La riconoscenza, è patrimonio solo delle anime sensibili, che sanno capire l’importanza di essere state beneficiate dai pensieri affettuosi e dalle premure di chi ha ritenuto di spendersi per gli altri, perché ha sentito il piacere di aprire il proprio cuore a chi aveva bisogno di consigli o di un supporto psicologico, in un momento di difficoltà della vita. Non è da tutti, conservare nel tempo, i sentimenti di riconoscenza, perché l’uomo in generale è portato a dimenticare spesso le cose positive e a ricordare di più, ed anche con grande evidenza, qualche episodio che ha ritenuto poco gradito. La natura umana, è multiforme ed è piena di contraddizioni, che molte volte la rendono incomprensibile alla logica ed al buon senso, ma bisogna accettarla così com’è, partendo dal presupposto che nessuno si può ritenere perfetto e, proprio in nome di questo concetto, si perdonano all’uomo molti difetti e molte manchevolezze. Ciò non toglie, però, che il sentimento di riconoscenza dovrebbe sempre essere sentito dalle persone, perché ricevere un aiuto o un beneficio, non è scontato, per cui se si riceve, si dovrebbe conservare sempre, nella memoria il ricordo di quel nobile gesto di generosità ricevuto, ma purtroppo, la riconoscenza, come si evince dai fatti della vita e dalle notizie di cronaca, non trova sempre segnali della sua presenza nelle vicende di questo mondo.
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