Bruno Gambone nasce a Vietri sul Mare (Salerno) il 18 ottobre 1936.
Si avvicina per un breve periodo al mondo della ceramica, all’età di 14 anni nell’atelier del padre, Guido Gambone.
Verso la fine degli anni Cinquanta, rimanendo sempre nel capoluogo toscano Firenze, presta la sua collaborazione nella manifattura di Andrea D’Arienzo.
Determinato a lavorare ed affermarsi in maniera autonoma si dedica anche ad altre esperienze artistiche come la decorazione di stoffe e la pittura su tela. Al 1959 risale la sua prima esposizione di opere di pittura allestita a Firenze presso la Galleria La Strozzina. Nel 1962 si trasferisce negli Stati Uniti stabilendosi per 5 anni a New York. Qui frequenta artisti come per esempio Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e Andy Warhol, compiendo numerose esperienze nel settore della pittura, della scultura, del cinema e del teatro.
Dopo cinque anni ritorna in Italia. E’ Milano la città in cui sceglie di risiedere. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con vari artisti come Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Agostino Bonalumi e Gianni Colombo. Ha proseguito poi questa esperienza in alcuni laboratori veneziani ideando una serie di oggetti di arredamento come lampade e tavolini. Si è interessato anche di oreficeria disegnando gioielli durante il periodo milanese (1968). Si è riavvicinato a questo settore sul finire degli anni Settanta dando origine ad una serie dedicata ad animali fantastici, riprendendo schemi già usati anche nella sua produzione ceramica.
Bruno Gambone è componente del Consiglio Nazionale della Ceramica e Membro dell’Accademia di Ginevra; per un decennio è stato Presidente dell’Associazione ASNART del C.N.A.
Oggi è Presidente Onorario. Nel 1997 assume l’incarico quale Direttore artistico del Premio Nazionale della Ceramica di Vietri sul Mare (Salerno). Bruno Gambone nasce a Vietri sul Mare, in provincia di Salerno, il 18 Ottobre 1936.
Si avvicina per un breve periodo al mondo della ceramica, all’età di 14 anni nell’atelier fiorentino del padre. Verso la fine degli anni Cinquanta, rimanendo sempre nel capoluogo toscano, presta la sua collaborazione nella manifattura di Andrea D’Arienzo.
Determinato a lavorare e ad affermarsi in maniera autonoma, si dedica anche ad altre esperienze artistiche come la decorazione di stoffe e la pittura su tela. Al 1959 risale la sua prima esposizione di opere di pittura allestita a Firenze presso la Galleria La Strozzina.
Nel 1963 si trasferisce negli Stati Uniti, stabilendosi per alcuni anni a New York. Qui frequenta artisti quali Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e Andy Warhol, compiendo numerose esperienze nel settore della pittura, della scultura, del cinema e del teatro.
Dopo cinque anni ritorna in Italia. È Milano la città in cui sceglie di risiedere. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con vari artisti come Enrico Castellani, Lucio Fontana, Paolo Scheggi, Agostino Bonalumi e Gianni Colombo.
Nel 1969, in seguito alla morte del padre, per non lasciarne inattivo il laboratorio, ritorna ad occuparsi del settore ceramico.
Da allora svolge a Firenze, con continuità, un intenso lavoro testimoniato dalla produzione di opere di grande interesse.
Talvolta si è occupato anche di altri settori delle arti applicate come quello del vetro. Ha intrapreso, infatti, collaborazioni con alcune cristallerie di Colle VaI D’Elsa all’inizio degli anni Ottanta. Ha proseguito poi questa esperienza in alcuni laboratori veneziani ideando una serie di oggetti di arredamento come lampade e tavolini.