro del processo di crescita del Paese. In tale generale contesto di nuove azioni diventa cruciale rafforzare sempre più il dialogo e la collaborazione tra tutte le componenti della comunità scolastica: l’azione ministeriale deve tendere a garantire a tutti l’esercizio sereno e proficuo del diritto allo studio nelle sue varie componenti, anche puntando a una rinnovata alleanza tra famiglia e scuola, rivolta allo sviluppo integrale della persona. Anche attraverso le misure del PNRR occorre promuovere interventi strutturali e organizzativi volti a favorire una scuola sicura per tutti e di tutti, favorendo in modo sempre più rinforzato l’inclusione dei più fragili, contrastando la dispersione scolastica, realizzando efficaci azioni per il rilancio dell’attività motoria e sportiva scolastica, implementando le misure di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, garantendo agli studenti spazi sicuri e idonei agli apprendimenti, spazi adeguati ai mutevoli bisogni didattici-educativi, assicurando un reale pluralismo educativo con misure nei confronti delle scuole paritarie. Per gestire in modo consapevole la significativa complessità dimensionale dell’ecosistema Scuola diventa cruciale definire un Piano per semplificare la scuola da un punto di vista normativo, di innovazione organizzativa e sotto il profilo degli interventi operativi e tecnologici: in un quadro innovato e semplificato si potrà rendere l’Italia un polo di attrazione per ragazze e ragazzi di altri paesi interessati a migliorare le loro competenze. Per la costruzione del nuovo modello Scuola, sempre nell’ottica di una nuova e proficua alleanza, diventa fondamentale garantire un confronto costante e continuo con le organizzazioni sindacali, le rappresentanze delle regioni, comuni e province, nonché assicurare un confronto costante anche con le Commissioni parlamentari competenti della Camera e del Senato. Un rilievo importante sarà dato ai territori che saranno ascoltati e diventeranno un importante punto di riferimento e di orientamento dell’azione per operare in modo integrato e condiviso”.
elgr