Tanti eventi nel mese di maggio al “Vico-De Vivo” di Agropoli
Copiose e interessanti attività e iniziative finalizzate a garantire formazione e crescita educativa presso l’Istituzione agropolese. Fra gli appuntamenti: la “Mostra sull’agenda 2030, l’incontro per trattare le problematiche dell’alcolismo, l’illustrazione del progetto formativo “Noi cittadini europei”, il Convegno “PretenDiamo Legalità”, l’incontro sul Bullismo, la presentazione dei principali obiettivi generali della strategia Farm to fork, il Progetto “Casa bio”.
Intensa e fruttuosa è l’attività didattica del “Vico-De Vivo” di Agropoli. Diversi sono, infatti, a conclusione anno scolastico, gli eventi di maggio che si vanno svolgendo nell’Istituto d’Istruzione Superiore, nello svelarsi sereno della chiosa didattica. Il giorno 26 maggio si terrà la “Mostra sull’agenda 2030 a cura dell’ASL e del CERVENE. CeRVEnE sta per “Centro Regionale di Riferimento Veterinario per le emergenze non epidemiche”. Ha ragion d’essere in quanto sede operativa del “Polo Integrato per le prestazioni sanitarie d’elevata complessità, la didattica e la ricerca in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria”, già istituito nel 2011, al fine di affrontare in modo organico ed efficace le problematiche connesse alla gestione delle emergenze veterinarie. Il Centro, per il lustro 2020-2025, ha varato il suo protocollo e ha voluto integrare nella sua mission i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 con particolare riferimento all’obiettivo 13 e a suoi sotto-obiettivi. La prevenzione sanitaria deve assumere principi e obiettivi dell’Agenda 2030. Il progetto del CeRVEnE “Agenda 2030: Per Una Prevenzione e Gestione Sostenibile Delle Emergenze” , ha lo scopo di sensibilizzare le coscienze intorno ai fondamentali principi dell’ Agenda. Si vuole, insomma, in tal modo praticare azione di promozione preventiva e sostenere da garanti il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. Le finalità per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. Si tratta di obiettivi comuni e quindi nessuno deve sentirsi escluso. Sabato 14 maggio, invece, le classi del primo biennio si incontreranno per trattare le problematiche dell’alcolismo; un incontro curato dall’Ass. Lions Club. Un vero e proprio disturbo quello dell’alcolismo, caratterizzato dall’incapacità del bevitore di astenersi dal consumare alcolici. Chi soffre di alcolismo è incapace di controllare la sua abitudine al bere e pertanto sviluppa tolleranza, astinenza e dipendenza. Diffuso, comunque, è il consumo di eccessive quantità di alcol anche nella fascia di età giovanile; è un disturbo che compromette il comportamento psico-sociale dell’individuo o quando si manifesta una dipendenza. E’, dunque, in crescita il trend dell’alcolismo nei giovani. “L’abuso di alcol è la prima causa di morte fra i giovani. Costruiamo in loro una coscienza critica che li protegga dalle fake news”, sostiene il Professore Emanuele Scafato. Sono preoccupanti, infatti, i dati dell’Osservatorio nazionale alcol (ONA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sulla base delle informazioni trasmesse dai Servizi di alcologia al ministero della Salute (dati 2019), presentati in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2021 (APD). Nel corso del 2019 il 66,8% degli italiani sopra gli 11 anni ha consumato bevande alcoliche. Si tratta di 36 milioni di persone e di questi, più di 11 milioni hanno bevuto alcolici ogni giorno (e più di 8 milioni con modalità definite a rischio). Sono 3,8 milioni i binge-drinkers che hanno consumato più di 6 bicchieri di bevanda alcolica in un’unica occasione con 43.148 accessi ai Pronto Soccorso per disintossicarsi.
