Scuola, al via il Tavolo sulla Cittadinanza digitale
Garantirà coordinamento fra Ministero e associazioni, enti, aziende già coinvolti in attività di reciproca collaborazione. I nostri giovani vanno supportati, sostiene Patrizio Bianchi: “con l’obiettivo di consentire loro di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della Rete e delle nuove tecnologie, in un’ottica di cittadinanza attiva e consapevole”.
Associazioni, enti, istituzioni e aziende, giovedì 11 novembre, hanno preso parte presso il Ministero dell’Istruzione, al primo Tavolo sulla Cittadinanza digitale. L’incontro è stato convocato dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dalla Sottosegretaria Barbara Floridia. Si rappresenta prezioso, secondo il Ministro dell’Istruzione, Patrrizio Bianchi, il sostegno ai giovani sui temi connessi alla cittadinanza digitale; vanno supportati “con l’obiettivo di consentire loro di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della Rete e delle nuove tecnologie, in un’ottica di cittadinanza attiva e consapevole”. La “cittadinanza digitale” è quell’insieme di diritti/doveri che, grazie al supporto di una serie di strumenti (l’identità, il domicilio, le firme digitali) e servizi, mira a semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione tramite le tecnologie digitali. Le più recenti novità relative alla cittadinanza digitale si sono avute con il D.lgs. n. 217 del 13 dicembre 2017, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 12 gennaio 2018 con il quale sono state emanate le disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, concernente modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, risalente al 2005, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, chiamato proprio Carta della cittadinanza digitale. La Carta della cittadinanza digitale stabilisce il diritto di cittadini e imprese, “anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione…di accedere a tutti i dati, i documenti e i servizi di loro interesse in modalità digitale…al fine di garantire la semplificazione nell’accesso ai servizi alla persona” e “riducendo la necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici”. Karen Mossberger, Caroline J. Tolbert e Ramona S. McNeal in Digital Citizenship: The Internet, Society, and Participation, sostengono che per cittadinanza digitale si intende la capacità di un individuo di partecipare alla società online. Come ogni attore di una società, il cittadino digitale diviene portatore di diritti e doveri, fra questi quelli relativi all’uso dei servizi dell’amministrazione digitale. La Sottosegretaria Floridia, in occasione dell’incontro, ha spiegato ai partecipanti lo scopo del Tavolo: “Vogliamo conoscere tutte le attività che si realizzano nelle scuole e provare a mettere a sistema le iniziative lodevoli ed efficaci sulla Cittadinanza digitale che questi, e altri, soggetti hanno già avviato nelle scuole. Vogliamo essere sicuri di quali siano i temi trattati nelle scuole e quali gli strumenti forniti ai nostri studenti e ai docenti. Vogliamo mettere a sistema e valorizzare tutti i partner che potranno contribuire alla crescita della consapevolezza dei diritti digitali dei nostri studenti e delle nostre studentesse. Vogliamo valorizzare chi potrà contribuire a formare i nostri giovani e a dare al personale docente un supporto di qualità nello svolgimento delle attività di Cittadinanza digitale, che è inclusa all’interno dell’Educazione civica”. La carta digitale serve a risolvere una serie di questioni. E’ stata pubblicata il 7 agosto 2015. Si tratta di una legge delega a soistegno dei processi di ammodernamento della Pubblica Amministrazione volti ad assicurare nuovi diritti ai cittadini. Si tratta, in sostenza, di questi principi fondamentali: “la riduzione della necessità dell’accesso fisico agli uffici pubblici attraverso la digitalizzazione di dati, documenti e servizi; la definizione di livelli minimi di prestazioni facendo rientrare così la digitalizzazione dei servizi nella Costituzione; la definizione di requisiti minimi per la Pubblica Amministrazione riguardanti l’ambito digitale; modifiche al Sistema Pubblico di Connettività (SPC); modifiche per favorire l’uniformità del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID); creazione del domicilio digitale; ottimizzazione della spesa per la digitalizzazione. Proprio da oggi, 15 novembre, la cittadinanza gode di un vantaggio digitale. E’, infatti, attivo il servizio che permette ai cittadini di ottenere i certificati anagrafici on line autonomamente e gratuitamente. A mezzo la piattaforma www.anagrafenazionale.interno.it disponibile anche attraverso l’indirizzo www.anagrafenazionale.gov.it., sarà possibile scaricare i seguenti 14 certificati: Anagrafico di nascita, Anagrafico di matrimonio, di Cittadinanza, di Esistenza in vita, di Residenza, di Residenza AIRE, di Stato civile, di Stato di famiglia, di Residenza in convivenza, di Stato di famiglia AIRE, di Stato di famiglia con rapporti di parentela, di Stato Libero, Anagrafico di Unione Civile, di Contratto di Convivenza. Al portale si accede con la propria identità digitale (SPID, Carta d’Identità Elettronica, CNS).
Emilio La Greca Romano