Scuola: 5,2 miliardi per asili, nuove strutture scolastiche, mense, palestre, manutenzione straordinaria. PNRR, presentati i primi bandi per il settore Istruzione.
Almeno il 40% dei fondi messi a bando, sarà destinato al Mezzogiorno per fornire fattivamente risposte alle esigenze del Sud, serviranno per finanziare, nei territori che ne hanno maggiore carenza, mense scolastiche per il tempo pieno, servizi educativi per l’infanzia, palestre, scuole nuove ed efficienti. “Il PNRR è un’azione di sistema che affronta i nodi del Paese, ha dichiarato Bianchi. Con gli investimenti nell’Istruzione ridurremo l’attuale divario tra Nord e Sud nei servizi educativi, in particolare nello 0-6. E’ un grande risultato. Comincia il cammino del PNRR, della costruzione della nuova scuola che vogliamo per i nostri bambini e ragazzi, inclusiva, innovativa, accogliente, sostenibile. È un percorso che faremo insieme ai territori e alle scuole, mettendo a disposizione degli Enti locali semplificazioni e strumenti per agevolare il loro lavoro nella partecipazione ai bandi e nella realizzazione delle opere”.
“Futura, la scuola per l’Italia di domani”, è questo il nome del PNRR Istruzione. “Futura” per sottolineare l’importanza strategica delle specifiche risorse per la costruzione di una nuova scuola. E’ stata riservata speciale attenzione al Sud, con la finalità di colmare i divari esistenti, nella criteriologia di riparto delle risorse del primo pacchetto di interventi che mette subito a disposizione un terzo dei fondi complessivi previsti nel PNRR per il sistema di Istruzione. Per il sistema d’Istruzione ammontano, in tutto, a 17,59 miliardi. Per gli Enti locali sono state previste semplificazioni e strumenti di supporto per la realizzazione delle opere. Si è tenuta ieri la conferenza con i Ministri Bianchi, Bonetti e Carfagna. Al Sud sono state destinate almeno il 40 % delle disponibilità. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso della conferenza, ha presentato i contenuti del decreto con cui vengono stabiliti i criteri di riparto delle risorse. Gran parte dei soldoni, almeno il 40% dei fondi messi a bando, sarà destinato al Mezzogiorno per fornire fattivamente risposte alle esigenze del Sud, serviranno per finanziare, nei territori che ne hanno maggiore carenza, mense scolastiche per il tempo pieno, servizi educativi per l’infanzia, palestre, scuole nuove ed efficienti. “Più in generale, nell’attribuzione delle risorse peseranno la scarsità attuale di infrastrutture nei territori, la densità della popolazione studentesca e, ad esempio, nel caso di mense e palestre, conteranno anche i dati relativi alle difficoltà negli apprendimenti e alla dispersione scolastica”. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR; Recovery and Resilience Plan, abbreviato in Recovery Plan o RRP), è il piano preparato dall’Italia per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di Covid-19, al fine di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese. Il PNRR fa parte del programma dell’ Unione europea noto come Next Generation EU, fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea (per questo noto in inglese come Recovery Fund, cioè Fondo per la ripresa). All’Italia sono stati assegnati 191,5 miliardi (70 in sovvenzioni a fondo perduto e 121 in prestiti). Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un piano di trasformazione del Paese, di rilancio economico, di realizzazione della transizione ecologica e digitale, realizzato grazie a Next Generation EU. E’ articolato in sei Missioni, che rappresentano le aree di intervento principali del Piano e sono: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e coesione; Salute. Le risorse arrivano dall’Europa. L’Unione europea ha stanziato € 750 mld, di cui € 191,5 mld per l’Italia, grazie a sovvenzioni e prestiti dell’RRF (Recovery and Resilience Fund). L’integrazione di € 30,6 mld, da parte dell’Italia, avviene mediante il ricorso ad un Fondo Complementare, finanziato direttamente dal bilancio. Le risorse destinate all’istruzione sono pari a 17,59 miliardi di euro (comprensive dei progetti “in essere”), con 11 linee di investimento, 6 destinate alle infrastrutture e 5 alle competenze. I beneficiari delle risorse stanziate per l’Istruzione, che saranno assegnati attraverso avvisi pubblici, sono le scuole, gli Its e gli enti locali proprietari degli edifici per quanto riguarda gli interventi di edilizia scolastica. Oltre cinque miliardi (5,2) sono stati destinati per la realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia, per la costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre, per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Oltre al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, hanno preso parte alla Conferenza la Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti e la Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. “Il PNRR è un’azione di sistema che affronta i nodi del Paese, ha dichiarato il Ministro Bianchi. Con gli investimenti nell’Istruzione ridurremo l’attuale divario tra Nord e Sud nei servizi educativi, in particolare nello 0-6. Garantire un maggiore accesso agli asili nido e alle scuole dell’infanzia significa anche affrontare il tema della denatalità e dare un sostegno concreto all’occupazione femminile. Con queste risorse avviamo, poi, il processo di innovazione della scuola sia sotto il profilo delle infrastrutture che della didattica”, dichiara il Ministro Bianchi. E’ stato dato corso alla presentazione dei bandi specifici e di un sito in continuo aggiornamento (pnrr.istruzione.it); quest’ultimo permetterà alle Istituzioni, alle scuole, ai