Si sa che i bambini presentano in genere 5-10 episodi di raffreddore all’anno, di solito di origine virale. Generalmente si risolvono da soli e sono raramente dannosi.
Però, dalle statistiche si ricava che i genitori dei bambini più piccoli somministrano ad essi farmaci da banco (OTC), presenti in casa, per la tosse ed il raffreddore molto più spesso di quanto sia logico pensare. Bisogna ricordare che la maggior parte di questi farmaci non è stata testata nei bambini di età inferiore ai 6 anni. Alla fine, il numero e la tipologia degli eventi avversi riportati nei bambini indicano che il rischio di danno supera il beneficio generato dai principi attivi che si trovano comunemente nei farmaci OTC per la tosse ed il raffreddore.
Recentemente l’Autorità Regolatoria australiana (TGA) ha raccomandato di non trattare i bambini di età inferiore ai 6 anni con tali farmaci. Raccomandazioni simili sono in atto in Canada, Regno Unito e Nuova Zelanda. Anche la letteratura internazionale è d’accordo con queste indicazioni.
I bambini piccoli metabolizzano molti farmaci in modo diverso rispetto agli adulti. Ciò influenza l’efficacia, la sicurezza ed i regimi di dosaggio utilizzabili.
Così, sebbene raramente, alcuni bambini possono presentare eccitazione, allucinazioni e convulsioni, piuttosto che sedazione. Sono state anche riportate reazioni anafilattiche e di ipersensibilità.
In conclusione, la maggior parte dei colpi di tosse e degli altri sintomi sono dovuti al raffreddore comune e tendono a risolversi spontaneamente. Prima di somministrare un qualsiasi farmaco sintomatico, anche OTC, in bambini sotto i 12 anni è fondamentale ricorrere ad un consiglio esperto con il proprio medico o il proprio farmacista che saprà indirizzarci nel modo migliore.