Avevo deciso di non scrivere più degli orrori della guerra in Ucraina, perché quella tragedia aveva colpito proprio molto la mia emotività.
Ma le immagini delle distruzioni delle città, dei bombardamenti sugli ospedali pediatrici, delle fughe dei migranti all’estero, delle scene dei rifugiati nelle metropolitane, delle atrocità e delle sofferenze che ogni giorno vengono offerte alla nostra vista, mi hanno indotto a ritornare sui miei passi e a fare la seguente riflessione: come si fa a giustificare ancora un carnefice come Putin e a cercare di trovare le giustificazioni della guerra nel comportamento dell’occidente, difronte a una tragedia che è una vera e propria vergogna per l’umanità?
Io veramente non lo riesco proprio a capire!!!
Per me, in questo momento, c’è una sola sentenza di condanna verso Putin e tutte le argomentazioni o i sofismi giustificativi, per spiegare i motivi della guerra non reggono, perché anche in una una guerra, come in tutte le manifestazioni della vita, c’è prima il senso dell’umanità e poi viene tutto il resto.
Viene prima il rispetto verso la vita dei bambini e poi vengono le motivazioni politiche, viene prima la vita dei civili innocenti e poi vengono le motivazioni delle Nazioni, viene prima il rispetto verso la persona, con i suoi diritti e i suoi valori e poi si sceglie dove bombardare.
I valori umani di tutti, sono sacri e inviolabili e non possono diventare mai disvalori inumani, per nessuna ragione e per nessun motivo e se diventano disvalori, si chiamano con il loro vero nome: CRIMINI DI GUERRA.
Anche nelle guerre, dovrebbe valere sempre questo principio, perché è un principio di civiltà, mentre il suo opposto, sono feroci barbarie, che non possono trovare alcuna giustificazione nei popoli che si ritengono e si credono civili.