Sul sito del Ministero dell’Istruzione l’Annuario della Corte Costituzionale con le attività per le scuole
Uno strumento per conoscere meglio la Consulta, la sua attività, la Costituzione – anche attraverso una serie di podcast – i profili dei giudici, i luoghi in cui si esercita la giustizia costituzionale, la comunicazione istituzionale. All’interno sono raccolte anche le iniziative svolte con le scuole, grazie alla lunga collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e la Corte, per promuovere una cittadinanza attiva e una più consapevole cultura costituzionale dei giovani
Sul sito del Ministero dell’Istruzione è disponibile l’Annuario della Corte Costituzionale con le attività per le scuole. Il Ministro Bianchi sostiene che la “Costituzione è fondamentale per costruire una coscienza civica comune. È fondamentale che le ragazze e i ragazzi conoscano quanto prima, nel loro percorso di formazione, la nostra Costituzione, imparino ad amarla e a riconoscerne il valore – spiega il ministro Bianchi. – Il dialogo che abbiamo avviato come Ministero con la Corte costituzionale parte naturalmente dalla scuola: è qui che impariamo a vivere in comunità, a costruire una comune coscienza civica e ad accrescere il sentimento di appartenenza alla vita del Paese per formare cittadini attivi e consapevoli dei propri diritti e doveri”. La Corte Costituzionale è il più alto e il più giovane Organo di garanzia della Repubblica. E’ nata nel 1948. Ha cominciato a funzionare nel 1956. La Corte è, infatti, in primo luogo, un “giudice”, e tuttavia non appartiene all’ordine giudiziario; è un organo di “giustizia”, ma non, in senso stretto, di “giurisdizione” (non “dice” il diritto, ma piuttosto lo “giudica”); è, per la sua stessa composizione, un organo, in certo senso, “professionale” (di competenti), ma non “burocratico”; segue, nei suoi processi, forme procedurali assimilabili a quelle dei giudizi “comuni”, ma con regole e contenuti a questi non comparabili. Sul sito del Ministero dell’Istruzione, nel portale dedicato all’Educazione civica, è disponibile il link di collegamento all’Annuario 2021 della Corte costituzionale (https://www.istruzione.it/educazione_civica/link.html), uno strumento per conoscere meglio la Consulta, la sua attività, la Costituzione – anche attraverso una serie di podcast – i profili dei giudici, i luoghi in cui si esercita la giustizia costituzionale, la comunicazione istituzionale. All’interno sono raccolte anche le iniziative svolte con le scuole, grazie alla lunga collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e la Corte, per promuovere una cittadinanza attiva e una più consapevole cultura costituzionale dei giovani. “L’interesse degli studenti per la Costituzione e per il lavoro della nostra Corte, che la fa valere nelle situazioni più diverse della vita, lo avevamo riscontrato tre anni fa, con il nostro viaggio nelle scuole – ricorda il presidente Amato -; un viaggio durato più anni e che ci ha fatto interloquire con le ragazze e i ragazzi nelle scuole di diverse Regioni. Quanta attenzione, quante domande, quanta voglia di capire in quali modi la Costituzione entrasse, o potesse entrare, nelle loro vite! Capimmo che stavamo riempiendo un vuoto, ma lo stavamo riempiendo solo per alcuni, quelli che riuscivamo a incontrare. Ora, grazie alla rinnovata collaborazione con il Ministero il nostro Annuario sarà leggibile sulla piattaforma dello stesso Ministero, che tutti gli studenti possono consultare. Almeno quelli impegnati nello studio dell’Educazione Civica troveranno così uno strumento prezioso che li informerà sulla nostra Corte e su quello che ha fatto nell’ultimo anno. È solo un altro passo su una strada su cui intendiamo proseguire. È soprattutto dai giovani che deve essere sentita quella che si chiama la viva vox, la voce viva della nostra Costituzione. La Costituzione, ne è convinto Giuliano Amato, se è così presente in tutti noi, è anche perché è un esempio, appunto, di comunicazione chiara, semplice e accessibile. Di “buona lingua”, come dice Marcoaldi. La stragrande maggioranza delle parole che la Costituzione usa, lo aveva notato Tullio De Mauro, sono parole di uso comune, che tutti capiscono, nel contesto di frasi brevi e semplici. Figlie, infine, di un clima, quello dell’immediato dopoguerra e dell’iniziale ricostruzione, in cui la solidarietà, l’uguaglianza, la dignità, la fiducia nel dialogo erano parte di una rinnovata vita quotidiana, non più segnata dagli orrori di una guerra e di persecuzioni che avevano negato solidarietà, uguaglianza e valore della comprensione reciproca. Di qui l’idea – centrale per la Costituzione e centrale per la civiltà che la nostra Costituzione, insieme ad altre, ha contribuito a costruire in Europa sulla base della forza del diritto – della fiducia nella soluzione che si trova non con la forza ma nel confronto delle ragioni, degli argomenti, dei valori. È una civiltà che oggi torna ad essere messa in discussione. Il fatto stesso che un Paese, distante da Trieste poco più di quanto Trieste lo sia dalla Sicilia, sia martoriato da una guerra dimostra che quella civiltà ha bisogno di essere riaffermata, vivificata e difesa”.
elgr