Bianchi e Speranza firmano il protocollo d’intesa per tutelare benessere e salute
“Tutela dei diritti alla salute, allo studio e all’inclusione” avrà validità triennale. L’intesa considera l’attivazione di programmi e iniziative per la tutela e la promozione della salute e del benessere psicofisico di studentesse e studenti, famiglie e insegnanti; la necessità di favorire campagne di informazione e sensibilizzazione sui temi della prevenzione dei comportamenti che determinano rischi per la salute, il bisogno di rafforzare e potenziare l’inclusione scolastica di bambini, alunni e studenti con disabilità, con disturbi evolutivi specifici e con altri bisogni educativi speciali.
L’istituzione scolastica promuove benessere e salute. La promozione del benessere fisico, mentale e sociale dei ragazzi assume una importanza di primo piano nei compiti educativi della scuola e si realizza nelle varie attività. La scuola, fra i vari compiti, assolve la finalità di favorire l’apprendimento di corretti stili di vita in grado di accrescere il benessere degli alunni e la qualità della loro vita. Suo obiettivo, dunque, non è soltanto quello di rendere quanto più possibile migliore il rendimento scolastico. Si tratta di qualcosa molto più ampia dell’azione educativa alla salute, richiama l’azione politica finalizzata alla concretizzazione di una scuola sana; in tal senso ci si orienta a considerare l’ambiente fisico e sociale delle istituzioni scolastiche, i legami con i comuni, le associazioni, i servizi sanitari. La scuola italiana approccia, dunque, alla salute e al benessere, agli stili di vita, all’opera di prevenzione comportamentale. A tal fine è stato firmato recentemente il Protocollo d’intesa “Tutela dei diritti alla salute, allo studio e all’inclusione”; un protocollo che avrà validità triennale, sottoscritto nei giorni scorsi dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. Tra gli obiettivi predominanti considerati vi sono l’attivazione di programmi e iniziative per la tutela e la promozione della salute e del benessere psicofisico di studentesse e studenti, famiglie e insegnanti; la necessità di favorire campagne di informazione e sensibilizzazione sui temi della prevenzione dei comportamenti che determinano rischi per la salute, il bisogno di rafforzare e potenziare l’inclusione scolastica di bambini, alunni e studenti con disabilità, con disturbi evolutivi specifici e con altri bisogni educativi speciali. E’ previsto, fra l’altro, un percorso di conoscenza e di formazione necessario per garantire la promozione della salute nell’ambito scolastico. Gli alunni di tutte le scuole saranno accompagnati in attività articolate secondo specifiche aree tematiche. Gli sarà data la possibilità di conoscere l’importanza e il valore delle vaccinazioni, saranno educati alla corretta azione alimentare. Agli alunni e alle alunne sarà riservato riguardo con specifica attenzione alla mobilità sostenibile, all’inclusione scolastica. Tutti saranno considerati e non sarà trascurata la questione disabilità, fino alla necessaria prevenzione del cyberbullismo. Le famiglie giocheranno un ruolo non secondario rispetto alla scuola. Sarà chiesta condivisione costante. Diverse iniziative legate alla tutela della salute e del benessere troveranno, di certo, condivisione di sensibilizzazione e di informazione entro i diffusi nuclei familiari. Saranno favoriti, inoltre, il coordinamento tra le istituzioni scolastiche, la formazione del personale e la costituzione di reti di scuole. Il Protocollo prevede la costituzione di un comitato e la formazione di gruppi di lavoro specifici ai quali potranno partecipare esperti del mondo della scuola, dell’università, della sanità e delle associazioni. Fare scuola sana abbisogna di tutela dell’ambiente fisico e sociale, di tutela di legami con la comunità e la società civile. “In Italia, il rapporto tra sistema Scuola nel suo insieme e sistema Sanitario si consolida attraverso l’integrazione delle specifiche competenze e finalità in base a quanto espresso nel documento “Indirizzi di policy integrate per la scuola che promuove salute” (Accordo Stato-Regioni 17 gennaio 2019). Secondo questa prospettiva, e in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è opportuno favorire la diffusione di un approccio scolastico globale, secondo cui la scuola esercita la titolarità della promozione della salute nel proprio contesto e dove la salute non rappresenta un contenuto tematico, ma è parte integrante dell’attività didattica quotidiana. La salute e l’educazione sono infatti interconnesse: promuovendo la salute nella propria scuola, è possibile sia raggiungere obiettivi educativi, sociali e professionali sia favorire la salute dell’intera comunità scolastica”. Il Covid19, col suo nuovo scenario, ha sollecitato sicuramente e ulteriormente il bisogno di una nostra sfida volta a determinare l’azione promozionale della salute; entro questo nuovo scenario sarà necessario agire con rimodulazione e ridefinizione di dinamiche e pratiche. La salute è una risorsa preziosa sia sul piano individuale che collettivo. La salute va raggiunta e mantenuta. Essa si rappresenta condizione imprescindibile dello stato di felicità e benessere psicofisico e elemento di partenza fondamentale per la crescita del progresso socio-economico. La scuola generosa del fare del Ministro Patrizio Bianchi si attrezza e opera anche a garanzia di questo fine.
Emilio La Greca Romano