Tanti soldoni alla scuola del merito di Valditara
“Nella manovra ci sono circa 500 milioni in più per la scuola rispetto allo scorso anno, su temi importanti, dall’edilizia, alle supplenze. Abbiamo deciso di investire sulla scuola”.
Tanti soldoni destinati alla scuola del merito di Valditara. Si tratta di ben cinquecento milioni di euro in più se confrontiamo il pacchetto dello scorso anno. Non verranno lasciate al palo edilizia e supplenze. Lo annuncia Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito. Il governo Meloni ha deciso, dunque, di investire nella scuola. L’attuale governo plana sulla scuola, questa volta senza umiliarla affatto, con 150 milioni di euro per il rinnovo del contratto scuola (bozza Legge Bilancio 2023 varata recentemente). Trattasi, in effetti, della cifra ridotta a metà dei fondi stanziati dalla Legge di Bilancio 2022, con destinazione al salario accessorio. In quel caso la cifra ammontava a trecento milioni. Così l’articolo 90 dell’attuale disegno di legge con riferimento al triennio 2019-21:”.. gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale per i miglioramenti economici del personale scolastico, comparto Istruzione e Ricerca, sono incrementati di 150 milioni per il 2023”. A seguito dell’exploit intorno all’umiliazione discente in quanto utile fattore educativo e di crescita e quindi elemento non trascurabile della scuola meritocratica, Valditara parla di una favorevole manovra politica “filoscolastica” e lo fa “A cena da Maria Latella”, forse questa volta in maniera più opportuna: “Nella manovra ci sono circa 500 milioni in più per la scuola rispetto allo scorso anno, su temi importanti, dall’edilizia, alle supplenze. Abbiamo deciso di investire sulla scuola”. Ecco quali previsioni possiamo fare sulla scuola nel prossimo futuro: troveranno spazio le discipline STEM, il 223 vedrà stanziati centocinquanta milioni col fine di incrementare lo stipendio del personale docente e ATA, un serio ripensamento del sistema scuola con riferimento alla denatalità e al dimensionamento della rete scuola, esodo docenti e ATA con quota centotre; commissari e segretari nei nuovi concorsi scuola otterranno la lievitazione del compenso. Tutto questo è un primo passo verso la scuola di merito.
Emilio La Greca Romano