Bianchi e la trasmutante scuola. “Tutti i prof in cattedra dal primo giorno di scuola”
Dalle principali indicazioni per il rientro a scuola, alle iniziative in prossimità dell’anno scolastico del Ministro dell’Istruzione, in Commissioni cultura alla Camera e al Senato. Patrizio Bianchi trasforma la scuola. Tanta roba bolle in pentola: si procederà alle riforme Its, della filiera professionale e tecnica, dell’orientamento-accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita, del reclutamento e della formazione continua di tutto il personale, del dimensionamento degli istituti e della didattica.
Dopo che il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha presentato le principali indicazioni per il rientro a scuola in una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 2 settembre u.s. , a Palazzo Chigi, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi, con Mariastella Gelmini (Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie), Roberto Speranza (Ministro della Salute) ed Enrico Giovannini (Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), oggi, 7 settembre, ha tenuto l’audizione sulle iniziative in prossimità dell’anno scolastico in Commissioni cultura alla Camera e al Senato. “Sono oltre 857mila i docenti, ha dichiarato il Ministro; oltre un milione di persone lavora nella nostra scuola. L’impegno che ci eravamo presi era di ripartire avendo tutti i docenti al loro posto. Questo impegno per la prima volta sarà realizzato. Partiremo il 13 settembre avendo tutti i docenti al loro posto rispetto alle 112 mila cattedre vuote e vacanti: avremo 58.735 mila posizioni a ruolo già assegnate, di cui 14194 sul sostegno; non abbiamo atteso, e altri 113.544 mila incarichi annuali sono stati assegnati, di cui 59.813 sul sostegno. Inoltre oltre 59 mila posti sono assegnati per il sostegno. Un lavoro titanico, collettivo. Ci saranno solo le assegnazioni di brevissimo periodo che faranno i presidi”. Lo scorso anno le assunzioni erano state 19.995 in totale di cui 1.778 sul sostegno.
“La prima cosa da fare è la riforma degli Its, segue poi la riforma della filiera professionale e tecnica: con i ministri Orlando e Speranza stiamo ragionando su percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi ma anche degli imprenditori. La terza azione da fare è l’orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del reclutamento e la formazione continua di tutto il personale, ovvero la formazione dei docenti e del personale, compresi i dirigenti: la scuola è una organizzazione complessa. Bisogna andare ad un nuovo contratto di tutto il personale, è scaduto, bisogna dargli più valore, anche per un problema di rispetto sociale dei docenti che negli anni si è offuscato. “Serve anche la riforma del dimensionamento degli istituti, è un tema che riguarda la numerosità: le classi pollaio sono 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane. E’ lì che dobbiamo agire e stiamo agendo, con azioni mirate, basta interventi a pioggia”, ha proseguito Bianchi. “Infine c’è una settima riforma, è quella della didattica: io non sono convinto che l’unità classe sia l’unico modo per insegnare, bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione; nell’autonomia scolastica, spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti”. “Nei prossimi mesi avremo un immane compito: l’opportunità di poter fare della scuola il centro pulsante del paese. Questo ci impegna tutti. Insieme dovremo condividere il cammino che non possiamo sottovalutare ne disperdere. Cinque miliardi e 100 sono stati investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura. La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle vaccinazioni, oltre il 92 per cento del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi, abbiamo una età media elevata del personale che lavora nella scuola. Volgo un ringraziamento al garante della Privacy: grazie al lavoro che stiamo facendo insieme e che riguarda il controllo del green pass sarà possibile, dal 13 settembre, avere sui pc dei presidi, grazie ad una piattaforma, la lista del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo, evitando file e di far vedere all’esterno chi ha la certificazione in regola e chi no. Abbiamo messo insieme dati del ministero della Salute e dell’Istruzione, le capacità tecniche del Mef e l’assistenza dell’Autorità della privacy. Sarà infine necessario investire in alte competenze nella Pa; nel ministero dell’Istruzione ne abbiamo la metà di quelle previste. Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli – ha sottolineato Bianchi -. Siamo in una fase di nuova negoziazione e noi come ministero abbiamo lavorato sui fondi del Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la scuola. Io credo, ha dichiarato Bianchi, la via siano i test salivari, devono essere estesi oltre le ‘scuole sentinella’ ma non intervengo: è materia del commissario Figliuolo, lo ringrazio sempre e non mi permetto di intervenire. Se c’è necessità di quarantena riguarda il singolo istituto, non è più possibile estendere questa condizione a tutta la regione o al comune. Isoleremo il cluster, ne vedremo la gravità, lo limiteremo; sulle quarantene sentiamo il parare del Cts e delle autorità sanitarie, ma la scuola deve rimanere aperta questa è la mia posizione evitando situazioni di contagio diffuso”. Questi, per l’esattezza, i numeri dell’ anno scolastico 2021/22. Vaccini e screening: il 91,5% del personale scolastico è vaccinato; oltre il 67% fascia 16-19 anni, oltre il 40% fascia 12-15 anni; per le fasce di età tra i 6 e i 13 anni è prevista una campagna di screening. Le immissioni in ruolo al 1 settembre: 58.300 insegnanti assunti, di cui 13.908 insegnanti di sostegno; 8630 personale ATA; 450 Dirigenti scolastici. “Lascuoladestate” ha coinvolto 7.154 scuole, ha sviluppato 32.500 progetti e, grazie al PON, sono state svolte 1.650 mln di ore in più (dati MIUR). Intanto in lungo e in largo, anche a Roma, le graduatorie per le supplenze risultano piena zeppe di errori causati dall’algoritmo. Più di un prof precario ha segnalato inconvenienti importanti in merito alle graduatorie con errori. Una situazione che, di certo, indurrà alla riformulazione. Proprio oggi è suonata la prima campanella per 90mila bambini e ragazzi altoatesini. E’ iniziato il terzo anno dell’era Covid. In Alto Adige la scuola apripista. “Abbiamo lavorato per garantire un avvio tranquillo, con misure di sicurezza e il personale in ordine, ha dichiarato Bianchi. La scuola, ha aggiunto nel suo messaggio augurale d’inizio anno, è ritrovarsi; è un nuovo incontro. Sia un nuovo inizio per i ragazzi, i docenti, il personale e tutte le famiglie”.
Emilio La Greca Romano