Donald Trump, è stato assolto dall’accusa di “impeachment,” dal Senato Americano, per i fatti che riguardavano l’assalto al Campidoglio, del 6 gennaio 2020. Con l’assoluzione di Trump, la politica ha prevalso sulla legge, perché il Senato ha assolto Trump, nonostante la sua colpevolezza fosse stata documentata e provata da un audio, in cui l’ex presidente degli Stati Uniti, invitava i suoi sostenitori alla rivolta, per capovolgere l’esito di un voto elettorale, regolare e legittimo, in favore di Biden. Per poter condannare Donald Trump, occorrevano 67 voti del Senato, ma ci sono stati solo 57 voti a favore dell’impeachment, perché i senatori del partito repubblicano, difronte all’evidenza delle prove, hanno chiuso gli occhi, si sono tappate le orecchie ed hanno salvato Trump. Dopo questa assoluzione, Trump, si potrà candidare nuovamente alle elezioni del 2024, nonostante la sua istigazione alla rivolta armata, contro le istituzioni democratiche americane, che aveva giurato di difendere. Questo fatto, per me, è un lampante esempio di “pornografia politica,” perché, con la sentenza di assoluzione di Trump, la democrazia americana, ha dato ancora una volta la prova di un “disvalore democratico”, in quanto, nel momento in cui prevalgono gli interessi della politica, sui principi e sul valore della legge, non ci può essere più una sana democrazia, ma solo una democrazia fragile e piegata alla volontà di chi dispone dell’arma dei voti nel Parlamento, per capovolgere l’evidenza di fatti accertati e documentati. L’assoluzione di Trump è un ennesimo esempio del cattivo uso del potere da parte della politica, che ha un denominatore comune in tutti i Paesi del Mondo ed è il principio che gli interessi di parte vengono prima degli interessi generali e delle regole, condivise da una comunità di persone, che si chiama Stato.
L’ ASSOLUZIONE DI TRUMP EVIDENZIA I LIMITI DEL SISTEMA DEMOCRATICO AMERICANO