Al “Vico-De Vivo”, lunedì, 16 maggio, seguirà l’incontro di formazione “Noi cittadini europei” a cura dell’Associazione AMESCI. Trattasi di un progetto voluto e realizzato in partenariato con APEUR, co-finanziato nell’ambito del Piano Azione e Coesione (Avviso “Giovani per il Sociale” ed. 2018). E’ promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. E’ destinato ai giovani under 35. “Il progetto, riferisce la Fondazione AGESCI, intende investire su percorsi di attivazione e partecipazione giovanile, anche attraverso la promozione delle opportunità offerte dalle istituzioni nazionali ed europee, nonché sul trasferimento delle competenze e degli strumenti utili, quanto necessari, ai giovani per favorire l’accesso alle stesse opportunità. L’obiettivo del progetto è quello di sostenere i valori europei favorendo l’interculturalità, la coesione, l’inclusione sociale e facilitando, al contempo, il ruolo attivo dei giovani nella vita democratica, attraverso la realizzazione di una serie di attività che puntano, inoltre, a contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico ed a rafforzare le competenze per l’occupabilità dei giovani..”. Il 19 maggio, sempre al “Vico-De Vivo”, si parlerà di legalità in occasione del Convegno “ PretenDiamo Legalità”. E’ ormai cosa nota il Progetto “PretenDiamo Legalità”. E’ finalizzato a fornire un contributo educativo, a sollecitare al rispetto delle regole, alla solidarietà, sui temi di maggiore attualità ed interesse per i giovani studenti, con particolare riferimento alla “tutela” posta da parte della Polizia di stato, in particolare in tema di “Dipendenza da stupefacenti, alcool e da internet”, “Bullismo e cyberbullismo”; “Intimità digitale ( es. revenge porn, adescamento online, etc.)”. Il 21 maggio gli alunni dell’Istituto incontreranno il Capitano dei Carabinieri di Agropoli per trattare il tema del Bullismo. Anche questo incontro sarà curato dal Club Lyons. Nella terza decade del mese, il giorno 25, alunni e alunne delle quinte classi saranno coinvolti nell’attività di formazione “Noi cittadini europei” (a cura dell’Associazione AMESCI). Il 26 maggio “From Farm to Fork”, curato dal dottor Bove dell’ASL Salerno, servirà a fare il punto sul cibo e l’abuso alimentare. “From farm to fork”, una formula che indica un passaggio importante,“dall’azienda alla tavola”. Si pone indirizzo strategico, fra gli altri indirizzi che la Commissione europea ha proposto per raggiungere il “Green deal”, il grande “accordo” a livello europeo su clima e ambiente, che prevede una serie di azioni volte a far raggiungere all’Unione europea neutralità climatica entro il 2050. “I principali obiettivi generali della strategia Farm to fork. Come ha spiegato Di Rubbo al seminario Smea, la Commissione europea con questo piano intende ridurre l’impatto sull’ambiente e sul clima dell’attività agricola, sintetizzata dalla carbon footprint; guidare la transizione globale verso una competitività sostenibile dell’intera filiera agroalimentare, dalla produzione primaria sino alla tavola dei consumatori; cogliere nuove opportunità; creare un sistema agroalimentare forte e resiliente. Tutto ciò attraverso alcune linee di azione. A cominciare dalla revisione della Direttiva sugli antiparassitari da compiersi entro il 2022. Ma sono molte le proposte in campo, ecco le principali. Viene prospettata una riforma della legislazione europea sul benessere animale; si pensa anche di prendere iniziative legislative per rafforzare la cooperazione tra produttori primari, anche a supporto del loro rafforzamento di mercato lungo la filiera; c’è poi una proposta per giungere a un’armonizzazione dell’etichettatura obbligatoria sulle confezioni di prodotti alimentari per consentire ai consumatori di fare scelte sane; e infine si punta a identificare obiettivi a livello europeo per la riduzione degli sprechi alimentari, compresa la revisione delle regole Ue sull’indicazione della data di scadenza dei prodotti alimentari”. Il 26 maggio la dottoressa F. Bove presenterà il Progetto “Casa bio”, direttamente dalla regione Casamance/Senegal in lingua francese. Il Centro si impegna a diffondere gratuitamente, dichiara Francesca Enrica Bove Coordinatrice del progetto “CasaBio” in Senegal, conoscenze e competenze tenendo conto degli obiettivi e dei valori dell’Agenda 2030 per accrescere la consapevolezza di azioni e scelte che cittadini, comunità e istituzioni sono chiamati a intraprendere per migliorare il mondo. Si vogliono sconfiggere fame e povertà, garantire salute, benessere istruzione di qualità, parità di genere, servizi sanitari, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso, crescita economica, pace, giustizia e istituzioni forti. In tal senso, con ampio raggio d’azione, sono orientati gli sforzi del Progetto.
Emilio La Greca Romano