In quale società noi viviamo? Mi faccio questa domanda e mi do’ anche la risposta: viviamo nella “società de magnaccioni.” Ora mi spiego.
Ogni volta che in Italia succede un grande evento straordinario, come un terremoto o un nubifragio, oppure c’è la possibilità di spendere soldi dello Stato per fare opere pubbliche o di usufruire di soldi dello Stato, per migliore beni immobili privati, il partito delle organizzazioni truffaldine non si fa attendere e provvede subito a fare le solite razzie dei soldi pubblici.
Sono ancora di questi giorni le notizie delle truffe milionarie fatte ai danni dello Statoi, sul bonus locazione e sui vari tipi dei bonus edilizi, che lasciano interdetti i cittadini che rispettano le regole e sono timorosi degli effetti che possono derivare dalla violazione della legge.
Non voglio entrare nei dettagli di queste ultime vicende che scuotono la coscienza delle persone oneste, ma una cosa mi sento di dire ed è questa: mi vergogno di far parte di questa “società dei magnaccioni,” che imperversa in lungo ed in largo in tutte le zone dell’Italia.
Mi vergogno di dover dividere la cittadinanza italiana con gente che meriterebbe di andare in galera e di buttare poi la chiave, perché non ha diritto a nessuna pietosa considerazione.
Questo mio auspicio, purtroppo, sono sicuro che non si avvererà mai, per cui dobbiamo solo aspettare la prima occasione utile, per vedere ancora una volta i soldi dello Stato, che poi sono i nostri soldi, nelle mani di incalliti truffatori, intenti a fare le solite razzie.
Questo è lo spaccato della società italiana di ieri e di oggi, per cui non ci possiamo aspettare che ci possano essere nel futuro giorni migliori, perché questa è la “società dei magnaccioni.”