Piano di azione nazionale pluriennale 2021- 2025
Il 21 marzo scorso è stata registrata dagli Organi di controllo la deliberazione del Consiglio dei Ministri recante il Piano di azione nazionale pluriennale per il quinquennio 2021-2025.
Gli interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione, edilizia, messa in sicurezza, risparmio energetico di edifici pubblici che accolgono scuole e servizi per l’infanzia; il finanziamento di spese di gestione delle scuole e dei servizi educativi per l’infanzia, per abbassarerne i costi per le famiglie e migliorare l’offerta; gli interventi di formazione continua nel servizio del personale educativo e docente e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali sono opportunità che vengono affrontate anche con successo grazie alle risorse finanziarie che le Regioni, a mezzo specifica programmazione, destinano agli enti locali. Il Piano di azione nazionale pluriennale ogni anno mette a disposizione le risorse necessarie. Il 21 marzo scorso è stata registrata dagli Organi di controllo la deliberazione del Consiglio dei Ministri recante il Piano di azione nazionale pluriennale per il quinquennio 2021-2025. Con nota prot. 8066 del 30 marzo 2022 vengono evidenziate le azioni in capo al Ministero, alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, agli Enti locali e agli Uffici Scolastici Regionali per la progressiva attuazione del sistema integrato zerosei. Un ulteriore sostegno economico straordinario Covid19 è stato destinato ai gestori dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia paritarie. Si tratta di un contributo di € 165 milioni a titolo di sostegno economico in relazione al ridotto/mancato versamento delle rette durante la pandemia Covid-19. Il Sistema Integrato di educazione e di istruzione si costituisce di una commissione formata da esperti in materia di educazione e di istruzione dei bambini da zero a sei anni. Ministro dell’istruzione, Regioni e Enti Locali designano la commissione di esperti che ha compiti consultivi e propositivi. In particolare, compito specifico e rilevante della Commissione è l’elaborazione delle Linee guida pedagogiche per il Sistema 0-6.La Commissione dura in carica tre anni. Ai membri non spettano compensi o rimborsi spese di alcun genere. “Il testo nasce dopo un confronto a livello nazionale e territoriale con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nell’organizzazione e gestione dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia. Le Linee pedagogiche non sostituiscono gli vigenti per la scuola dell’infanzia (le Indicazioni il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, 2012 documenti programmatici per la scuola dell’infanzia , con i nuovi scenari del 2018), né anticipano i contenuti degli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia, ma rappresentano una cornice di riferimento pedagogico e il quadro istituzionale e organizzativo in cui si colloca il sistema integrato educativo dalla nascita fino ai sei anni per favorirne lo sviluppo e il consolidamento. Le Linee si compongono di sei parti; la prima e la sesta hanno un taglio più istituzionale, il cuore del documento è più prettamente pedagogico. Il filo rosso che ha ispirato l’intero documento e che percorre traversalmente le sei parti è rappresentato dalla centralità del bambino nel processo educativo e dai valori fondanti della partecipazione, dell’accoglienza e del rispetto dell’unicità di cui ciascuno è portatore”.
elgr