Esame di Stato 2023. Le prove conclusive del secondo ciclo d’istruzione
L’Esame è il momento conclusivo dell’iter scolastico che richiede le fondamentali conoscenze, le abilità e le competenze acquisite nei distinti percorsi formativi. Le disposizioni dell’Esame di stato di quest’anno scolastico, dunque, non si rappresentano innovazione della norma, ma “richiamano l’esame nei suoi caratteri generali, per favorirne la conoscenza in particolare da parte degli studenti e delle loro famiglie”. Quest’anno tornano le due prove scritte e un colloquio orale. La prima prova è di italiano e inizierà mercoledì 21 giugno 2023.
La scuola di merito Valditara rimodella l’Esame di stato. La scuola pandemica ha costretto, nel corso dell’ultimo triennio, ad esemplificare i percorsi, Esame di stato compreso. Gli effetti della pandemia hanno provocato il rimodellamento della prova conclusiva, riservata agli studenti, della scuola secondaria di secondo grado. Segna il vecchio Esame di maturità, oggi noto come Esame di stato, una fase di transizione simbolica e sostanziale nella dinamica progettuale esistenziale. E’, di certo, momento conclusivo dell’iter scolastico che richiede le fondamentali conoscenze, le abilità e le competenze acquisite nei distinti percorsi formativi. Le disposizioni dell’Esame di stato di quest’anno scolastico, dunque, non si rappresentano innovazione della norma, ma “lo richiamano nei suoi caratteri generali, per favorirne la conoscenza in particolare da parte degli studenti e delle loro famiglie”. Non muta intanto la previsione dello svolgimento, durante il corrente anno scolastico, delle prove INVALSI, quale requisito di ammissione. L’Esame conclusivo, invece, a fine anno scolastico, tornerà a essere configurato secondo le disposizioni normative vigenti (di cui al capo III del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62).
“Le prove scritte L’esame sarà costituito da due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio. La prima prova scritta accerterà la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La prima prova sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolgerà con modalità identiche in tutti gli istituti, con durata massima di 6 ore. I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse. Verranno proposte sette tracce, trasversali a tutti gli indirizzi di studio, che potranno fare riferimento agli ambizioni artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. La seconda prova scritta avrà per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. Con apposito decreto ministeriale saranno individuate, entro il mese di gennaio 2023, le discipline oggetto della seconda prova scritta. Verranno inoltre fornite specifiche disposizioni circa la declinazione di tale prova relativamente ai percorsi dell’istruzione professionale interessati dal recente riordino. E’ prevista una terza prova scritta in alcuni casi particolari (per le sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena). Il colloquio orale Il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale. In dettaglio, il richiamato d. LG. 62/2017 prevede che: “Il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione, tenendo conto anche di quanto previsto dall’articolo 1, comma 30, della legge 13 luglio 2015, n. 107, propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Nell’ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’ esperienza di alternanza scuola lavoro svolta nel percorso di studi”. Si tratterà in sostanza di verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare. La valenza orientativa del colloquio Nel rinnovato quadro normativo definito dalle Linee guida per l’orientamento – emanate nei giorni scorsi in attuazione della riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – si colloca anche la valenza orientativa del colloquio dell’esame di Stato che, nella sua dimensione pluridisciplinare, consentirà a ciascun candidato di approfondire aspetti delle aree disciplinari a lui più congeniali. A tal fine, nello svolgimento dei colloqui, la commissione d’esame terrà conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello studente (dal quale emergono le esperienze formative del candidato nella scuola e in contesti non formali e informali). Nella parte del colloquio dedicata ai PCTO, inoltre, il candidato potrà evidenziare il significato di tale esperienza in chiave orientativa. Il voto d’esame La valutazione finale, secondo normativa vigente, si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, come segue: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi.
L’Esame di Stato conclusivo della Scuola secondaria di II grado, compresi i percorsi di secondo livello per gli adulti, inizierà con la prima prova scritta alle ore 8.30 del 21 giugno 2023. L’Esame di Stato conclusivo della Scuola secondaria di I grado si si svolgerà nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2023, secondo i calendari definiti dalle commissioni d’esame insediate presso le istituzioni scolastiche statali e paritarie. L’Esame di Stato conclusivo del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello per gli adulti iscritti e frequentanti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti si effettua, in via ordinaria, entro il termine dell’anno scolastico, secondo il calendario stabilito dal dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti.
elgr