Scuola di merito in soldoni: 300 mln in più per gli stipendi del comparto Istruzione e Ricerca
“Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico. La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci Merito senza Dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola…”
L’accordo sottoscritto con i Sindacati lo scorso 10 novembre in tema di aumento delle retribuzioni del personale scolastico è stato integrato con ulteriori 300 milioni di euro circa, stanziati dalla legge di bilancio 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), a disposizione della contrattazione tra ARAN e Organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca. Bisogna riconoscere che la proposta è tutta di Valditara. Tale aumento è segnale di possibilità di sviluppo e di affermazione e lieviterà la componente fissa della retribuzione del personale della scuola. Il Merito, ne è convinto il Ministro Valditara, non può essere staccato dalla dignità. Non camminano su due diverse strade. Valorizzare gli insegnanti, rimarca Valditara, rientra nella sua missione.“Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico. La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci Merito senza Dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola. Questo risultato è il frutto di un rapporto sano fra il Governo e le Organizzazioni Sindacali, fondato su un confronto costruttivo e pragmatico: è questo che intendo come Grande Alleanza, la collaborazione fra istituzioni, parti sociali, lavoratori della scuola, studenti e famiglie”. Questo atto s’identifica azione politico-scolastica pragmatica. Si pone in adesione con il fare politico volto a trovare legge finanziaria nuove risorse per l’istruzione. A chiosa dello scorso anno fu trovata soluzione agli arretrati. Furono sbloccati. Si poté garantire mediamente 2.000 euro per dipendente. Oggi, assicura il MIM, “..con queste nuove risorse l’aumento medio degli stipendi, già approvato a fine 2022, salirà da 100 a 124 euro per mensilità”. Si vuole dopo un lungo immobilismo, migliorare quanto più e meglio le retribuzioni del personale della scuola e, inoltre, “..sostenere specifiche politiche del personale finalizzate a rafforzare l’orientamento e a contrastare la dispersione, nell’ambito di un nuovo modello di scuola incentrato sul merito. Inoltre, viene affidata alla contrattazione anche la definizione dei criteri di distribuzione delle risorse per la valorizzazione dei docenti, al fine di garantire la continuità didattica per gli studenti, con una specifica attenzione per gli istituti statali delle piccole isole”.
elgr