L’Italia è il Paese delle polemiche gratuite. Non c’è un fatto, un argomento, una discussione, una notizia, una trasmissione televisiva, un colpo di tosse di qualche persona raffreddata, che non generi una polemica con un fondo a tinte gialle o con un sottofondo anche politico.
Ma non sarebbe più bello godersi qualcosa con l’animo tranquillo, anche se quel qualcosa non è di nostro gradimento? Prendiamo ad esempio la televisione, che abbiamo la fortuna di poter vedere attraverso numerosi canali. Se qualche programma non stimola il nostro interesse, non dobbiamo fare altro che cambiare canale, col telecomando, stando seduti comodamente in poltrona e senza nessun particolare sforzo muscolare.
In questi casi basta premere un tasto e non stare lì ad imprecare contro quella particolare trasmissione che non soddisfa le nostre esigenze. Invece molte persone restano incollati al video, col proposito poi di criticare subito dopo sui social quello che hanno visto, con delle espressioni che spesso vanno anche oltre la buona educazione ed il buon gusto.
Molte volte la critica c’è la dobbiamo tenere per noi e non sentire sempre la necessità di volerla pubblicizzare alla vasta platea del mondo, perché non ha senso agitare sempre i fantasmi, se questi non intaccano il nostro modo di vivere. Qualche polemica in meno e qualche insegnamento in più, anche dalle cose che non sono nelle nostre corde, renderebbero la vita meno conflittuale e molto più godibile.
Con questo non voglio dire che non ci devono essere i dibattiti e le discussioni, per carità, solo che le polemiche strumentali e gratuite, dovrebbero essere messe un poco da parte, per tutelare la nostra tranquillità esistenziale.