cittadini agli Enti locali di accedere agilmente alle informazioni generali sul PNRR Istruzione, ai dati relativi ai finanziamenti (anche in versione open data), ai singoli bandi, ai servizi disponibili per chi dovrà effettuare le opere. “Quello di oggi è un grande risultato. Comincia il cammino del PNRR, comincia la costruzione della nuova scuola che vogliamo per i nostri bambini e ragazzi, inclusiva, innovativa, accogliente, sostenibile, ha affermato il Ministro. È un percorso che faremo insieme ai territori e alle scuole, mettendo a disposizione degli Enti locali semplificazioni e strumenti per agevolare il loro lavoro nella partecipazione ai bandi e nella realizzazione delle opere. Per questo stiamo realizzando una serie di convenzioni con Cassa depositi e prestiti, Agenzia per la coesione, Consip, Autorità nazionale anticorruzione, Sogei, Gse. Daremo il massimo supporto”. La Bonetti poi, col suo intervento, ha sottolineato l’importanza di cambiamento e crescita in linea con la qualità europea. “Il Pnrr rende possibile un investimento storico per portare finalmente la copertura di asili nido e servizi educativi per l’infanzia al livello degli altri paesi dell’Unione Europea. Assicurare il diritto all’educazione vuol dire tutelare sin dall’infanzia quelle pari opportunità che a tutte le bambine e i bambini vanno assicurate per la loro crescita di cittadine e cittadini già oggi. Il Governo lo fa con una visione integrata, quella del Family Act, che è riforma di accompagnamento del Pnrr e che investe al tempo stesso in servizi educativi, nel lavoro femminile e nell’empowerment delle nuove generazioni: è da questa alleanza tra generi e generazioni che il Paese può crescere e ripartire”. Si è poi detta soddisfatta la Carfagna poichè lo schema bandi vincola alle regioni del Mezzogiorno, nei diversi capitoli, quote dal 40 al 57,68 per cento: “La scuola è il primo, grande banco di prova con cui ci siamo cimentati nell’azione di recupero dei divari tra Nord e Sud, ha detto la Ministra Carfagna; sono pienamente soddisfatta del risultato ottenuto. Il lavoro di squadra col collega Patrizio Bianchi ha prodotto uno schema di bandi che vincola alle regioni del Mezzogiorno, nei diversi capitoli, quote dal 40 al 57,68 per cento. Abbiamo introdotto anche una specifica clausola di salvaguardia: se qualche Regione meridionale non riuscirà ad assorbire tutte le cifre disponibili, il residuo sarà comunque ridistribuito al Sud. L’abbattimento del ‘muro invisibile’ che divide i cittadini del Sud da quelli del Nord, fin dall’età scolastica, non è più la richiesta inascoltata di una periferia del Paese, ma una ‘missione nazionale’ in cui tutti sono impegnati”. I bandi e il sito. Oggi sono stati presentati quattro avvisi pubblici e il Piano di riparto alle Regioni di risorse per la messa in sicurezza delle scuole per un totale di 5,2 miliardi. In particolare, sono previsti: 3 miliardi di euro per il Piano per gli asili nido e le Scuole dell’infanzia: l’obiettivo è ridurre il divario esistente nei servizi educativi per la prima infanzia e potenziarli su tutto il territorio nella fascia di età 0-6 anni. I 3 miliardi saranno così divisi: 2,4 miliardi per la fascia 0-2 anni (il 55,29% di queste risorse andrà al Mezzogiorno) e 600 mln per la fascia 3-5 (40% al Mezzogiorno). Si tratta della seconda tranche di uno stanziamento complessivo di 4,6 miliardi previsti nel PNRR per questo capitolo, grazie ai quali si realizzeranno complessivamente 1.800 interventi di edilizia scolastica e saranno creati 264.480 nuovi posti per accogliere bambine e bambini, migliorando il servizio offerto alle famiglie a supporto, anche, dell’occupazione femminile. 800 milioni di euro per il Piano di costruzione di 195 nuove scuole che sostituiranno vecchi edifici (il 40% delle risorse andrà al Mezzogiorno). Si tratterà di scuole innovative dal punto di vista architettonico e strutturale, altamente sostenibili e con il massimo dell’efficienza energetica, inclusive e in grado di garantire una didattica basata su metodologie innovative e su una piena fruibilità degli ambienti didattici. Una volta individuate le aree per la costruzione delle scuole, il Ministero dell’Istruzione bandirà un concorso di progettazione. 400 milioni di euro per il potenziamento del tempo pieno attraverso l’incremento delle mense scolastiche (il 57,68% delle risorse andrà al Mezzogiorno). Lo stanziamento consentirà di realizzare circa mille interventi, costruendo nuovi spazi o riqualificando quelli esistenti. 300 milioni di euro (il 54,29% delle risorse andrà al Mezzogiorno) per aumentare l’offerta di attività sportive attraverso la costruzione di palestre o la riqualificazione di quelle esistenti, per un totale di 230.400 metri quadrati da realizzare o riqualificare. 710 milioni di euro per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole (il 40% delle risorse andrà al Mezzogiorno): le Regioni individuano gli Enti da ammettere a finanziamento sulla base delle programmazioni regionali per garantire la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente. Dati, informazioni, schede sintetiche, avvisi pubblici e anche l’opportunità di verificare lo stato di avanzamento di lavori e investimenti attraverso il racconto delle scuole coinvolte sarà possibile a mezzo il sito del PNRR per l’Istruzione. Bianchi, in sede di conferenza stampa, ne ha ampiamente parlato con entusiasmo. Un portale unico che consentirà al mondo scuola, agli stakeholder, agli Enti locali, ai cittadini, di trovare risposte adeguate in merito agli sviluppi dei vari processi che interesseranno la scuola in radicale cambiamento.
Emilio La Greca Romano