La Scuola riparte. Finanziati oltre 43 milioni di euro per la messa in sicurezza dei solai e dei controsoffitti
Al via il decreto di destinazione di risorse per interventi resisi necessari, a seguito dell’avvenuta esecuzione delle indagini diagnostiche, su solai e controsoffitti delle istituzioni scolastiche per prevenire fenomeni di crollo.
Le scuole cadono a pezzi. E’, purtroppo, una ineludibile verità! L’età media dei 42 mila edifici distribuiti sullo stivale è di ben 52 anni, diremmo quasi quella di un attempato e smemorato signore. Occorrono 200 miliardi in un ventennio per renderle sicure, moderne ed efficienti. Tira le somme la Fondazione Agnelli. Quest’ultima ha recensito 40 mila strutture scolastiche italiane. Non ci restituisce serenità il dato complessivo; si rivela inquietante. In Italia le strutture scolastiche, due su tre, sono state costruite nell’arco di tempo 1800 – 1970. Non esce solo a pezzi, dunque, la scuola italiana dalla pandemia, (ancora non sconfitta del tutto), per quanto riguarda gli apprendimenti degli ultimi due anni in Italiano e Matematica, ma crolla a pezzi a causa delle sue strutture fatiscenti. Sarebbe utile, in alcune situazioni, invece che porre pezze, rimedi palliativi, intervenire radicalmente e con determinazione, con demolizioni e ricostruzioni ex novo all’avanguardia. E’ stata destinata la cifra di 43.004.901,91 euro, risorsa necessaria per interventi strutturali urgenti. La scuola, in alcuni casi, rischia di crollare. Ecco allora, al momento, servite le risorse ritenute necessarie. Il Ministero dell’Istruzione ha dato il via libera nei giorni scorsi al decreto di destinazione di un fondo per interventi di messa in sicurezza su solai e controsoffitti negli istituti scolastici a seguito delle indagini diagnostiche. Gli edifici a cui saranno destinate le risorse sono 191, 134 per la Scuola primaria e secondaria di primo grado, e 57 per la Scuola secondaria di secondo grado. Gli enti locali beneficiari dei ricevono l’anticipazione della somma, pari al 30% dell’importo di finanziamento, da parte degli organi di controllo e previa richiesta alla Direzione generale competente del Ministero dell’istruzione. La restante parte del finanziamento è erogata per stati di avanzamento lavori fino al raggiungimento del 90% dell’importo di finanziamento, mentre il residuo 10% è erogato al momento della presentazione dei certificati di regolare esecuzione o collaudo dei lavori. Entro il 31 dicembre è il termine ultimo per la rendicontazione finale degli interventi relativi al presente finanziamento e per il monitoraggio degli interventi e dei lavori di messa in sicurezza. Il decreto, con i relativi allegati, che individua i destinatari delle risorse per gli interventi urgenti su solai e controsoffitti delle scuole, consegue le sollecitazioni avanzate da Anci, (Associazione Nazionale Comuni Italiani), nell’ambito dell’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica. Il decreto è stato registrato alla Corte dei conti in data 21 settembre 2021. Si tratta di complessivi € 43.004.901,91 di cui: € 25.900.000,00, in favore dei Comuni e delle unioni di comuni, che hanno presentato richieste di contributo per interventi di messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di importo superiore a € 20.000,00 e che hanno eseguito per primi temporalmente le indagini e caricato a sistema la relativa rendicontazione; € 17.104.901,91, in favore di Province e Città metropolitane che hanno presentato richieste di contributo per interventi di messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di importo superiore a € 20.000,00. Col finanziamento degli oltre 43milioni di euro qualcosa si muove. Bisognerà continuare in questa direzione. “Ci saranno tantissimi investimenti per le scuole, già quest’anno noi abbiamo messo, in questi 5 mesi, 5 miliardi per le scuole e la loro messa in sicurezza, per gli asili, per tutta la scuola digitale, per un forte intervento anche sulle persone. Questo ci permette di aprire il cantiere del PNRR, che vede 18 miliardi di investimento sulla scuola”. Le parole di Bianchi mettono sollievo e fanno ben sperare.
Emilio La Greca Romano